Gli eleganti quaderni di una volta

Gli eleganti LA STAMPA Anno 120 - Inserto red _____ __________ ______ ~*~~ Acinque anni dall'entrata In vigore della legge sulla vendita a peso netto che prevedeva un'Intervento graduale, lasciando ai negozianti il tempo necessario per modificare le bilance, siamo finalmente giunti al giro di boa. Dal 26 agosto non sono più ammesse eccezioni, tolleranze o difese d'ufficio. Il consumatore dovrà pagare solo 11 prezzo relativo all'effettivo peso del prodotto, non una lira di più. Ordinando un etto di prosciutto incartato su un foglio di carta del peso di 3 grammi, l'utente dovrà pagare esclusivamente l'importo relativo a 97 grammi, escludendo qualsiasi 'appesantimento» derivante dall'involucro o da altri tipi di confezione. Le pellicole di plastica o di alluminio, insieme ai vassoi di cartone o di polistirolo, che tanto amano utilizzare i negozi più eleganti, ora non possono più incidere sul prezzo finale. Contrariamente a quello che si può pensare, la differenza non si limita a poche lire, ininfluenti sul bilancio complessivo. Nel caso esaminato del prosciutto crudo, per esempio, l'aggravio sarebbe di quasi 100 lire in più. Se poi la spesa è composta, come spesso succede, da diversi tipi di affettati o di formaggi, si può arrivare anche ad una tassazione fraudolenta di quasi 500 lire. Il problema, però, non ri¬ guarda solo i macellai, i panettieri o i pizzicagnoli, ma anche tutti i grandi e i piccoli supermercati. Per rendersi conto di quanto sìa importante questa normativa, basta ricordare qualche caso di particolare risonanza. Storica fu la chiusura a Roma del famoso caffè Rosati, nel 1985, per violazione della legge sul peso netto; stessa sorte è toccata alla nota pasticceria Euclide, sempre a Roma, chiusa temporaneamente con l'accusa di «frode in commercio" per non aver rispettato la vecchia normativa sul peso netto. Purtroppo non in tutte le città l'attenzione delle autorità è cosi scrupolosa. Diventa quindi del tutto legittimo pensare che buona parte dei venditori furbi, che per anni hanno fatto pagare la carta al prezzo del prosciutto non abbiano mai subito visite e controlli. Un altro sistema per ottenere guadagni fraudolenti consiste nel togliere qualche grammo dalle confezioni rispetto a quanto dichiarato In etichetta: ci hanno provato diverse aziende industriali, che però non sempre sono riuscite a farla franca. Nel caso dello zucchero la frode aveva assunto notevoli proporzioni. Il sistema era semplice: diverse aziende confezionatrici inserivano nelle scatole di cartone da un chilo 20-30 grammi in meno di zucchero. Considerando il numero di quintali commercializza- si vigili che in abito civile dovrebbero procedere ai controlli. Le sanzioni oscillano da 150 a 600.000 lire se la bilancia non è correttamente in vista, oppure viene impedita all'acquirente la lettura del quadrante. Se invece il negoziante fa pagare la carta o il vassoio al prezzo della merce, rischia la denuncia per frode in commercio con pene maggiori. •Tutti i commercianti sono a conoscenza delle nuove norme», dice Costante Persiani, capo del servizio legale dell'Unione Commercianti di Milano. «Per evitare incomprensioni o ritardi nell'adeguamento, da tempo abbiamo inviato una circolare proprio su questo problema illustrando chiaramente i termini del problema». «Un solo aspetto della nuova normativa non non è stato sufficientemente spiegato», continua Persiani. •Molti consumatori non sanno che la legge sul peso netto è valida in tutti i tipi di negozi e per tutti gli articoli venduti. Facciamo un esempio, la carta usata per imballare i chiodi oppure il sacchetto contenente tisane venduto in erboristeria, non devono in alcun modo gravare sul conto finale». Il consumatore deve comunqe contestare con decisione ogni illecito, segnalando alle organizzazioni dei consumatori, oppure alle autorità comunali, i commercianti disonesti. Roberto La Pira AI vertici dell'indice di gradimento figurano l'ambasciatore, il giudice, il direttore di banca e 11 direttore di giornale, seguiti a ruota dall'agente di cambio, dal notalo e dall'imprenditore; occupano le ultime posizioni il minatore, il portiere di abitazione, la donna delle pulizie, il netturbino e lo sguattero. E' questa la scala dèlie preferenze degli italiani sui. diversi mestieri e professioni, come