«Controllate le riparazioni» Allo lacp scoppia la polemica

«Controllate le riparazioni» Allo lacp scoppia la polemica Le manutenzioni dalT81 ad oggi all'esame di un'azienda esterna «Controllate le riparazioni» Allo lacp scoppia la polemica La delibera contestata dal pei - B presidente Fimiani: «Documento regolare: il lavoro è molto» Sara un'azienda esterna, la Protecne, società d'ingegneria, con la collaborazione, per gli aspetti giuridici, di un magistrato, il dott. Ezio Maria Barbieri, presidente del Tar, a fare i controlli tecnico-amministrativi sulle opere di manutenzione eseguite negli ultimi 5 anni negli stabili di proprietà o in gestione dell'Istituto autonomo case popolari. Come è noto, gli stessi lavori di manutenzione sono oggetto di un'inchiesta della magistratura sullo lacp torinese. La decisione di rivolgersi all'esterno e di affidare alla Protecne il lavoro è stata presa il 28 luglio scorso dal nuovo presidente dell'Istituto, aw. Fimiani, insediato da appena 12 giorni, avvalendosi dei poteri commissariali in quanto non ersi ancora stato nominato il consiglio di amministrazione (si riunirà soltanto venerdì). I comunisti ora contestano la delibera di affidamento a proposito della quale hanno presentato un'interpellanza in Consiglio provinciale. Dice il capogruppo pei Bolzoni: 'Oltre a un problema di metodo (non si poteva attendere che gli organi amministrativi dell'Istituto fossero completati?) secondo noi la delibera non ha base giuridica perché non è previsto un impegno di spesa. Inoltre, ci sono dubbi sulla possibilità tecnica, per lo studio incaricato, di fare la mole di lavoro programmata. Ultima considerazione: rivolgersi all'esterno mortifica il personale dell'Iacp, perché dà una patente di inaffidabilità a tutti, atto certamente discutibile». Ma per il presidente Fimiani tutto è regolare: «Basta leggere bene la delibera — dice — e si vede che è una convenzione, non un incarico: insomma io "posso", non "devo", rivolgermi alla Protecne. Non è un contratto, non comporta impegni di spesa. Quindi sarà il consiglio di amministrazione a decidere cosa fare di volta in volta». Ma l'incarico, per alcuni collaudi, è già stato dato alla Protecne? 'Certamente, e l'intenzione è di darne altri, purché il lavoro ci soddisfi: Perché tanta fretta? «Ci sono 400 collaudi di opere ultimate ancora da fare per provvedere ai relativi pagamenti e im¬ postare i bilanci. Questi sono fermi al 1982. Quando ho assunto la delibera con i poteri del commissario non sapevo quando si sarebbe insediato il consiglio di amministrazione. Il collegio sindacale, d'altra parte, ha lodato l'iniziativa: in passato aveva chiesto controlli mille volte, ma nessuno li aveva mai eseguiti». Ma lo lacp torinese è recuperabile? «Se mi danno il tempo di metterlo a posto sì, altrimenti l'Istituto rimarrà com'è, ma con un altro presidente». Fra le motivazioni della delibera c'è l'attuale scarsità del personale addetto alle pratiche tecnico-amministrative: 22 dipendenti lacp (il 7,9 per cento del totale, tutti del settore manutenzione) sono stati sospesi cautelativamente perché a vario titolo coinvolti nell'inchiesta giudiziaria, due sono ancora in carcere, gli 8 aiuti promessi dal Comune a maggio devono ancora arrivare adesso. E poi c'è il problema dell'affidabilità della struttura lacp: dopo 11 blitz dei giudici c'è una serenità sufficiente per eseguire controlli? Gianni Bisio Il Comitato inquilini degli edifici dell'Istituto autonomo case popolari di corso Grosseto e via Fiesole ha inviato alla procura della Repubblica una lunga reiasione nella quale denuncia uno stato di degrado e sporcizia generale. L'elenco è lungo: lampadine rotte o rubate; centraline elettriche con i cavi esposti In modo pericoloso; ascensori senza illuminazione e in alcuni casi fermi da mesi; grondale rubate o rotte; scritte oscene e sporcizia. «Non è un vivere civile — commenta un inquilino — . E' ora che si faccia pulizia dei teppisti, di chi non paga l'affitto. Qui si vedono di rado passare le auto delia polizia e di notte conviene non uscire per evitare brutte sorprese. Degrada e sporcizia intorno alle case lacp di corso Grosseto aggiungono disagio agli inquilini

Persone citate: Bolzoni, Ezio Maria Barbieri, Fimiani, Gianni Bisio