Partono male Torino e Cantù

Nella prima giornata vincono fuori casa Dietor Bologna ed Enichem Livorno Nella prima giornata vincono fuori casa Dietor Bologna ed Enichem Livorno Partono male Torino e Cantù Milano scopre Super McAdoo li e Stokes, evidenzia i della Bertoni (84-79) Non si vede invece Oarnett, bravo in difesa ma spaesato in attacco: non è un pivot, e l'ha dimostrato, ricevendo per giunta ben pochi palloni. E' ancora presto comunque per sentenze definitive, e la partita l'ha dimostrato: gioco a ondate: primo break per la Berloni (firmato Savio) con un 10-0 tra il 4' e il 7', controbreak della Dietor tra 11 7' e il 9' (da 21-11 a 21-23 con Villalta infallibile dall'angolo), poi il Thibeaux-show che lancia avanti 1 torinesi (52-41 all'intervallo) nonostante Stokes e Binelli incomincino a plantare stoccate nella difesa torinese. Cambia musica nella ripresa: la Berloni non corre più, Thibeaux è sfiatato e invece ìa Dietor aggredisce con sempre maggiore convinzione. Cinque minuti di totale black-out dei torinesi tra l'8' e il 13' (da 62-55 a 62-68), complice anche l'uscita di Morandotti carico di 4 falli. E' proprio il biondo Ricky a dare la carica ai suoi, rientrando precipitosamente, è lui che a 40" dalla fine segna da 3 punti rimettendo tutto in discussione (79-82) e Della Valle sulla rimessa in gioco ruba il pallone che potrebbe cambiare la partita. Subisce fallo, ma sbaglia dalla lunetta e Stokes chiude il discorso. Due punti preziosi per la Dietor e per Gamba che dovrebbe aver capito come Binelli sia fondamentale, sia per la sua presenza sotto canestro sia per gli spazi che crea a Stokes e a Villalta. Pagelle: Berloni (tiro 31-63, tre punti 7-10, rimbalzi 33): Savio 7 (7-11, 5-8 da tre), Vidi- 11 5, Della Valle 6 (3-5), Pessina 5 (0-3), Thibeaux 6 (11-21 e 12 rimb.), Morandottt 7 (7-11), Garnett 5,5 (3-10 e 12 rimb.). Dietor (tiro 37-67, tre punti 23, rimbalzi 29): Brunamonti 6,5 (4-8). Sbaragli 5 (0-3), Byrnes 6,5 (3-7), Villalta 7 (612), Binelli 8 (10-16 e 9 rimb.). 8tokes 8 (14-20). Arbitri: Martollni (6,5) e Fiorito (6,5). Torino, le «bombe» di Savio non sono bastate alla Berloni fece il suo grande predecessore Joe Barry Carroll. Spronato dagli spalti dal coro «duu duu,. che già lo accompagnava nelle sue gesta americane, l'ex professionista trentacinquenne ha stralciato dal suo album dei ricordi alcune delle pagine migliori, totalizzando 27 punti di bottino personale e 13 rimbalzi. L'impressione. naturalmente, è che non sia ancora il miglior McAdoo, a corto di fiato per poter reggere i 40', decisamente disorientato dal metro di valutazione dei nostri direttori di gara e, soprattutto, molto stupito dal gioco 'fisico» del nostro campionato. «Non credevo di incontrare una squadra cosi forte — ha commentato al termine della gara l'americano — ma il pubblico, meraviglioso come durante la mia ultima finale di GIORGIO VIBERTI MILANO — Tutto era pronto, ieri pomeriggio al nuovo Palatrussardi di Milano, per il debutto italiano di sua maestà Bob McAdoo. Tutto tranne la Giorno Venezia che ha sfiorato il colpaccio clamoroso contro i campioni d'Italia, conducendo nel punteggio gran parte dell'incontro e cedendo soltanto negli ultimi minuti (89-81). Appollaiati sulle tribune da circo equestre del nuovo e funzionale impianto milanese, più di seimila spettatori erano accorsi con largo anticipo, come per applaudire un •fenomeno da baraccorwr., preceduto in Italia dalla sua grande fama di star della Nba. E Bob McAdoo si è correttamente impegnato per non scontentare nessuno e, soprattutto, per non esordire con una sconfitta come già Nba (fra i Lah°rs e Boston nell'85 — n.ù ..) mi ha aiutato a superare 'e difficoltà di una p-eparazìone fisica ancora insufficiente. 1 miei compagni mi sono sembrato molto tesi, ma Barlow mi he ihiptto per la determinazione e la maturità dimostrate, malvado la sua giovane età». L'altro americano di Peterson è stata forse la più lieta sorpresa di questa partita. Reduce da un infortunio ad una gamba a causa di un incidente automobilistico, Barlow hp fatto il suo ingresso in campo già dopo pochi minuti, contribuen^'D, insieme al solito Gallinai-i, a limitare la temibile vena offensiva di Dalipagic. C'è r'a credere, insomma, che quando i due americani della Tracer avranno raggiunto la miglior condizione, per gli avversari sarà davvero arduo contenere la grande potenza offensiva e la nutritissima batteria di lunghi dei milanesi. Ciò nonostante, Tonino Zorzi, coach dei lagunari, aveva trovato le giuste alchimie per neutralizzare gli schemi eh Peterson, facendo perno sul binomio jugoslavo Daìipagic-Radovanovic e sul sorprendente Masetti. Quando però il pivot ha lasciato il campo per falli ed il suo connazionale ha ceduto alia fatica, la manovra della Giorno ha perso i suoi due più naturali nocchieri, smarrendo la strada del successo. Entrambe le fonnaziont erano partite a uomo, con Gallinan su Dalipagic e De Piccoli su McAdoo. Erano i veneti a prendere subito 11 largo (2-11 al 3'), grazie all'ottima vena di Radovanovic, presto imitato dal connazionale Dalipagic autore di un pessimo 0-4 iniziale. Lo sterile tiro a bersaglio della Tracer manteneva la Giorno in vantaggio al riposo (39-44) e nei primi minuti della ripresa, quando saliva in cattedra McAdoo, che impattava le sorti dell'incontro .(5555 al 28') e portava poi i milanesi a condurre (69-64 al 33'). La Giorno, pur senza Radovanovic uscito per 5 falli al 36', aveva un'ultima impennata d'orgoglio (83-81 al 38'), prima di soccombere con l'onore delle armi. Pagelle: Tracer (tiro 32-74, rimb. 55): Bargna 6 (1-1). Boselli 6.5 (4-7). Pittis 5,5 (0-1), D'Antoni 5,5 (3-12), Premier 6,5 (6-11), Meneghin 6.5 (2-9 e 12 r.), Gallinari ò,5 (0-2 e 7 r.), Barlow 7,5 (5-9), McAdoo 7,5 (11^22 e 13 r.). Giorno (tiro 3063, rimb. 42): Brusamarello 6 (2-7), Barbiero 5 (1-2). Spillare 5 (0-2). Masetti 7,5 (7-10), Seebold 6,5 (5-5), Radovanovic 7,5 (10-17 e 8 r.), De Piccoli 5 (1-4), Dalipagic 7 (4-14 e 11 r.), Nicoletti 5 (0-1). Arbitri: Montella (5) e Baldini (5).