Il direttore non c'è E' andato dal visagista di Donata Gianeri

Il direttore non c'è E' andato dal visagista Il direttore non c'è E' andato dal visagista Specchio, specchio fatato I guarda come sono truccato La filosofia dell'«uomo bello» sta diventando, lo abbiamo visto, un fenomeno di massa: le avanguardie della marcia maschile verso le nuove frontiere del fascino restano comunque i personaggi pubblici, attori ina anche politici e industriali, che hanno compreso da tempo l'importanza dell'immagine che ciascuno offre di se stesso. Salvo poche eccezioni, tutti gli .uomini eccellenti» confessano senza problemi di dedicare alla cura del proprio fisico molto più tempo di quanto normalmente la tradizione accrediti al maschio. E anche interventi che un tempo venivano tenuti segreti, come i trapianti di capelli, oggi si ammettono senza rossori. L'attore Marcello Mastroianni frequenta regolarmente il Salon de Beauté delle Carità a Parigi. In Italia, lo si può incontrare una volta all'anno alla Colonia Arnaldi di Uscio, in Liguria, uno dei più grandi centri-benessere, dove i clienti si disintossicano con una pozione di erbe per rendere il fisico asciutto e scattante. Come Mastroianni. anche Johnny Dorelll frequenta, con Gloria Guida, un centro benessere, quello del Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa. Vittorio Gassman fuori dalle scene è contrario ai ciprie da spennellare in pochi secondi, gel che vengono subito assorbiti». Questa marcia dell'uomo sulla bellezza si è compiuta gradualmente. Le ditte produttrici di cosmetici, scoperto il nuovo cliente potenziale, si sono mosse con una certa cautela, senza mai forzargli la mano, ma sempre suggerendo e buttando 11, come per caso. L'avvio ha avuto luoto con le cosiddette «linee maschili» che comprendevano, in un primo tempo, colonie e prodotti per la rasatura. Si sono aggiunte alla chetichella creme abbronzanti, protettive, nutrienti, sempre in confezioni dal taglio maschio e sempre corredate da slogan che servivano a scaricare la coscienza del consumatore e a fornirgli un alibi. Perché sotto sotto l'uomo che si cura, teme ancora di apparire effeminato: cosi la crema nutriente è «speciale, per tipi sportivi», mentre il profumo ha un aroma «virile, che sa di lotte e successi» (e non importa se alla base,pi sono tuberose e gelsomini). Lontani i tempi della semplice acqua di Colonia, che doveva rispondere a prerogative precise, essere forte, fresca, verde e pungente, oggi 1 profumi per uomo sono morbidi, sofisticati. E ne esistono per le diverse occasioni: per la mattina e l'ufficio, si raccomandano aromi originali che sanno di «natura» come quentato da Riccardo Fogli, i Pooh, Franco Battiato. Gigi Proletti, e poi architetti, piloti, impresari musicali e diplomatici americani; quindi «Il salone», in via Durini, e «Tonino and Raphael's shop». A Roma, «Amedeo» (luogo d'incontro di tutto il bel mondo cinematografico, da Paolo Villaggio a Gabriele Ferzetti), «Carmelo» e il •Beauty Salon» del Grand Hotel; a Torino, «Lo Studio» di Dino D'Affatato. Si parla, ovviamente, soltanto dei più noti, visto che là dove prima esisteva un semplice barbiere oggi siamo in molti casi al beautyshop, con manicure, solarium, nonché retro ovattato e chiuso agli occhi indiscreti, dove i maschi consumano serenamente i loro peccati di vanità, sottoponendosi alla maschera, al peeling, alla jonoforesi. E è molto difficile, ormai, che il cliente entri in questi templi della bellezza virile soltanto per dire: «Mi faccia una bella sfumatura bassa». Almeno una manicure o una pulizia del viso ci scappano sempre, salvo non si tratti di tipi assolutamente refrattari e tradizionalisti. «La cosmesi maschile», dice Diego Dalla Palma, uno dei più noti visagisti italiani, «è resa ancora più eccitante dal gusto della trasgressione. Trasgressione che però va compiuta in tempi molto brevi per essere accettata: YEau Sauvage di Dior (cedro e lavanda). Per il pomeriggio, i meeting, gl'incontri decisivi. YEau de Cotogne Mark Cross (legni esotici, un tocco di muschio e un pizzico di resina), oppure le note di bosco speziate del Santos di Cartier. Per una serata importante. c"è YEau pour Homme di Giorgio Armoni (bergamotto, mandarino, lime, un pizzico di cannella, qualche chiodo di garofano, un tocco di lavanda provenzale) oppure l'aroma di vetiver e patchoull del Kouros di Yves Saint Laurent. L'uomo si profuma, si cura, si abbronza. Il messaggio lanciato tanto tempo fa da Aristotele Onassis. «per fare carriera basta alzarsi alle sette del mattino ed essere perfettamente abbronzati», è stato abbondantemente ricevuto. L'abbronzatura è oggi un requisito indipensabile, infonde fiducia e sicurezza, è una sorta di status symbol, serve per essere oggetto d'invidia, come la barca o la seconda casa. Secondo gli psicologi, questa corsa del maschio a rassodarsi, levigarsi, farsi sempre più bello, non è tanto diretta alla conquista della donna, quanto a quella dell'entourage. Ad affermarsi tra gli altri. A costruirsi un'immagine di prestigio secondo lo stereotipo proposto dai mass-media. cosmetici di ogni tipo: usa soltanto acqua e sapone neutro. Niente diete e molta ginnastica. Pippo Baudo non solo usa crema da barba, dopo-barba. schiuma da bagno e colonia (Van Cleef and Arpels) ma si fa tutti i giorni uno shampoo alle erbe. Dichiara senza vergogna di essersi sottoposto alcuni anni fa al trapianto dei capelli in una clinica di Parigi. «Se avessi tempo», aggiunge, «farei anche regolarmente i massaggi del corpo. Trovo giusto che un uomo abbia cura di sé e del proprio fisico». Il designer Giorgetto Giugiaro dopo un viaggio in Giappone si è lasciato aftascinare da olii e creme orientali. Usa i prodotti della Shisheido. Lo scrittore e regista Luciano De Crescenzo non ama i profumi, e per la sua toeletta si accontenta di un buon sapone e di un bagno schiuma. Il ministro Renato Altissimo indulge soltanto nel dopo-barba: Lacoste di Jean Patou. L'industriale e velista Giorgio Falck non ha grandi cure personali, soltanto acqua e sapone neutro. Unica concessione alla «frivolezza», un tocco di Eau Sauvage di Dior tutte le mattine, prima di uscire. Abbronzatura perenne, ma assolutamente naturale. Donata Gianeri

Luoghi citati: Colonia, Giappone, Italia, Liguria, Parigi, Roma, Stresa, Torino, Uscio