Forlani: «Non capisco questo trambusto»

Forimi: «Non capisco questo trambusto» Forimi: «Non capisco questo trambusto» DAL NOSTRO INVIATO SAINT-VINCENT — Onorevole Forlanl, dopo le uscito sul nucleare e le polemiche sul Bot, che cosa capiterà della maggioranza? «Niente, spero. Almeno secondo logica. Certo, in politica è difficile fare previsioni». Arnaldo Forlani, presidente del consiglio nazionale de, vicepresidente del Consiglio, grande e paziente tessitore della maggioranza a cinque nel primo e nel secondo governo Ciaxi, è al "Billia" di Saint-Vincent per la giornata conclusiva del convegno di Forze Nuove, il tradizionale appuntamento d'autunno della sinistra democristiana che fa capo a Car¬ lo Donat-Cattin (vedi servizio a pagina 10). — Per la tassa sul Bot, nel governo c'è più d'un mugugno. I dubbi del pll si (anno pesanti, Il psdl è critico... «Non capisco questo trambusto. Negli ultimi tre anni — replica Forlani — mai un provvedimento è stato preso con tanta generale concordia in sede di Consiglio dei ministri. Salvo qualche riserva di carattere tecnico (il riferimento è al liberale Zanone, ndr), nessuno ha formulato obiezioni di principio». — Molti criticano II latto che la decisione sia arrivata a sorpresa. «Se n'è parlato più volte. Le opinioni erano convergenti. I mi¬ nistri finanziari erano stati incaricati dì studiare tempi, modalità e misura del provvedimento; lo hanno elaborato unitariamente e concordemente, proponendo una misura generalmente riconosciuta equa e non certo rivoluzionaria. Per questo, dico, non riesco a comprendere bene il "terremoto". La reazione che si cerca di alimentare è sproporzionata». — Dove nasce lo stupore? «Forse. dal fatto che una volta tanto i politici sono stati riservati. Cosa che dovrebbero fare sempre». — Come spiega le reazioni all'esterno del Parlamento? «La verità è che II nostro è un Paese innovatore a parole. Ma non appena si cambia qualcosa, tutti diventano conservatori». — Il pentapartito terrà? «La maggioranza ha concordato una continuità di azione per l'arco della intera legislatura. Non credo che l'elettorato giudicherebbe con favore I partiti che si rivelassero incapaci di collaborare secondo gli accordi presi. Il governo deve andare avanti ed adempiere agli impegni assunti. E, quando difendiamo II governo e la difficile alleanza che lo sostiene, contrastiamo anche II progetto di una alternativa innaturale che vorrebbe divaricare a destra la de, a sinistra i socialisti. Non è solo questione di garantire la governabilità del Paese: é per salva¬ guardare la prospettiva culturale e politica della de, quella indicata dalla intuizione forte di De Gasperi: partito di centro che guarda verso sinistra, perchè li si sciolgono i nodi storici». Forlani riprende il tema della solidità della maggioranza e della decisione di tassare i titoli di Stato anche nel corso dell'intervento davanti ai convegnisti di Forze Nuove, al termine del quale (salutato dal braccio destro di DonatCattin, il vicesegretario uscente della de, Sandro Fontana), si lascia scappare, senza accorgersi che il microfono rimanda le sue parole a sette-ottocento persone: «Ho dovuto ditendere Goria...». Mario Tortello

Persone citate: Arnaldo Forlani, Billia, De Gasperi, Donat-cattin, Forlani, Goria, Mario Tortello, Sandro Fontana, Zanone

Luoghi citati: Saint-vincent