A naso in giù nelle gole di Verdon e Ardèche

A naso in giù nelle gole di Verdon e Ardèche A naso in giù nelle gole di Verdon e Ardèche L5 EROSIONE fluviale , ha scavato nel tavolato di rocce sedimentarie della dolce Provenza, innumerevoli forre, gole, orridi che con quinte rocciose, pinnacoli e bizzarre formazioni calcaree creano angoli di singolare bellezza. Un solco tra tutti emerge per grandiosità: è il Grand Canyon du Verdon. Raggiungibile dall'Italia via yentimiglia, ,/, Ni'z^a,, Grasse, Castellane (200 km)' o da Torino attraverso il Colle del Monglnevro, Gap. Chàteau Arnoux, Digne, Castellane (400 km) si presenta come una spaccatura che nel tratto più spettacolare è lunga oltre 15 chilometri, con un dislivello massimo tra il fiume e il ciglio di circa 700 metri. Il capoluogo del Verdon è il piccolo villaggio di La Palud-sur-Verdon dove è possibile trovare ospitalità semplice ma schietta nei due campeggi e in alcuni alberghi e pensioni. istapiagne rouge», una delle «vie» più belle del Verdon rivare su quattro ruote lin proprio all'inizio dei due passi dopocena. Il Copetin vi offre all'interno una saletta al piano terra e un tavolo per gruppetti di sopra. Ma in questa stagione si mangia anche Inori nella vivace terrazzelta sotto un tendone accanto a siepi in vaso. Ambiente semplice ma confortevole: posate d'argento, bicchieri granati con inciso il marchio del ristorante, in cucina la moglie, in sala il marito e un cameriere che indossano un corretto rondili e camìcie a maniche corte. Si comincia bene già dal capitolo del bere: il patron porta all'occhiello il distintivo di serio sommelier ed ecco quindi soddisfatta la vostra curiosità bevendo alcune ottime e poco usuali bottiglie di vino ligure. Si mangia pesce, è ovvio, ma preparato con quel pizzico di equilibrata fantasia che vi fa venire voglia di provare e di tornare. Un lilino di limone bagna la buona insalata dì moscardini, poi eccoveli in umido con pomodoro e pinoli. Altre leccornie gli spaghetti che portano il nome del locale (con un sapiente ragù di pesce a base di acciughe, cozze, gamberi, musciame...) e gli scampi anch'essi Copetìn. Assaggiate anche la fetta gustosa di spada alla ligure, con una salsettina interessante costituita da un trito di pinoli e olive. Un po' troppo «carico», invece, il sorbetto al limone che potranno portare al cliente ritenuto goloso. Si chiude con un volenteroso ed abbastanza leggero tirami su fatto in casa. (Ultima prova: 13 luglio 86) Dal centro del paese parte la strada panoramica detta della -rive droite», mentre pochi chilometri prima c'è il bivio per la Cornicile Sublime sulla «rive gauche». Panoramica e Comiche consentono di fare in auto il giro completo delle gorges (circa 120 km in 4-5 ore). Lungo 11 percorso numerosi punti panoramici attrezzati offrono una serie di ;,scorci;, mozzafiato ..sulle: anse, del fiume e sulle pareti della voragine. I belvedere più belli e impressionanti sono quelli di Trescaire e dell'Escalès. E' meglio affacciarsi con cautela dal parapetto: l'emozione è garantita. Anche un'occhiata dal ponte sull'Artuby, un affluente del Verdon che scorre sul fondo di una gola strettissima e oltremodo tortuosa, è riservata a chi non soffre le vertigini. Le pareti rocciose del canyon sono frequentate da una strana fauna umana. Il Verdon infatti è un centro, ormai di fama mondiale, dell'arrampicata estrema o free-climbing. Qui c'è un concentrato di difficoltà e possibilità che non ha eguali in Europa. Sarà interessante soffermarsi ad osservare i variopinti figuri che buffamente agghindati con corde e aggeggi risalgono dalla voragine con le facce stralunate e le mani bianche .di poi vere_dt magnesite". il