Sinatra, la voce-simbolo di una generazione innamorata di Alberto Ongaro

Sinatra, la voce-simbolo Sinatra, la voce-simbolo di una generazione innamorata I libri più venduti Come lo vede lo scrittore Alberto Ongaro mici NARRATIVA ITALIANA Autore Titolo Lira Editore P.ti Sett. Ongaro La partita 20.000 Longanesi 100 4 Rossi e Caprarica La ragazza del passl perduti 20.000 Mondadori 65 6 Pozza L'ultlmo della classe 14.000 Marsilio 30 1 Camon La donna del fill 19.000 Garzanti 34 5 Festa Campanile La Strega innamorata 18.000 Bompiani 28 1 Calvino Sotto II sole glaguaro 15.000 Garzanti 26 8 Morante La Storia 20.000 Einaudi 26 2 Parise II prete bello 12.000 Mondadori 22 1 Bellonci Rlnasdmento private 22.000 Mondadori 17 34 Guareschi L'anno cil don Camlllo 22.000 Rizzoli 16 15 Tomasi II Gattopardo 7.500 Feltrinelli 13 4 Eco II noma della rosa 8.000 Bompiani 11 233 NARRATIVA STRANIERA Cruz Smith Los Alamos 22.000 Mondadori 87 1 Garcia MArquez L'amore ai tempi del colera 22.000 Mondadori 43 20 Lispector Legami familiar! 14.000 Feltrinelli 27 1 Blixen La mla Africa - 20.000 Feltrinelli 22 25 Hecht Delltto senza passions 5.000 Sellerio 22 1 Krantz Conquisterb Manhattan 22.000 Mondadori 20 10 Cook AlpostodlDIo 17.900 Sperling-K 19 1 Giauser II sergente Studer 8.000 Sellerio 19 2 Adams Cinque volte donna 22.000 Rizzoli 16 1 Uhlman L'amlco ritrovato 10.000 Feltrinelli 16 21 Maclnnes Princlpianti assolutl 18.000 Mondadori 15 2 Wilbur Smith Quando vola II falco 22.000 Longanesi 14 5 Garcia MArquez Le awenture dl Miguel Llttln 6.000 Mondadori 13 1 Clancy La grande tuga deil'Ottobre rosso 22.500 Rizzoli 12 12 Hesse II lupo della ateppa 7.000 Mondadori 11 2 Garcia MArquez Cronaca dl una morte annundata 7.500 Mondadori 11 1 Henry Roth Chlamalo sonno 28.000 Garzanti 10 3 Follett Lo scandalo Mcdlgliani 20.000 Mondadori 10 12 SAGGISTICA Marchl Slamo tutU latinlstl 18.000 Rizzoli 78 1 Veronesi Un male curablle 18.000 Mondadori 38 8 Van Come si legge II Sole 24 Ore 30.000 II Sole 24 Ore 26 19 Primo Levi 1 sommersl e I aalvati 10.000 Einaudi 23 9 Fabris e Mortara Le otto Italle 25.000 Mondadori 15 2 Zamponi I draghl locopei 7.000 Einaudi 11 17 Severlno La filosofla contempcranea 18.500 Rizzoli 9 8 VARIA Pinchot III Intrapreneurtng 34.500 Sperling-K 21 1 Morelli Come Invest]re e guadagnare In Borsa 18.000 Mondadori 18 4 Vari Professione manager 18.000 Mondadori 12 1 D'Agoslino Come vivere, e bene, senza I comunlstl 20.000 Mondadori 12 6 (pagina 4) La rentrée delle librerie avviene sotto II segno del Campiello: • porta subito In testa alla classifica «La partita» di Alberto Ongaro, su pervi nel toro nella serata di Palazzo Ducale. Ma II premio trutta anche per gli altri, della cinquina veneta: sono nella lista del bestseller, In alta posizione, ■La donna del fili» di Camon e «L'ultimo della classe» di Neri Pozza, terzo e quarto arrivati con I voti della giuria popolare. L'effetto premio vale anche per II Bancarella, che riporta in classifica «La strega innamorata» di Festa Campanile, e per lo Strega, che vi mantiene presente, dopo 34 settimane, il «Rinascimento privato» della Bolloncl. Fra I libri della nuova stagione al impongono subito, al primi posti, «Los Alamos» di Cruz Smith e «Slamo tutti latinisti» di Cesare Marchi, che sembrano destinati a una lunga vita in libreria. Ricordiamo che la classifica dei libri più venduti è elaborata dalla Demoskopea, In esclusiva per «Tuttollbri», attraverso rilevazioni In 120 librerie Italiane, scelte a rotazione su un gruppo di 250. Al libro più venduto della settimana si assegnano cento punti. I punteggi di tutti gli altri sono calcolati in base al rapporto vendite con II primo. Il numero Indice è dato nella quinta colonnina della tabella. Il numero delle settimane di presenza consecutiva In classifica nella sesta. Questa rilevazione si * svolta dal 4 al 10 settembre. era rifiutata di andate a letto con lui. Tuttavia neppure questi meschini sentimenti ci impedirono di continuare a subire il suo fascino. Cosi che avvertimmo subito