Ma la tua mamma non ti ha detto niente?

Ma la tua mamma non ti ha detto niente? Ma la tua mamma non ti ha detto niente? FIGLIE post femministe, madri ormai distantissime dal vecchio stereotipo della mamma tutta sposo, famiglia e focolare. Eppure il rapporto che lega madri nuove e figlie nuove non è cambiato in proporzione pari a queste novità e alle trasformazioni che hanno coinvolto la donna in questi anni. Su certi argomenti, 11 sesso ad esempio, è vero che c'è una maggiore confidenza, una più diffusa disinvoltura, sarebbe sbagliato pensare, come vorrebbero farci credere certa pubblicità e certi spot sulla «prova d'amore», che tra madri e figlie sia cosi facile e abituale parlarne. •Con mia madre Stefania non ci sono mai stati argomenti tabù, ma ci sono cose di cui non abbiamo mai discusso. Non per nascondercele, semplicemente perché non crediamo che parlarsi di tutto sia automaticamente sinonimo di un buon rapporto. L'importante è mai mentire e avere fiducia l'una dell'altra», sostiene Amanda Sandrelli. Anche se. i rapporti sono basati... su una maggiore confidenza sarebbe sbagliato pensare che madri e figlie 1986 siano sostanzial¬ mente amiche. Spesso il ruolo di madre-amica è visto con una certa perplessità. Antonellina Interlenghi, madre giovanissima, sostiene che per lei sarebbe stato più semplice sentirsi «amica» delle figlie di 7 e 8 anni, ma che per i bambini, invece, è importante poter contare su una mamma-mamma. Dà più sicurezza. La voglia della «mammamamma» in definitiva, continua a starsene sia tra le figlie piccole che tra quelle cresciute. «A volte penso che mia figlia Michela, che ormai è grande, mi avrebbe voluta avere soltanto come madre, magari precocemente invecchiata, ma a sua completa disposizione» confessa Iva Zanicchi, confermando che le donne-figlie non sempre capiscono gli sforzi di una donna-madre per riuscire in tutti i ruoli che ha scelto. Come dice la sociologa Laura Grasso, autrice di numerosi saggi sul rapporto madri-figlie, anche negli Anni Ottanta alla madre si continuano a chiedere quelle prestazioni «da mamma» o almeno quelle che si ritengono tali .La sub "oblatività" non è nemmeno messa in discussione, in SECONDO un proverbio inglese «un figlio è tuo figlio finché non prende moglie, una figlia è tua figlia per tutta la vita». In altre parole, le madri fanno si che i figli maschi crescano diversi da loro, vadano per il mondo e occupino un loro spazio, mentre allevano le figlie come specchio di se stesse, legandole emotivamente per sempre. Almeno cosi in teoria. E in pratica? La relazione fra madri e figlie consiste nel riconoscere e stabilire modelli di attitudine e di comportamento che influenzano una generazione dopo l'altra, anche se in qualche momento una figlia si ribella. Secondo Freud, le differenze fra i sessi nascono dal fatto che nella maggior parte dei casi la persona centrale nell'infanzia è la madre. Che cosa imparano le bambir.e dalle loro., madri? A essere madri, ovviamente. . E cosi continuano le cose, nonostante la proclamata eguaglianza dal punto di vista legale e nonostante libri come «Il secondo sesso», «La mistica femminile^ e «L'eunuco femmina». Con il risultato che oggi, di fronte all'aumento delle violenze carnali, c'è anche chi non trova di meglio che addossare ogni colpa al femminismo: spinte dai cattivi esempi, le donne — è la semplicistica e discutibile spiegazione — hanno messo da parte le loro tradizionali virtù. E madri mediocri vogliono dire figli maschi violenti e aggressivi. Se è vero che la mano che fa dondolare la culla è quella che regge il mondo, quando il mondo dà segni di malessere la colpa è della mano della donna. Facile profezia: già all'inizio degli Anni 60 Betty Friedan aveva scritto che le madri sarebbero state comunque sempre colpevoli, talmente alto è il carico di. responsabilità" che grava sulle' loro spalle. •• ~: Il bilancio del femminismo non è particolarmente attivo: la corrispondenza ai giornali femminili dimostra come il desiderio di essere una donna sposata con figli sia sempre al primo posto. Secondo Betty Friedan, questo processo è inevitabile: è più facile per una donna vivere attraverso il marito e i figli che farsi strada da sola. D'altronde è questo il messaggio che una madre trasmette alla figlia quando le rende tanto difficile crescere. Simone de Beauvoir cosi aveva descritto questa collusione atavica: «L'intera educazione di mia madre era stata tesa a convincerla che la cosa più bella per una donna era diventare madre di famiglia. E mia madre ovviamente non avrebbe potuto recitare quella parte se io non recitavo quella di figliola rispettosa». Ecco perché sono pochissime le madri disposte, a,, rompere la catena .madre-' figlia-madre. Bel Mooney Copyright «Times Newspapers>> e per l'Italia <<La Stampa» f/1 NIP/ANi

Persone citate: Amanda Sandrelli, Betty Friedan, Freud, Interlenghi, Iva Zanicchi, Laura Grasso, Mooney, Simone De Beauvoir

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