Il Torino perde testa e partita

Più della sconfitta subita in casa dall'Ascoli pesa un gioco privo di lucidità Più della sconfitta subita in casa dall'Ascoli pesa un gioco privo di lucidità Il Torino perde testa e partita Radice incolpa tutti revole occianconere TORINO (all. Radice): Lorierl 6; Corradlnl 5,5, Franclni 6; Cravero 5,5, Junior 5, Ferri 5; Beruatto 5, Sabato 5,5, Kleft 5,5, Dossena 6, Comi 5. ASCOLI (all. Sensibile): Pazzagli 7; Destro 6;5, Benedetti 7; Inchini 7, Perrone 6 (32' Trillinovi? 6,5), Dell'Oglio 7; Bonomi 6,5, Pusceddu 6,5, Barbuti 6,5, Brady 6,5, Greco 7 (83' Carillo s.v.). bi Arbitro: Magni & » Reti: 28' Greco, 82' Barbuti. Note: Ammonito al 78' Cravero. CAROLI Forse Dossena paga, come farà in altre circostanze, quel gran prodigarsi per alutare la difesa e per sostituirsi a punte che non sono punte. Ecco, sarebbe forse bastata in quella occasione una maggiore lucidità per spezzare l'incantesimo. E l'Ascoli sarebbe stato costretto a correre su per un pendio, probabilmente nell'impossibilità di dare concretezza ad un gioco comunque sempre attento in difesa, molto dispendioso ma estremamente dinamico a centrocampo. Per sovrammercato, un traversone di Junior, un minuto dopo, n^ è raccolto né da Corradlnl né da Kieft. lanciati verso il pallone con inutile tentativo acrobatico. L'Ascoli, mal scomposto e sempre in grado di ribattere con una vitalità che non si affievolisce durante l'intero arco dei 90', raccoglie al 28' il premio di una gara concentrata e misurata, segnando con l'ex-granata Greco, 11 quale devia in rete un -assist» molto calibrato di Brady dalla sinistra. Leggere in queste sole coincidenze il 2 a 0 sarebbe però ingeneroso nei confronti dell'Ascoli. Sensibile dimostra infatti estrema bravura, affidando Kieft a Benedetti e Comi a Destro, ma soprattutto togliendo respiro a Sabato con Pusceddu e a Dossena con il bravissimo Dell'Ogllo. E, infine, affidando il resto della costruzione del gioco a Brady (qualità), a Iachlni (quantità) e a Bonoml. Bar• ■ ' asione con Dossena al 26% i granata hanno subito i contropiede degli av di Greco e Barbuti - In ombra anche Junior - Belle parate di Pazzagli 0-2 buti vìve una giornata difficile, anche perché Francini è fra i più ispirati del Torino, ma alla fine (82') troverà modo di esultare per il bel destro che centra l'angolino con Lorierl incolpevole, dopo aver approfittato di una incertezza di Beruatto. Un elogio merita anche Pazzagli. bravissimo nelle uscite e tempestivo nella deviazione di Kieft su conclusione da lontano di Sabato, e fortunato al 37', quando Corradlnl lo anticipa e il pallone si perde. Ma torniamo al Torino e ai momenti successivi al gol subito al 28'. C'è tempo per porvi rimedio, poiché non gli mancano certo doti tecniche e di carattere. Ma il Torino ha la luna per traverso ed ha le idee inspiegabilmente confuse. Invece di darvi un ordine le complica, ed ogni schema si trasforma in un groviglio di tentativi frenetici sen¬ per infortunio al 32' e sostituito bene da Trifunovlc) e perché a Comi si chiede molto di più di quanto abbia dato ieri e a Kieft di entrare meglio nella zona calda (solo al 63' 1 due scambiano la palla in area, con conclusione a lato dell'olandese). Insomma, un pomeriggio incredibilmente grigio, per certi risvolti addirittura in spiegabile! Anche se è lecito pensare che, data la sua costituzione, la squadra di Radice si troverà in difficoltà quando dovrà recuperare un passivo. Per fortuna, dopodomani sera in Coppa c'è solo da tutelare il 4 a 0 cosi splendidamente conquistato a Nantes. L'arbitro Magni, dal canto suo. non concede mal e a nessuno la regola del vantaggio. Comi lo contesta al 55', reclamando un calcio di rigore per un intervento scorretto di Trifunovic. za la minima riflessisene. Attaccare a testa bassa per tutto il secondo tempo non ha senso se alle intenzioni manca lucidità. Junior, talento indiscutibile, si affida alle risorse temneramentali invece che attingere dalla propria classe, e si confonde in giocate spesso sterili e imprecise; Dossena è magnifico per Impegno, è ovunque, ma quant'è duro recitare il rosario e portare la croce! Sbaglia quell'occasione del 26' ed altri passaggi, ma come si può condannarlo? Sabato è .chiuso- da Pusceddu e. nel primo tempo soprattutto, dà un relativo sostegno al reparto. Mentre Ferri e Beruatto non sono certo i più idonei ad organizzare il gioco... Vita dura infine per le punte, se cosi si possono definire data la loro atipicità, a causa della buona vena di Destro, Benedetti e Perrone (uscito di FABIO VERGNANO TORINO — Le cadute del