emerge da un'interessante ricerca svolta da due giovani studiosi e docenti universttari, Antonio De Lillo e Antonio Schlzzerotto, pubblicata dalle Edizioni Il Mulino con il titolo -La valutazione sociale delle occupazioni. Una scala di stratificazione occupazionale per l'Italia contemporanea: Voglio fare l'ambasciatore. Che quelle del diplomatico e dell'ambasciatore fosse ai primi pósti nella scala gerarchica delle preferenze professionali lo si sapeva da un pezzo: si tratta infatti di un mestiere che ha sempre evocato viaggi e soggiorni in Paesi esotici. Ora c'è la conferma «scientifica». Questa professione ha ottenuto il massimo punteggio da parte del campione consultato dai due ricercatori. Per arrivare a questa specie di plebiscito (il punteggio ottenuto dalla professione di ambasciatore è di 90,20), i due studiosi hanno sottoposto a un campione statistico della popolazione italiana un elenco delle 13 mila professioni e mestieri registrati ufficialmente dall'Istat, da cui è uscito appunto la graduatoria delle preferenze. Si tratta di una scala molto interessante e indicativa in ultima analisi dei desideri più o meno consci della gente, che sceglie la professione preferita in base a una somma di diverse motivazioni: per i soldi che offre; per il potere o 11 prestigio di cui è espressione; per la dose di minor fatica che richiede; non sempre o quasi mai per le opportunità di impiego che offre. Lo stesso punteggio dell'ambasciatore è raggiunto dalle professioni di magistratura, da giudice costituzionale a pretore, a procuratore della Repubblica. Al secondo posto, con un punteggio di 87,90, figurano professioni che entrano a pieno diritto nella mitologia professionale degli italiani; a svolgerle a far salire relativamente il prezzo di queste prestazioni). Ma la lezione da trarre è anche un'altra. Se è infatti giusto che ciascuno scelga la propria professione in base ai propri Interessi e desideri (e a questo vuole rispondere la ricerca esaminata), è anche vero che tale scelta dovrà prima o poi tener conto dell'effettiva richiesta di mestieri e professioni, cioè del cosiddetto mercato del lavoro, di oggi e del futuro. Non è provocatorio a questo proposito ricordare come recenti ricerche abbiano dimostrato che negli Stati Uniti, saranno soprattutto 40 le professioni dal miglior futuro occupazionale. Tra di esse ai primissimi posti vi sono proprio quelle di portiere d'abitazione, di aiuto cucina, di addetto di ristoranti fast food, di cassiere e di cameriere. Cioè quei mestieri che nella nostra hit parade occupano le ultime posizioni. Come dire; numerosi posti di lavoro potrebbero rischiare di restare vuoti, mentre c'è qualcuno che continua a preferire e a sognare, di diventare ambasciatore. Walter Passerini anni, sarto in Asti, che si autodefinisce •protosingle», e dal segretario Gabriele Biglino, vaglia le credenziali di ciascun candidato e decide se ammetterlo, respingerlo o rinviarlo a giudizio. E bisogna essere scrupolosi: non basta il vivere soli e proclamarsi autosufficienti se poi una camicia stirata pignolescamente, un pullover inequivocabilmente confezionato da ferri premurosi, lauti finanziamenti dei genitori tradiscono il figlio (o la figlia) di mamma. Sono ammesse le storie private, non le convivenze. Ad Asti arrivano domande d'iscrizione dalle sedi Arci di tutt'Italia. La quota è di 5000 lire per l'iscrizione. 20 mila per i sostenitori, 10 mila per 1 simpatizzanti. Fra i progetti dell'Arcislngles ci sono viaggi, incontri sociali, scambi culturali. Ma non c'è il rischio che il gruppo diventi la copia di un club di zitelle, o di veterani d'Africa, o speleologi della domenica? «Assolutamente no», spiega Gabriele Biglino. «Ci tutela il nostro statuto, che espelle chi sgarra o chi non è strutturalmente romantico». Alcuni articoli del vademecum sono oscuri: che c'entra «la marmellata altrui che il single non ruba»? «Rifiutiamo l'idea del possesso fisico — aggiunge il segretario — diciamo "no grazie" quando una cosa non ci appartiene». Laura Bosia az. de LA STAMPA - Numero 208 - Venerdì 5 settembre 1986 \ ~"~"^~~~~~"~"~* \\\ Gli eleganti

Persone citate: Antonio De Lillo, Antonio Schlzzerotto, Costante Persiani, Gabriele Biglino, Laura Bosia, Persiani, Roberto La Pira, Walter Passerini

Luoghi citati: Africa, Asti, Italia, Milano, Roma, Stati Uniti