La parte di parapsicologia che la scienza riesce a spiegare di Franco Granone

La parte di parapsicologia che la scienza riesce a spiegare La parte di parapsicologia che la scienza riesce a spiegare Pro e contro CHIAMIAMO .paranormali» i fenomeni che avvengono in particolari condizioni psichiche: per esempio le stigmate, la momentanea incombustibilità al contatto della brace ardente, l'analgesia indotta con l'ipnosi, sino a sopportare dolorosi interventi chirurgici. Sull'Indubbia realtà di questi fenomeni e sulle condizioni psichiche particolari che possono provocarle, -Tutto-scienze» si è già soffermato. Il recente libro di Renzo Allegri «Rol l'incredibile» (Ed. Musumeci. Torino), tratta di altri fenomeni eccezionali, che avverrebbero non più in un rapporto soggettivo psicosomatico, mente-corpo, ma in quello interpersonale mente-mente, o mente-oggetti. Di attualità ridiventano le polemiche tra i -miscredenti» e 1 «fideisti». La questione potrebbe facilmente essere risolta se si accettasse la produzione di tali fenomeni sotto l'attenta osservazione di una équipe di studiosi diversi: medici, psicologi, psichiatri, fisici, matematici, prestigiatori, con eventuali ausili strumentali, in modo da poter non solo escludere ogni trucco, ma eventualmente appurare anche le modalità stesse con cui il fenomeno si produce. Testimoni degli esperimenti di Rol sono stati Einstein, Fermi, Micheli Gamma, Dogllottl, Hans Bender, De Castro. Valletta, Pitigrllli, De Gaulle e numerosi altri che. stando agli scettici, dovremmo ritenere persone facilmente suggestionabili. Il 13 agosto 1978 Jemolo accusò «i grandi Universitari di non occuparsi dei fenomeni paranormali prodotti dal dottor Rol. dando cosi essi una palese prova della morta gora in cui si abbandona l'alta cultura italiana». Da allora la polemica è continuata, fino al recente intervento di Tullio Regge «Scienziati e sensitivi perché cosi nemici?» (La Stampa, 11 luglio '86). Rol stesso chiede l'aiuto della scienza per spiegare 1 fenomeni che avvengono in lui; e In questo senso mi permetto di dargli un modesto appoggio. Egli scrive di «rimanere stupito per quanto gli accade...: di agire sotto l'impulso di un ordine ignoto che gli viene improvviso e che non sa spiegare...; e di non essere in grado di disporre a suo piacimento del fenomeni manifestantisi attraverso lui Bene. «L'esaltazione che sovente lo lascia commosso» si potrebbe psicologicamente spiegare come un'.entasi creativa». «L'ordine ignoto» che egli fa risalire allo «Spirito Intelligente» potrebbe essere un monoideismo imperante nella sua mente, «in un attimo di profonda intuizione, che DIMISSIONE CONTROLLO CONTROLLO CBZ = 0 CBZ = 8 Jib 812 110 8110 sembra non avere fine», precisamente in uno stato di «trance e di autoipnosi vigile» nel senso ben preciso da me spiegato in un Trattato di Ipnosi; per cui le parole «ipnosi» e «trance» non hanno affatto il significato loro dato dalla vecchia letteratura spirìtica, o da Charcot. Ho studiato per 50 anni questi particolari stati di coscienza, che ogni esperte può provocare sperimentalmente, a volontà. Rol dice di voler «la collaborazione» di chi assiste ai suoi esperimenti e che «lo scetticismo non favorisce il misterioso processo costruttivo del fenomeni da lui provocati». Anche in questo non posso dargli torto, avendo come terapeuta visto fallire o riuscire una cura farmacologica solo in virtù della semplice fiducia; perché questa, per me. è l'invisibile che crea il visibile. Senza contare che nel «gruppo» si evidenziano spesso speciali dinamiche inconscie e l'emergere di •forze costruttive, per la responsabilità di singoli partecipanti al gruppo. Ma. detto questo, rimane il fatto che quando si parla con convinzione di esperimenti che violano ogni legge fisica e 1 concetti di tempo, spazio, psiche, materia, e si producono «apporti autentici» di un passato remoto, tanto da sovvertire le cognizioni della vita e della morte, si ha il diritto di richiedere severi controlli specifici. 4 55 3 CE 2 o 1 1 2 3 4 S 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 GIORNI Il monitoraggio come rivelatore di scarsa affidabilità del paziente: a un soggetto posto in terapia con un farmaco antiepilettico (CBZ - carbamazepi* na) e che riferisce di avere crisi alcuni giorno dopo la dimissione. Il controllo del livello plasmaUco dà come risultato zero. Il paziente non assumeva quindi il farmaco. Non appena riassume II farmaco regolarmente, Il livello plasmalieo torna nel "range terapeutico" (8) e le crisi scompaiono. NeurofaiUKKi sotteponibili a mon'rtoraggio Anticpilettici Antidepressivi Fenobarbital triciclicl Carbamazepina Amltriptilina Difenilidantoina Nortrlptilina Acido valproico Imipramina Primidone. Desipramina Etosuccimide Doxepina specializzata (Therapeutic Drug Monitoring). La necessità del monitoraggio in neuroscienze nasce come naturale conseguenza della rivoluzione psicofarmacologica degli inizi degli Anni 60, quando la scoperta di nuove molecole sintetiche (tra le quali le benzodlazeplne e gli antidepressivi trìcicllcl) modificò radicalmente 11 trattamento dei disturbi nervosi Ci si rese conto allora che se molte situazioni precedentemente considerate critiche potevano essere rapidamente controllate, presto insorgevano fenomeni di adattamento o assuefazione e, più spesso, il bisogno irrazionale del «tutto e subito» portava all'adozione L9 INTRODUZIONE , del recente e autorevole saggio Current, therapy in neurologie disease 1985-1986, curato da R. J. Johnson per la Decker de Mosby, Philadelphla, pone l'accento sui progressi compiuti nell'ultimo ventennio nel campo della terapia delle malattie del sistema nervoso, e in parttcolar modo sul rilevante contributo apportato dal •monitoraggio dei farmaci», cioè dal controllo costante delle concentrazioni v plasmatane delle medicine assunte. Il settore della ricerca scientifica che si dedica a questo argomento si è talmente espanso che gli autori di lingua inglese hanno creato un'orma! prestigiosa rivista Franco Granone ir

Luoghi citati: Torino