E la Borsa? Una questione di nervi di Renato Cantoni
E la Borsa? Una questione di nervi E la Borsa? Una questione di nervi Che cosa potrebbe accadere stamane In Borsa? L'esperto finanziarlo Renato Cantoni risponde a questa domanda. Dopo l'improvvisa e inaspettata decisione del governo di tassare i redditi derivanti dai titoli di Stato emessi a partire dal 1° ottobre, in Borsa ci si chiede ansiosamente quale sarà l'atteggiamento degli operatori e dei risparmiatori questa mattina all'apertura delle contrattazioni. Per i titoli a reddito fisso non ci dovrebbero essere grandi novità: i nuovi Bot che saranno offerti al pubblico mercoledì danno un rendimento netto di poco inferiore a quelli precedenti; vi sarà perciò soltanto un piccolo rialzo delle quotazioni di quelli vecchi. Maggiore, ma sempre moderato, sarà il recupero dei Btp (Buoni del Tesoro polien¬ nali) die sono esenti da ogni prelievo fiscale mentre per i Cctil vantaggio è molto relativo: l'adeguamento dei tassi di interesse semestrale o annuale è identico a quello dei Bot di nuova emissione. Occorrerà, in ogni caso, qualche giorno perché le idee siano chiare a tutti. Ben diverso è il problema del mercato azionario. Ormai, dopo quello che è capitato per i titoli di Stato, è opinione diffusa che prima o poi verranno tassati i profitti derivanti da operazioni speculative in Borsa e le dichiarazioni degli esponenti di quasi tutti i partiti lasciano pensare che qualcìie provvedimento studiato a tal uopo non sia molto lontano. A dire il vero la tassazione degli utili sui titoli azionari non è, allo stato attuale delle cose, molto semplice perché mancano gli indispensabili punti di riferimento nell'ap- plicare una simile imposta. Può darsi che, a livello tecnico, esistano degli studi avanzati, ma, come ha recentemente dichiarato il ministro delle Finanze Visentini, la situazione è ben lungi dall'essere chiara. I riflessi però in Borsa si sono già visti la settimana scorsa quando sono state rese di pubblico dominio dichiarazioni di esponenti politici che vertevano proprio sulla tassa' zione dei profitti di Borsa; ora che le probabilità sono di molto aumentate, vi è da attendersi un prudente arresto degli speculatori e degli investitori in attesa di vedere quale sarà il futuro. Per contro, non mancheranno i realizzi provocati dall'emotività che potranno essere arginati con qualche difficoltà dai gruppi finanziari interessati a impedire troppo vistosi cali del mercato, quali le società che hanno in corso o in vista aumenti di capitale. Se le perdite dovessero essere vistose, non mancheranno interventi dei fondi comuni di investimento che guardano a medio e a lungo termine e che colgono ogni occasione favorevole per rastrellare quei valori che a loro giudizio presentano corsi interessanti. Per quanto concerne i piccoli risparmiatori, è una questione di nervi: non si dovrebbero temere tassazioni su operazioni già avviate ma, come previsto per i titoli di Stato, eventuali nuove imposte dovrebbero riferirsi al futuro e cioè soltanto dopo l'entrata in vigore di una riforma che per ora non è ancora alla porte. E'soltanto un'eventualità e non imminente, ma può bastare per rendere nervoso e irregolare il mercato azionario facendo perdere il sonno agli investitori poco esperti nel mondo della finanza. E' prevedibile perciò che, mentre si verificheranno diffusi realizzi sia pure di peso limitato, caleranno sensibilmente i nuovi investimenti, c meno che un consistente flusso di denaro si indirizzi verso le azioni di risparmio che dovrebbero avere poco o nulla da temere fin quanto sono titoli al portatore e non nominativi, quindi in pratica non tassabili) anche in caso di tassazione delle plusvalenze, e, parrlcolamerente, uerso i fondi di investimento che beneficiano di una precisa legislazione e che già pagano a titolo liberatorio un'imposta annua dello 025 per cento sul patrimonio comune. E' un vero peccato che la crisi che si è aperta nei giorni scorsi rischi di neutralizzare i benèfici effetti derivanti da una serie di relazioni semestrali molto favorevoli per parecchie società e che si stanno susseguendo a ritmo accelerato. Renato Cantoni
Persone citate: Renato Cantoni, Visentini
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