Maradona ieri ha sorriso II Napoli è più tranquillo

Maradona ieri ha sorrisa II Napoli è più tranquillo Maradona ieri ha sorrisa II Napoli è più tranquillo Diego promette una grande partita: «Siamo qui per andare avanti nel torneo» - A Tolosa entusiasmo, stadio esaurito, 800 milioni di incasso DAL NOSTRO INVIATO TOLOSA — Da qualsiasi lato si studi il problema, dalla parte del Napoli o da quella del Tolosa, il risultato è sempre lo stesso. Parole, valutazioni, sperarne e persino guerre sottili di nervi portano infine tutte ad un solo interrogativo, che è poi la chiave vera della partita: come giocherà stasera Diego Armando Maradona? Domanda semplice, perà risposta difficile dato il personaggio e il suo momento, Maradona può vagare in campo come l'ombra di se stesso, prega il Tolosa, o può trovare lontano da Napoli e dalle sue pressioni la serenità e le invenzioni smarrite, cosa che slamo propensi a credere, se non proprio a giurare. L'argentino è al suo esordio europeo in Coppa, fuori casa, e pure alla sua prima partita ufficiale In Francia, se si escludono tre incontri amichevoli con le maglie di Baca Juniors, Barcellona e Argentina. Orgoglio e passione. E anche celebrità sul grande palcoscenico e denari: in ogni caso la prova dell'argentino sarà determinante, Inutile che Bianchi si nasconda dietro il dito parlando, come ha fatto ieri, di tattica e di mentalità, di equilibra. Diego ci è parso più sereno, ieri, più disposto al dialogo e dunque sulla via della guarigione, se cosi possiamo esprimerci. E' stato molto simpati¬ co. In conferenza stampa, spiritoso con un giornalista siriano che gli chiedeva giudizi su Marocco, Algeria e Irak e notizie (!?) su un eventuale traferimento nel Golfo Arabo. Ma soprattutto, riferendosi a se stesso in terza persona quasi parlasse di fatti altrui, Diego Armando Maradona ha aperto uno squarcio, di sereno speriamo, sulla propria vicenda e sul futuro del Napoli. «Qui non è venuto Maradona campione del mondo, è venuto il Napoli a passare 11 turno. E ci riuscirà. Ho vinto in Messico perché avevo dietro j una squadra che mi faceva giocare in allegria. Mi è stata tolta 10 giorni fa, questa allegria, e non per colpa della gente di Napoli che è buona e ama, riamata, Maradona. Contro il Tolosa voglio giocare la più bella partita della mia vita». Una promessa fatta con sguardi di fuoco, finalmente gli occhi neri di Maradona sono tornati pieni di luce e di vita. Santini, a distanza, ha stuzzicato l'eroe. «Se noi del Tolosa dovessimo comportar- ' ci come il Napoli ad Avellino, 1 nostro tifosi ci farebbero scappare», ha commentato con pungente ironia il tecnico francese, aggiungendo che gli azzurri domenica scorsa hanno, applicato in campo una specie di schema tattico 7-3, che è poi una maniera più elegante per dire catenaccio. E Maradona ha risposto seccato: «Mi sembra una mancanza di rispetto, da parte di Santini. Io allora gli chiedo come ha giocato il Tolosa a Napoli: anche lui, il tecnico, stava con tutta la squadra vicino al portiere». Guerra dei nervi, si chiama cosi, un punzecnhiamento noioso, assillante e sgradevole come un volo di zanzara. Il fatto è che il Tolosa, che finora ha vinto tutte le partite in casa, cinque, segnando 15 gol e subendone solo uno, sta vivendo l'ora più esaltante del suo giovane calcio. Stadio esaurito, pubblico eccitatissimo, 4 milioni di franchi di incasso, più di 800 milioni di lire, compresi i diritti televisivi e pubblicitari e con il rimpianto di non aver potuto alzare il prezzo dei biglietti: logico che Jacques Santini tenti con ogni mezzo, pur di ribaltare l'1-O dell'andata, di mandare in tilt Maradona e il Napoli. «L'unico modo per pareggiare la partita è di andare in campo per vincerla», ha continuato Maradona lasciando vero, a Bianchi la responsab:- , lità delia tattica. «Loro dovrannò pensare a far gol. non solo a fermare me. L'importante è che non ci lasciamo chiudere in area». Chiaro l'invito, ci è parso, e noi condividiamo: Bianchi non deve commettere l'errore di mandare in campo una squadra troppo difensiva. ti tecnico in verità non ha ancora scelto gli undici. Dovrebbero essere quelli di Avellino, ha lasciato però intendere, con Ferrara al posto di Volpecina. Può anche darsi che giochi Muro invece di Giordano, ma noi ci crediamo poco, altrimenti dovremmo dar ragione al 7-3 di Jacques Santini. Carlo Coscia