Sentiero Martel che percorre il fondo del canyon da Pont Sublime al Belvedere de Galetas attende gli amanti del trekking. Ci vogliono 2-3 giorni, una torcia elettrica per le numerose gallerie, equipaggiamento adeguato a un percorso accidentato ed eventualmente la collaborazione di una guida locale. Informazioni a La Palud. L'itinerario esplora dall'interno le spettacolari strutture che l'erosione delle acque ha disseminato nel canyon. Da non perdere la Baume aux Pigeons gigantesca grotta (100x30x60 metri) quasi sul greto del fiume, la strettoia dello Styx dove le acque scorrono tra le eccezionali «marmitte dei giganti» e il Chaos de l'Imbut temporanea morte del fiume sotto massi smisurati (il maggiore di oltre 1200 m3) In una gola con ìe pareti strapiombanti. FRANCIA Qualche centinaio di metri più a valle il fiume riemerge, quasi per incanto, dal suo viaggio sotterraneo. Non mancano le possibilità balneari nelle numerose anse sabbiose. In caso di difficoltà a circa metà strada è possibile uscire dal canyon rapidamente risalendo allo Chalet du Tcf a La Maline sulla panoramica della «rive droite». Si può scendere il fiume con la canoa ma la portata d'acqua e gli ostacoli rocciosi ne fanno un'impresa riservata ai provetti. Spostiamoci verso occidente e attraverso Avignone, la storica città che fu dimora temporanea dei Papi, risaliamo la valle del Rodano fino a Bollène e PontSt-Esprlt: 200 chilometri tra campi di lavanda, vigneti e taftimonianze storicoartistiche dall'epoca romana in qua. Se 11 Verdon era luogo aspro, dai forti contrasti di luce, dominato dalla dimensione verticale qui una successione di morbide colline sale lentamente dal Rodano verso 11 Massiccio Centrale. Un fiume, l'Ardèche, ha forzato la via al piano attraverso l'omonimo dipartimento. Ma la ferita non è brutale, si inserisce nel paesaggio mollemente ondulato. Anche qui alte pareti verticali costellate di grotte; sul fondo verdeggiante il fiume scorre pigro con innumerevoli anse e meandri. La calda luce del Midi domina il paesaggio e ne accentua l'ampio respiro orizzontale. Da Pont-St-Esprit si raggiunge St-Martin-d'Ardèche. villaggio proprio all'imbocco delle gorges, da dove un'ottima strada panoramica segue fedelmente il ciglio settentrionale della valle. Dopo circa 30 km (molti i punti degni di sosta) tra le gole a sinistra e la macchia a destra, in un paesaggio veramente incantevole nella sua primordiale integrità, si giunge a Pont d'Are: è una grandiosa struttura naturale, vero arco di roccia generato dall'incessante erosione del fiume che ora vi scorre sotto. Il visitatore attento certo non durerà fatica a riconoscere il meandro fossile ossia l'antico percorso del fiume e a comprendere il meccanismo di formazione di tale meraviglia. Ancora pochi chilometri ed eccoci a Vallon-Pont-d'Arc. centro turistico e ricreativo della regione. Si può tornare per la strada dipartimentale n. 217 che attraversa zone ricche di boschi, vigneti e gustosi villaggi di stampo medioevale (Laval-3t-Roman. Aiguèze) fino a St-Martin. Breve deviazione per visitare. l'Aven d'Orgnac. grotta noca di belle concrezioni. Per i più intraprendenti c'è la possibilità di scendere l'Ardèche con la canoa o il kayak, un sistema per esplorare le gole proprio dal loro interno. Il corso tranquillo del fiume, privo di difficoltà rilevanti, permette la discesa anche a canoisti alle prime esperienze: l'organizzazione locale risolve molti problemi logistici. Si noleggia tutto, dalla canoa ai salvagente ai bidoni per i bagagli, nei depositi dislocati tra il Pont d'Are e il Pont Salavas. Alessandro Zuccon

Luoghi citati: Avignone, Europa, Francia, Italia, Provenza, Rodano, Torino