Sui tassi ancora scontro

Sui tassi ancora scontro FONDO MONETARIO La Germania ripete il no a Reagan Sui tassi ancora scontro Per il ministro delle Finanze tedesco, Stoltenberg, la svalutazione del dollaro sarà sufficiente a ridurre il deficit commerciale Usa - Sbloccato il maxiprestito (12 miliardi di dollari) per salvare il Messico dal dissesto Goria presenta conti record ! DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Una nota di ottimismo per l'Italia è risuonata ieri all'assemblea annuale del Fondo Monetarlo, In una giornata che ha visto la Germania ribattere duramente le accuse americane, e il Messico ricevere l'atteso prestito di 12 miliardi di dollari che lo salverà dal dissesto. La nota di ottimismo sulla nostra economia è di Giovanni Goria, che al momento del ritorno a Roma ha voluto additare, una volta tanto, 'il modello italiano, al consesso di nazioni ben più potenti, ma anche ben più litigiose, che hanno dominato 1 lavori. Non si deve pensare, ha detto il ministro del Tesoro, che 1 problemi internazionali .possano essere risolti con la deflazione., con la limitazione della libertà dei mercati. .Quando l'Italia, ha aggiunto non senza soddisfazióne «scoprir* — e spero che avvenga presto — che il risanamento interno è stato portato a termine, allora si accorgerà anche che esso ha avuto luogo contemporaneamente a un rilancio del processo produttivo, a una ricapitalizzazione delle imprese, e senea togliere benessere alla popolazione.. Goria ha voluto trarre una sorta di bilancio della ripresa economica italiana e sulla base di essa delineare una specie di prontuario per il superamento dell'attuale congiuntura mondiale, in un incontro coi giornalisti italiani a tarda sera. Ma li ministro si è soffermato su entrambi i temi anche nel discorso all'assemblea annuale, il più interessante, insieme con quello della Francia, per il suo tentativo di mediazione tra gli Stati Uniti e la Ger mania. Parlando dell'Italia, I Goria-ha sottolineato.nid prò». sione che, grazie anct alta caduta dei costi dell'energia e dei prezzi delle materie prime, dovrebbe scendere sotto il 4 per cento nell'87. : nonché il riequilibrio dei conti con l'estero, poiché .per quest'anno è previsto il primo attivo della bilancia corrente dal 79.. n nostro ministro dèi Tesoro ha però anche deprecato •il livello della disoccupazione, difficilmente sostenibile dal punto di vista politico e sociale.: nell'87, con una crescita del PX1. del 3 per cento e una della domanda del 4 per cento, ha aggiunto, essa comunque dovrebbe scendere. Goria ha altresì Bì^aèSéS che 11 'modello italiano, non regge per quanto riguarda 'la' finanza pubblica. 'Ma. ha concluso .il disavanzo del settore statate passerà dal 16,1 per cento del P.i.l. nell'85 al 14,3 per cento nell'86 e al 12 per cento nell'87. Inoltre, si sta avviando una serie di riforme strutturali per evitare il pericolo di lievitazione automatica della spesa.. Senza tracciare un parallelo diretto tra quanto fatto in Italia e quanto occorre fare per l'economia internazionale, Goria ha rivolto un pesante monito alle superpotenze In lite. «Gii squilibra dei conti con l'estero» ha detto «con'■ tinuano a spingere verso posi\z^M\insostenibiH_ sia'ildebi-v 1 io degli Stati uMtt'sia'qùèlU v U dei Paesi in via di sviluppo.. li governatore della Banca di Francia Camdessus, che aspira a prendere il posto di De La Roslere alla direzione del Fondo Monetario, ha espresso analoghi concetti, aggiungendo che insieme con queste misure bisognerebbe anche pensare a individuare •zone di riferimento, (fasce di oscillazione) delle monete, per stabilizzare i cambi. Sulla proposta di stabilizzazione del cambi è balzato il ministro delle Finanze tedesco Stoltenberg, sostenenendo però che essa è la più urgente, e che non è necessaria la simultaneità del ribasso dei tassi d'interesse in Germania e in Giappone. Respingendo le richieste americane, Stoltenberg ha affermato che la recente svalutazione del dollaro sarà sufficiente a ridurre 11 deficit commerciale Usa, e che Bonn sta già contraendo le sue esportazioni. Passando al contrattacco, il ministro tedesco ha quindi accusato in pratica l'amministrazione Reagan di aver destabilizzato ' 11 sistema monetario con il suo disavanzo pubblico — naturalmente ha usato termini molto più diplomatici — e di non rendersi conto che •stimoli arti fidali della domanda cause rebbero una crisi internazionale.. La secca risposta di Stol tenberg al discorso di Reagan dell'altro ieri ha fatto passare in secondo piano l'intervento del ministro del Te soro 'americano Baker. Ma quando questi ha preso la parola, in modo formalmente pacato, ma In sostanza molto rigido, ha rinnovato esattamente la minaccia del Presidente: «Ci vogliono, ha detto «o maggior crescita nei nostri partners, o maggiore concorrenzialità del dollaro, o eri ìffi-mbe. Ennio Carette