Con Basso, Ghiglioni, Fresu e dodici dischi ecco fatto Splasc(h)

Con Basso, Ghiglioni, Fresu e dodici dischi ecco fatto Splasc(h) Con Basso, Ghiglioni, Fresu e dodici dischi ecco fatto Splasc(h) dischi, 11 ha dipinti a mano uno per uno e li ha messi in circolazione per chi si può permettere la spesa. A questo punto il contenuto e la forma della serie, che è distribuita in Italia e nel resto del mondo dalla IrdIrec di Milano, sono tali che è il caso di parlarne un po' in dettaglio. Tutto è cominciato nel 1982, quasi in famiglia, con ' sei incisioni effettuate a Milano dal sassofonista Gianni Basso assieme a uno dei gruppi più efficaci e più ignorati d'Europa, il trio del pianista svizzero Klaus Konig. Ne nacque .Lu.net■ (H 101) dal nome di uria bella composizione di Basso. Forse allora nessuno pensava di dar vita a una collana che adesso, anche sul piano commerciale, comincia a impensierire altre etichette più nutrite e di più antica data. •Ma uh poco alla volta — spiega Spagnoli — l'amore per la musica afro-americana e il piacere di veder CON tenacia e discrezione, un'etichetta italiana, dedicata finora esclusivamente al jazz nazionale, è pervenuta al suo dodicesimo long playlng. Per l'occasione ha pubblicato un dépliant elegante e molto accurato, nel quale sono contenuti tutti quei dati discografici che fanno la gioia degli appassionati e che, di solito, le grandi case rendono noti col contagocce. Si tratta della Splasc(h). Records con sede ad Arcisate. in provincia di Varese. Il responsabile è Peppo Spagnoli, che nello stesso tempo è l'inventore della denominazione (strana ma efficace, sostengono 1 bene informati) e autore delle stupende copertine, tutte d'ispirazione astratta. Nel momento di licenziare l'ultimo album. Waxing on (H 112) del quintetto del vibrafonista Daniele Di Gregorio, ha fatto allestire un numero limitato di cofanetti per dodici vedono la luce un album che mette nella giusta evidenza un classico musicista per musicisti come il sassofonista Pietro TonoIo; una raccolta intitolata «Ostinato» che coincide col debutto discografico del trombettista Paolo Fresu, e un'altra che apre alla Tankio Band di Riccardo Fassi uno spazio da tempo cercato e meritato; e infine «Colori» di un quintetto diretto dall'e- emergere dal nulla questi oggetti nuovi, ricchi di suoni creativi e di propositi interessanti, hanno preso il sopravvento». A quel primo nato hanno fatto seguito, a intervalli piuttosto larghi, «Bridge into the new generation», un confronto assai significativo del pianista Guido Manusardi con quattro musicisti più giovani di almeno vent'annl; «Exciting duo», uno straordinario Incontro fra lo stesso Manusardi e Gianni Basso; «Streams» del sestetto di Tiziana Ghiglioni, che ha segnato una tappa importante nella carriera della più nota cantante italiana di jazz. E' a questo punto che l'attività della Splasc(h) s'intensifica con la formula della coproduzione tra Peppo Spagnoli e i gruppi protagonisti dei dischi, e si rivolge soprattutto, con felici intuizioni, ai solisti e ai complessi italiani affluenti. Uno dopo l'altro

Persone citate: Fresu, Ghiglioni, Gianni Basso, Guido Manusardi, Klaus Konig, Manusardi, Paolo Fresu, Riccardo Fassi, Tiziana Ghiglioni

Luoghi citati: Arcisate, Europa, Italia, Milano, Varese