Copenaghen nell'anno di Andersen premiata capitale della bella vita

Settimanale dei viaggi e della buona tavola Settimanale dei viaggi e della buona tavola Copenaghen nell'anno di Andersen premiata capitale della bella vita DI tutto il mondo, la Danimarca è il Paese dove si vive meglio, secondo un recente rapporto dell'Università di Pennsylvania, basato su varie statistiche di organizzazioni internazionali come l'Onu e la Banca Mondiale. Se pensate a una breve vacanza in una capitale europea che non sia la classica Parigi o la tradizionale Londra, questo è dunque il momento di andare a Copenaghen: per controllare da vicino se le statistiche dicono il vero e per approfittare delle ultime manifestazioni legate ad Hans Christian Andersen, il grande scrittore di favole a cui la Danimarca ha dedicato il 1986. Al Museo della Storia del teatro (10, Chrisliansborg Ridebane), dove Andersen danzò una volta in un balletto, è ancora aperta la mostra dedicata ai suoi rapporti con il teatro. Un'altra mostra è aperta al Castello di Frederiksborg (Hillerod). ' All'Ufficio del Turismo (22, Andersen's Boulevard) si può chiedere una mini-guida ai luoghi di Copenhagen collegati in modi diversi allo scrittore (oltre alla Copenaghen Card per trasporti e musei). Non mancano poi porcellane da collezione ispirate alle fiabe e messe in vendita per questa celebrazione. In questa stagione, la città sembra offrire al visitatore proprio la sua immagine più fiabesca. Il quartiere vizioso di Nyhavn è un po' meno vizioso e un po' più d la page, è un nuovo angolo in cui passeggiare; anche i porno shop sono diminuiti e le giacche di visone costano ancora meno. Ma quello che interessa davvero è che Copenhagen rimane la città che ognuno si aspetta che sia. Il suo fascino è che tutto, o quasi tutto, è racchiuso in un piccolo labirinto di strade, canali e ponti, e le distanze si coprono facilmente a piedi. Partendo dall'imboccatu¬ ra del canale di Nyhavn e girando a sinistra, si arriva in una zona di vecchi magazzini trasformati in alberghi e appartamenti e a Amaliehaven, il parco più nuovo della città, sistemato sulla larga banchina. Di qui eccoci in un attimo alla Piazza Amalienborg Palace, residenza reale, dove a mezzogiorno della domenica si può assistere al cambio della guardia. Chi ama gironzolare fra i canali non dovrebbe avere difficoltà a trovare la .Sirenetta», la statua in bronzo che si ispira a un racconto di Hans Christian Andersen. E' appollaiata su di una roccia lungo la Langelinie Promenade. Un passatempo diffusissimo anche quando tira vento è il passeggio su e giù lungo Stroget, un misto di go del io a -Palazzo del Municipio a V Avenue, Bond Street e via Veneto lungo quasi due chilometri. Poco lontano, ma bisogna fare molta attenzione per imboccare la strada giusta, c'è Grabrodretorv, una piazza pittoresca dove gli abitanti delia città amano fare pie nic lunghi anche un giorno intero. ■•■■«-■«'jprJ* ■ r; I e cascate Vittoria, su un fronte di due chilometri il fiume Zam E' facile perdersi anche cercando di raggiungere Pistolstraede, un vicolo in un antico bassofondo diventato ora un labirinto di edifici del '700 splendidamente restaurati, con negozi e bistrot, un famoso rilegatore di libri (Henning Jensen) e una galleria d'arte, la Court Gallery, gestita da un newyorchese, dove l'ingresso è libero ma l'orario piuttosto flessibile. DA VISITARE — Innanzitutto Tivoli, immenso parco di divertimenti (con grandi orchestre, fuochi artificiali e 124 ristoranti) che però chiude con l'arrivo dell'autunno e riapre a maggio. Sopavillonen è un palazzo di legno in miniatura che si specchia nel Lago Peblinge: gli ultimi proprietari vi offrono piatti della cucina danese, accompagnati Amalienbor'B ///k gommivi/ ^ s / ^■Kongens -Teatro- \ Palazzo \ Reale J \ Charlottenborg Palazzo / t da mostre d'arte, danze spuntini su una zattera sul lago. AMLETO — Chi cerca atmosfere letterarie, passi mezza giornata al Castello di Elsinore, sulle tracce di Amleto (ci si può andare in treno). Il castello dista un'ora dalla città e l'Ufficio del Turismo organizza gite L'ESOTICO ambesi precipita per 120 metri quotidiane in pullman, con puntate anche ad altri castelli della zona. DOVE DORMIRE — L'Hotel Scandinavia, lo Sheraton e 11 Royal offrono il trattamento internazionale riservato a chi paga duecentomila lire al giorno per una camera doppia. Più intimo e leggermente meno caro è il Kong Frederik sulla piazza City Hall. Poche camere, ma una bellissima atmosfera all'Admiral e al 71 Nyhavn, entrambi vecchi magazzini trasformati in albergo, con travi esposte, finestre ad arco e persiane di legno. I prezzi oscillano fra le 100 e le 150 mila a notte. Più semplici e meno cari sono il Confort, vicino alla piazza City Hall, e il Viking, vicino a Kongens Nytorv. DOVE MANGIARE — A Copenhagen c'è una nuova generazione di cuochi che segue le regole della nouvetyp. cuisine, adattandole naturalmente ai prodotti , lòca!|; .Tre sono i ristoranti . che, con i loro piatti di stagione, si sono guadagnati la stella Michelin: il .Kong Hans Kaelder» (specialità il salmone affumicato), il •Saison» (aragosta al pepe rosso) e «Les Etoiles» (aragosta alla norvegese). Se il tempo è bello, è molto gradevole pranzare fra gli alberi del Prederiksberg, nel Ristorante della Società dei giardini reali: vi consigliamo le verdure gratinate con gamberetti e salmone, il prezzo è ragionevole, mentre il «Copenhagen Corner», sulla piazza City Hall, ha una lista di vini di 250 marche e una cantina di 36 mila bottiglie. In città, ottimi ristorantini lungo le due rive del Nyhavn. Da «Mary Rose», menu a prezzo fisso, «Ole e Jorgen» sono due fratelli che possiedono una catena di caffè, recentemente hanno aperto un salad-bar, all'.Elverhoj. insalate di tutti i generi, al «Nyhavns Fiskerestaurant» i prezzi sono davvero contenuti. I re della cucina di mare sono però, per tradizione, il «Krog's» e il «Cammei Strand»: in quest'ultimo si mangia una memorabile zuppa di aragosta. Da «Ida Davidsen's» i migliori panini de'.'.a città (smorrebrod), ma è aperto soltanto fra le 10 e le 17; nell'ora di pranzo bisogna rassegnarsi a una lunga coda. Per chi vuole spendere il meno possibile, ci sono i Dan Menu, pasti di due portate a diecimila lire offerti da molti ristoranti, di cui c'è un elenco ufficiale. CHE COSA FARE La novità della stagione sono i jasz brunch della domenica all' Hotel d'Angleterre (34, Kgs. Nytorv). Per 145 corone la nuova brasserie offre la colazione-pranzo in un ambiente elegante e molto alla moda, con complessi jazz internazionali. Per chi vuole girare in lungo e' in largo la città e magari spingersi un po' fuori, non c'è niente di meglio della bicicletta, che 1 danesi usano anche quando piove. Per informazioni, rivolgersi alla Federazione danese dei ciclisti (14, Kjeld Langes Gade). II Teatro dell'Opera (Kongens Nytorv) alterna ogni sera balletti e opere del repertorio classico. Gli spettacoli incominciano alle 20, i biglietti possono essere prenotati o acquistati direttamente all'ingresso. Anche al Nye Scene (Tordenskjoldsgade) c'è spettacolo ogni sera: prosa o balletto moderno. I famosi oggetti di design danese si possono acquistare da Den Permanente, vicino alla stazione centrale. Per i bellissimi maglioni di lana islandesi, c'è solo l'imbarazzo della scelta. I negozi sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 17.30; il venerdì fino alle 19; il sabato fino alle 14. ole Dui Copyright «The New York Times Service» e per l'Italia «La Stampa»