Torino non passano mai inosservate. I tonfi sono sempre pesanti e c'è solo da augurarsi che non lascino anche il segno. Radice ha fretta, deve raggiungere la famiglia a Monza: quasi una fuga lontanto dai problemi di una squadra che lo fa disperare. Oggi adunata al Filadelfia per un faccia a faccia sicuramente crudo, ma necessario. Esordisce il tecnico granata: • Quando si dice attenzione a certe partite... La nostra sconfitta dimostra come il pericolo sia sempre dietro l'angolo. Siamo stati nettamente battuti, perché l'Ascoli ha saputo sfruttare tutti i nostri errori ed ha ottenuto una vittoria meritata. Cosa ho detto ai giocatori? Per ora li ho invitati a riflettere, ma oggi ne riparlerò a tutti nei particolari. Anche perché pure per me è difficile spiegare, capire». Radice cerca di rilassarsi, ma in realtà è sul carboni ardenti. Prosegue: «Si vede che la squadra ha equilibri delicatissimi sia di gioco che psicologici. Dovrei accusare tutti indistintamente, ma a caldo è difficile motivare certe figuracce. Ne riparleremo. Certo è la tappa più negativa di questo avvio di stagione, perché la prestazione è stata deludente da parte di tutti. Inutile tirare in ballo Junior: Leo ha sbagliato come gli altri». A Sabato e Ferri sono stati assegnati compiti che forse hanno snaturato le loro caratteristiche. Radice difende le sue scelte: .Sapersi sacrificare fa parte del gioco. La verità è che abbiamo poche scuse da addurre. Abbiamo concluso poche volte ed in maniera imprecisa, il pressing non è mai stato concreto. E l'Ascoli ha cercato il contro¬ ESCLUSIVO per i lettori di Piemonte Liguria e Valle d'Aosta cosa sarebbe cambiato. La cosa peggiore invece è che non abbiamo saputo creare alcuna occasione rispetto alle altre volte. Abbiamo corso molto, ma sema costrutto ed ora non ci sono scuse. Per fortuna la coppa ci offre unfm- piede sfruttandolo nel migliore dei modi». Poi lo sconforto lascia il posto alla voglia di riscatto, immediata. Conclude Radice: •Non vediamo l'ora di ritrovarci subito in Coppa. Il Torino può anche perdere, ma non così. Bisogna saper fare un salto di qualità, invece al momento buono manchiamo. E non è solo questione di disposizione in campo». Piovono fischi ed insulti, ma è una contestazione molto blanda. Radice riceve persino qualche applauso. I giocatori non riescono a nascondere l'amarezza del momento. Junior è sconsolato ed ammette con franchezza: .Non ci è riuscito nulla di quello che avevamo preparato in settimana. Le nostre difficoltà contro squadre molto chiuse sono note e solo se avessimo segnato subito qual¬ Nontes recupera Amisse in Coppa NANTES — Con l'unico obiettivo di un'uscita di scena dignitosa, il Nantes sta preparando l'incontro di ritorno di Coppa Uefa col Torino. I francesi dovranno fare a meno di Le Roux, Mercigliano e Der Zakararian (squalificati) e di Garantì e (una gamba fratturata). Unica nota lieta il ritorno dopo oltre un mese d'assenza di Lois Amisse, che ha giocato sabato contro una squadra di 3' divisione. Amisse sarà fra i 16 convocati. mediata occasione di riscatto». Dossena ha un motivo in più degli altri per arrabbiarsi. Ammette: .Se avessi segnato quel gol all'inizio sarebbe cambiato tutto. Purtroppo ho colpito la palla troppo bene ed ho sparato in bocca a Pazzagli. Gli errori nostri sono quelli di sempre, ma quet'a volta non siamo neppure riusciti a fare un cross da fondo campo. Nel secondo tempo la reazione non è mancata, ma è stato solo un fatto fisico senza lucidità di idee. Siamo ritorntati in terra? Ma no, non siamo mai stati in Paradiso». Il secondo gol ascolano, quello di Barbuti, e stato un pasticcio difensivo tra Beruatto e Ftancini. Spiega Beruatto: .Volevo passare al mio compagno, ma il pallone è schizzato sul suo stinco ed è finito a Barbuti. Non abbiamo scuse: ci è stata inflitta una dura lezione. Pensavamo di essere cresciuti e maturati, ma siamo stati subito ridimensionati. Il Torino è destinato a soffrire e lottare». Kieft si lamenta: .Arrivavano solo cross da metà campo ed erano tutti dei difensori. Benedetti mi ha marcato molto duramente, ma non è questo il problema. Comunque il Torino non è crollato di colpo, quindi niente processi. Tre giorni fa non eravamo grandi ed ora non siamo da buttare». Ma nei suoi occhi c'era tutta la delusione per una sconfitta umiliante, difficile da dimenticare. Infine Comi. Si lamenta per un rigore non concesso per fallo di Trifunovic ai suoi danni: .E' stato più evidente di quello che ci hanno concesso contro a Como. Ma recriminare serve poco: chi sbaglia paga e l'Ascoli ci ha castigati senza pietà». **