Tetti ancora pericolanti dopo la neve di febbraio

Tetti ancora pericolanti dopo la neve di febbraio Proteste in via Arquata per i ritardi dello lacp Tetti ancora pericolanti dopo la neve di febbraio L'Istituto autonomo case popolari (lacp) si dibatte ancora nella palude provocata da dieci anni di gestione fallimentare, conclusa con il commissariamento e con un'inchiesta giudiziaria della quale è emerso, per ora, solo uno dei filoni, quello delle manutenzioni allegre. E gli inquilini pagano le ricadute sul patrimonio immobiliare di una struttura che ha rivelato incredibili carenze. Emblematico è il caso denunciato a Specchio dei tempi dagli abitanti di via Arquata 15, quartiere che sorge a pochi passi dal grande palazzo di vetro della direzione dello lacp. quindi proprio setto l'occhio dei responsabili. Il 17 febbraio scorso, in occasione delle eccezionali nevicate, i tetti sono stati danneggiati. A parte il doveroso transennamento, da allora lo lacp non ha fatto nulla, neppure la rimozione delle tegole pericolanti. Ammette il neopresidente, aw. Fimiani: 'Devo dire che gli interessati hanno ragione a lamentarsi, e non sono i soli purtroppo». Una risposta che non risolve 11 problema. Ma vediamo perché si è perso tanto tempo. All'inizio, proprio in relazione allo stato disastroso delle casse dell'Istituto, si decise di finanziare i lavori con la leg«»e 457 sulle manutenzioni. E ciò comportò un'istruttoria più lunga di quella necessaria per un Intervento diretto. L'ondata di arresti che in primavera decapitò il servizio manutenzioni dello lacp fece il resto: in carcere fini proprio il geometra addetto, attualmente sospeso per misura cautelativa Cosi la pratica, con la scheda tecnica di intervento, fini in Regione soltanto il 4 agosto, perìodo decisamente infausto per uffici pubblici che già non brillano di sollecitudine. Da allora sono trascorsi quasi due mesi ma la Regione non ha dato cenno di risposta: «Una cosa normale», affermano allo lacp. E gli inquilini di via Arquata, insieme con tante altre vittime delle nevicate di febbraio, continuano ad aspettare. g. b.

Persone citate: Fimiani