Orlov, scudo dei diritti umani di Lia Wainstein

Orlov, scudo dei diritti umani 1VT a) CJVWlWVt» %»V/JL %*iJ. liti U111M1I Orlov, scudo dei diritti umani 1VT a) CJVWlWVt» %»V/JL %*iJ. liti U111M1I La sua lotta contro il regime cominciò con il XX Congresso - Dalle persecuzioni al lager io in anticipo la libertà a Concedendo in anticipo la libertà a Jurij Orlov. la cui pena scade nel 1989, le autorità sovietiche hanno consentito la prossima partenza per gli Usa a uno dei più coraggiosi esponenti del dissenso. Nato nel 1924 in una famiglia di operai — il padre era autista, lui stesso fece il tornitore — Orlov, che per anni lesse i classslcl del marxismo e Hegel, nel 1948 diventa membro del pcus. Dopo la laurea in fisica, ottenuta a Mosca nel 1952, Orlov lavora all'Istituto di fisica teorica e sperimentale e pubblica i suoi primi studi. All'epoca del XX congresso e della denuncia dei crimini di Stalin (1956) Orlov. che ha posto In rilievo la necessità di un evoluzione democratica, viene espulso dal partito e dall'Istituto e perde la possibilità di pubblicare. Non riuscendo a trovare lavoro a Mosca, si trasferisce in Armenia, viene assunto dall'Istituto di fisica di Erevan e nel 1968 diventa membro corrispondente dell'Accademia delle scienze armena. Tornato a Mosca (1972) riesce a trovare lavoro all'Istituto del magnetismo terrestre e comincia la sua attività in terrestre e comincia la sua attività in favore dei diritti dell'uomo: nel 1973 rivolge una lettera aperta a Breznev in difesa dell'accademico Andrej Sacharov e fonda il Gruppo di Amnesty International in Urss. L'anno seguente, avendo perso di nuovo il lavoro, dà lezioni private di matematica e fisica e organizza in casa un seminario di studio. Protesta contro l'espulsione di Solzenicyn dalrUrss nel febbraio 1974, e in giugno è condannato a dieci giorni di arresti domiciliari per la sua partecipazione ai seminari di Aleksandr Voronel. Nel suo articolo «E'possibile un socialismo di tipo non autoritario?' diffuso attraverso il samizdat (1976), Orlov dimostra che 'la concentrazione del potere politico e economico tra le mani di una burocrazia centralizzata conduce inevitabilmente alla perdita delle libertà individuali*. Le attività scientifiche e umanitarie di Orlov vengono interrotte dall'arresto nel febbraio 1977. In quel periodo, la repressione dei dissidenti si inaspri¬ sce, arresti e processi si sussegue sce, arresti e processi si susseguono, vengono condannati un gruppo di attivisti ebrei, tra cui Ida Nudel, e anche Aleksandr Oinzburg e Anatolij Sharanskij. In maggio, al termine di un processo a porte chiuse, Orlov, incriminato a norma dell'artico «70» (Agitazione e propaganda antisovietica — trattava dei documenti del Gruppo di Helsinki, delle varie lettere aperte, degli interventi e del possesso dell'Ardpelago Gulag di Solzenicyn) viene condannato a 7 anni di detenzione in un lager a regime duro e a 5 anni di confino. «Mi potete condannare, mi potete anche fucilare, disse nella dichiarazione conclusiva «ma sono convinto che simili processi non serviranno ad eliminare le sciagure e i difetti, denunciati dai documenti del Gruppo di Helsinki*, n rilascio di Orlov, una decisione che non è stata resa nota al pubblico sovietico, ha sucitato molte aspettative in Occidente, dove ci si domanda se verranno liberati altri oppositori. Lia Wainstein

Luoghi citati: Armenia, Mosca, Urss, Usa