A Kiev l'emergenza non è ancora finita

A Kiev l'emergenza non è ancora finita A Kiev l'emergenza non è ancora finita MOSCA — L'Unione Sovietica ha rinunciato, in prospettiva, a costruire nuove centrali del tipo di Cernobll (reattori di grande potenza a tubo di forza. -Rbhk-ì, e quando le centrali di questo tipo attualmente in costruzione saranno ultimate si rivolgerà a quelle ad acqua pressurizzata -Phr-, Lo ha dichiarato il parlamentare francese Jaques Valade, rientrato a Mosca da una visita nella regione del disastro nucleare del 26 aprile scorso. Nei suoi colloqui con i dirigenti sovietici. Valade ha detto inoltre di avere riscontrato divergenze sulla sorte del reattore numero tre della centrale di Cernobil. La delegazione francese, che ha sorvolato in elicottero la zona delia centrale, ha rilevato inoltre che 1 lavori di costruzione del •sarcofagonel quale il reattore danneggiato dovrà essere sepolto, •sono lungi dall'essere terminati-, anche se i dirigenti locali ne prevedono il completamento -prima dell'inverno-. Il quotidiano •Stroitelnaya Gazeta-, pubblicato dal ministero delle Costruzioni, ha scritto ieri che i lavori sono addirittura terminati in anticipo e che il reattore è stato •sepolto- a circa 30 metri di profondità. Per quanto riguarda la situazione a Kiev, i parlamentari francesi hanno osservato che le strade della città vengono ancora lavate tre volte al giorno, e che i rifiuti urbani che presentano ancora un contenuto di radiazioni superiore alla nonna vengono stipati in speciali bacini stagni. Le autorità sono ora preoccupate soprattutto per il raccolto, nel timore che la polvere radioattiva che si è diffusa nei campi possa penetrare, a lungo andare, nel sottosuolo, e possa essere assorbita dalle colture. Sugli alimenti proseguono intanto i controlli dosimetrici, mentre sulla possibilità che le popolazioni evacuate dalla zona intorno alla centrale ritornino le previsioni sono ancora incerte, e «i più ottimisti parlano di trent' anni- ha detto Valade.

Persone citate: Valade

Luoghi citati: Kiev, Mosca, Unione Sovietica