la sua mancanza quando scomparve dalla ribalta del mondo e il suo posto fu occupato da altri. Attendemmo con pazienza il suo immancabile ritorno perché ormai da tempo avevamo riconosciuto in lui la voce della nostra generazione cosi come Montgomery Clift (o Gerard Philipe) ne era il viso. Io non so se sia vero, come dice Woody Alien nel suo film «Manhattan», che Frank Sinatra è una delle ragioni per le quali vale la pena di vivere. (Le altre se non ricordo male sono Mozart, Beethoven, Marion Brando e Groucho Marx). E' certo però che nel bene e nel male Frank Sinatra è uno degli eroi del nostro tempo, una presenza magica, una leggenda che da più di 40 anni accompagna la nostra vita. E poi è vero che se Frankie, come dicono molti dei suoi biografi autorizzati o no, è una specie di fascinoso dottor lekyll in pubblico ed il terrificante mister Hyde in privato, temo che noi non possiamo farci proprio nulla. E del resto capita raramente che la vera storia degli eroi assomigli alla loro leggenda. Il ritorno di Frank Sinatra in Italia, annunciato per la prossima settimana, richiama l'interesse dei grandi mass media sul personaggio, protagonista da mezzo secolo della vita musicale. Che cosa ha rappresentato «the voice» per le generazioni che hanno cominciato ad ascoltarlo negli Anni Cinquanta? Lo abbiamo chiesto allo scrittore Alberto Ongaro, recente vincitore del premio Campiello con il romanzo «La partita». Rock Hudson svela la sua doppia vita grafia (pagina 4) COSI' come attorno agli Anni Venti c'è stata una generation perdite celebre per essere associata ai nomi di Ernest Hemingway, Gertrude Stein e di altri esuli americani a Parigi, e in anni più recenti una beat generation altrettanto celebre per aver avuto fra i suoi eroi Jack Kerouac e Alien Ginsberg, così come ci sono state altre generazioni definite e cantate in altri modi, c'è anche una generazione di cui si parla poco forse perché ha prodotto nomi meno clamorosi, ma che è tuttavia meritevole di un'amabile, gentile etichetta. Ad esempio: «Generazione innamorata». Parlo di quella generazione che era sui vent'anni nel secondo dopoguerra e che ora ha raggiunto o ahimè sta per raggiungere la sessantina: la mia generazione. Perché «generazione innamorata»? Forse perché, essendo noi cresciuti nella mancanza di libertà e in uno spazio ristretto e chiuso al mondo, quando la guerra fini ci innamorammo tutti follemente, non soltanto di qualsiasi giovane donna i cui occhi incontrassero i nostri occhi, ma di ogni cosa, di tutto ciò che attórno a noi la vita poteva offrire. Commento sonoro delle imprese amorose dei ventenni di allora furono senza dubbio le musiche che venivt. ao d'Oltreoceano e coloro che le cantavano, da Louis Armstrong a Dizzy Gillespie, da Billie Holiday alla Fitzgerald, e poi Bing Crosby, i Mills Brothers e Nat King Cole. E c'era naturalmente fra questi eroi anche Frank Sinatra che però cominciò a incantarci più tardi quando abbandonò le canzoni melense che facevano svenire le ragazzine per canzoni più ritmate e ironiche come «F've gol you under my skin» o «My kind of town» o «Chicago» e che fini per conquistarci con «ì gel a kick out of you» e con l'allegra tenera, toccante «The lady is a tramp». Ci conquistò in tale modo da costringerci a perdonargli i pessimi film che interpretava, il viso di bambino viziato, la fama di mafioso, gli strepitosi successi con le donne che, sotto sotto, scatenavano la nostra gelosia. Non gli perdonammo invece il fatto, davvero imperdonabile, che portasse via a tutti noi Ava Gardner, di cui naturalmente eravamo innamorati, e non fummo cosi generosi da compiangerlo quando lei lo piantò. Anzi ce ne rallegrammo sinceramente cosi come sinceramente ci rallegrammo quando venimmo a sapere da fonte sicura che un'altra grande, fra le molto amate, Anita Ekberg, si Topolino ci ha messi in trappola (pagine 4-5) a ogni (pagina 3) de Alberto Ongaro A paflna 1 i migliori dischi per conoscere Sinatra. (pagina 7) >"

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