E la trattativa bancari marcia verso la rottura di Gian Carlo Fossi

E la trattativa bancari marcia verso la rottura E la trattativa bancari marcia verso la rottura ROMA — Nelle trattative per il rinnovo del contratto dei 300.000 lavoratori bancari si profila 11 rischio di una rottura e di pesanti scioperi. -Se non cambia il taglio della trattativa, ci troveremo in una situazione di radicale conflitto, die renderà inevitabile una risposta sindacale di particolare durezza., afferma Franco Fabrello, segretario nazionale della Federazione bancari e assicurativi della Cisl (Fiba), al termine di un ennesimo «round» sulla piattaforma contrattuale. SI va verso la proclamazione di una prima fase di agitazioni, probabilmente articolata, con chiusura degli-sportelli e degli altri servizi al pubblico. Su tutti i problemi affrontati finora, la delegazione sindacale — costituita da dirigenti delle tre federazioni di categoria aderenti a Cgii-Cisl-Uil e dell'organizzazione autonoma Fabi — ha riscontrato una sostanziale chiusura delle controparti imprenditoriali (l'Asslcredito per le banche, l'Acri per le Casse di Risparmio ecc.). Dopo un primo accordo, che aveva fatto bene sperare, sulla definizione dell'azlendatlpo da prendere a riferimento per 11 calcolo del costi derivanti dal rinnovo del contratto, sono cominciati a fioccare i «no» b comunque a manifestarsi resistenze notevoli Le aziende. In particolare, hanno praticamente respinto tutta la parte riguardante la revisione del diritti di Informazione e le relazioni sindacali, bacata sul trasferimento al settore del credito delle norme contenute nel «protocollo Ili». 'Alla proposta di governare con il consenso osserva Fabrello — banche e Casse di Risparmio sem¬ brano preferire il mantenimento del livello tradizionale di conflittualità.. Non meno rigida, la posizione delle controparti sulla modifica profonda dell'attuale sistema di Inquadramento «nato nel 1941 — sottolinea 11 sindacalista — quando i compiti degli istituti di credito erano assolutamente diversi da quelli di oggi o del domani prossimo.. Ed aggiunge: .Mentre tutto cambia nella banca, è inconcepibile che non d si renda conto della necessità di variare anche il modo di lavorare, l'assetto organizzativo.. Difficoltà anche sul tema dell'orario e preannuncio di forti resistenze anche sulle richieste economiche. .Gli oneri diretti e indiretti della piattaforma — sostiene l'Asslcredito — sfondano di gran lunga i tetti programmati di inflazione e sono in contrasto con l'esigenza, sostenuta dagli stessi sindacati in altre sedi, di sconfiggere le cause strutturali che tanto hanno pesato sull'economia degli anni passati.. I sindacati chiedono aumenti complessivi per il triennio 1985-87 variabili da lire 1.270.327 per 1 lavoratori ausiliari a lire 3.873.217 per 11 capo ufficio. Sulla vertenza contrattuale, peraltro, pesano controversie particolari aperte in alcuni Istituti di credito. Ad esempio, i sindacati contestano alla Banca Nazionale del Lavoro (in alcune province, anche con scioperi) di aver corrisposto nella busta paga di luglio consistenti premi integrativi .ad persondm. in modo «indistinto e a totale discrezione dell'azienda, a lavoratori appartenenti sia al servizi di direzione che a quelli esecutivi. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Fabi, Fabrello, Franco Fabrello

Luoghi citati: Roma