L'amica Kitty

L'amica Kitty L'amica Kitty Da un punto di vista puramente tecnico la finalità teatrale è, naturalmente, ideale per uno scrittore di diari: le unità classiche di luogo e azione sono qui dettate dalle circostanze. Però anche questo risiede ancora nel regno della verità e della realtà, come nella catastrofe finale che non viene mai mostrata ma è sempre sospesa. Ma lo scopo della letteratura non è la verità sul mondo. La verità implica sempre una mancanza di libertà: le cose sono come sono. Però in letteratura le cose sono anche ciò che non sono. Prendete uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi: Don Chisciotte. Non c'è una parola di verità in tutto il libro. Quell'uomo non esisteva nemmeno. Questo personaggio letterario è, inoltre, stato creato dalle letture di romanzi cavallereschi fatte dall'autore, ed egli vuole rendere vero nella sua vita ciò che ha letto. Ma il risultato di questa trilogia è un nuovo genere di verità: non la verità del mondo, ma la verità del lettore. E' questo che lo rende letteratura. La letteratura non ci dà insegnamenti sulla vita in generale, ma su noi stessi. Don Chisciotte non è là fuori nel mor>?o, ma qui: Io sono Don Chisciotte. Io sono Amleto. Io sono Anna Karenina. Sono anche Anna Frank? No, non lo sono. Il suo libro, che adesso ho letto, mi ha toccato per parecchi giorni con un'emozione talmente devastante che in certi momenti mi ha fatto anche singhiozzare, e questa emozione era anche frammista ad una forte dose di odio omicida. Ma questo ha a che vedere con la realtà, non con l'arte. Lei è sempre rimasta una ragazza assassinata che desiderava tanto vivere e diventare una scrittrice. E' questo che rende il suo libro cosi efficace. Se fosse ancora viva ora sarebbe una mia collega ed L'inquisitore di Troisi La «Studio Tesi» di Pordenone allarga i suoi interessi verso la narrativa italiana. Dopo i racconti di Sgorlon, è ora in arrivo Dante Troisi, che ha consegnato un romanzo sui temi dell'esistenza tragica a lui più congeniali, fin dal titolo: «L'inquisitore dell'interno sedici». Lo scrittore magistrato mette in scena ancora una volta un giudice, che si trasforma in frate e poi nel mandante e nel sicario di un delitto rituale: l'uccisione di padre, madre, moglie e figlio. Il problema the il racconto vuole sottolineare è l'eternità del male e l'impotenza del bene, nella vana attesa di un riscatto. «Il Papa in fondo è dalla mia parte, visto che adesso parla sempre del diavolo»,'dice l'autore. ll padre di Anna Frank, Otto, osserva un manifesto raffigurante la figlia

Persone citate: Anna Frank, Anna Karenina, Dante Troisi, Don Chisciotte, Kitty Da, Sgorlon, Troisi

Luoghi citati: Pordenone