Solidarnosc rialza la testa

rialza la testa rialza la testa Costituito un consiglio provvisorio VARSAVIA — Solidarnosc ha annunciato ieri, come primo passo verso la ripresa delle attività alla luce del giorno, dopo anni di clandestinità, la costituzione di un «Consiglio provvisorio». Ne faranno parte Zbigniew Bujak, uno dei dirigenti del disciolto sindacato libero rilasciato in base alla recente amnistia, e altri sei membri della commissione provvisoria di coordinamento, che ha operato nella clandestinità. Durante un incontro coi giornalisti, Bujak ha messo in chiaro che gli esponenti del movimento sindacale libero sono pronti a dai' battaglia per ottenere nuovamente una patente di legalità e sono pronti a tornare in prigione se sarà necessario. Alla riunione sono intervenuti anche Jan Litynsky e Wiktor Kulerski, due attivisti che hanno deciso di uscire dalla latitanza. E' stato presentato un documento in cui si chiede la •restituzione del pluralismo e del diritto della società ad avere proprie associazioni, organiszazioni e sindacati». La sfida del movimento sindacale lìbero gode del pieno appoggio di Lech Walesa, Walesa si è appellato quindi alle autorità perché accettino di trattare con il nuovo organismo. La prima risposta all'iniziativa annunciata da Bujak è venuta dal portavoce governativo Jerzy Urban, e non è stata incoraggiante. Durante la consueta conferenza stampa del martedì Urban ha sottolineato che il governo non ha alcuna intenzione di scendere a patti con gli esponenti di Solidarnosc: » Queste organizzazioni o non esistono o 1 sono illegali'-

Persone citate: Bujak, Jerzy Urban, Lech Walesa, Urban, Walesa, Zbigniew Bujak

Luoghi citati: Varsavia