La Stampa - Consultazione Archivio

Kilt, sempre kilt dalla Scozia alla boutique Kilt, sempre kilt dalla Scozia alla boutique Si dice che fu un commerciante di ferro di Lochaber, Rawlinson, a trasformare con l'aiuto di un sarto militare il vecchio kilt nell'attuale modello gonna a portafoglio fissata in vita dia cinturini in cuoio. La parola «tartan» (che deriva dal francese tiretaine) fino al 1500 veniva usata per indicare un tipo d'abbigliamento e non una particolare fantasia. Solo più tardi, allo scopo di identificarsi, ogni clan scozzese adottò una propria gamma di tartan suddivisi per i diversi momenti della giornata. Le fantasie fra le quali scegliere un kilt, data l'abbondanza dei clan, sono numerosissime. Secondo negozi come «Jack Emerson» a Torino e «Old England» a Firenze, oggi 1 motivi più richiesti sono 11 Black Watch (appartenente al 42° battaglione) in cui predominano il nero, il verde e il blu, il Lindsay (bordeaux, verde e blu), il Royal Steward (rosso, bianco, giallo e blu) e il Gordon (verde, blu scuro e giallo). Da un paio d'anni però torna utile e con gli anni è destinato a diventare più bello». Nato come indumento maschile, e in seguito adottato con entusiasmo dalle signore, nella sua versione originale il kilt consisteva in un abbondante rettangolo di stoffa — parzialmente plissettata — in cui la parte superiore andava a drappeggiare una spalla, mentre quella inferiore — fissata in vita con una cintura — scopriva leggermente le ginocchia. sono molto in voga anche i «muted tartan»; composizioni di colori smorzati e sbiaditi, che si dice siano le nuances del tartan ritrovati ; sui campi,di baftjftglja».'. '«j j<« Un kilt in lana cardata costa 85.000 lire, 105.000 in lana pettinata, e la sua lunghezza oscilla da 73 a 75 centimetri. Classico accostamento è quello fra le gonne scozzesi e un twin set (maglietta e golflno aperto davanti) in cachemire o Shetland da cui far spuntare romantici colli posticci, ricamati e impre-