Quando la musica è dietro all'altare

ACUSTICA / Parlano'Massimo Mila, Goffredo Patrassi e Pietro Righini ACUSTICA / Parlano'Massimo Mila, Goffredo Patrassi e Pietro Righini Quando la musica è dietro all'altare Le accuse più frequenti a San Filippo di Torino, dove i violoncelli producono un «rumore vago e confuso» alla saturazione e fa un uso continuo delle frequenze basse. In apparenza il risultato sembrerebbe contraddire i dati scientifici ma in realtà le cose stanno diversamente. La musica di Wagner tende non solo all'amalgama ma all'occultamento della fonte sonora con conseguente negazione della percezione della direzionalità del suono. L'ascoltatore non deve percepire l'attacco ma trovarsi già immerso nel suono come in un fluido, si comprende quindi come lo scompaginare la geometria del piani acustici, possa entro certi limiti favorire 11 raggiungimento di tale obiettivo. Con Wagner si ha quindi una singolare inversione di tendenza che mira ad un risultato particolarmente ambizioso, quello dichiarato nel Parsifal di trasformare reciprocamente le categorie dello spazio e del tempo. Tale risultato viene raggiunto nella sfera dell'Interiorità e questa immanenza segreta di un suono che dissolve progressivamente le divisioni tra tempo e spazio, non solo nasce da suggestioni circostanziali ben note (l'interno del Duomo di Siena nel caso del Parsifal), ma dovrebbe In tempi di tecnologia trionfante farci riconsiderare ed approfondire le nostre nozioni di suono monoaurale e stereofonico dotandole di un prolungamento psichico capace di tener conto della lezione della storia musicale. Consultato sul problema della musica in chiesa Petrassi risponde che in quei grandi vasi sonori bisogna saper introdurre contenuti appropriati; ma noi quest'anno a Settembre Musica in quei vasi abbiamo dovuto versarci contenuti sonori d'ogni sorta a causa della chiusura temporanea del Regio e dell'Auditorium della Rai. suscitando inconvenienti acustici che hanno fatto discutere parecchio. Sulla grande chiesa di San Filippo convergono le accuse più frequenti: Mila osserva che nella Ouverture tragica di Brahms e nelle sinfonie di Beethoven, eseguite in San Filippo rispettivamente dalla Junge Deutsche Philarmonle e dalla Royal Philarmonle Orchestra, si è toccato il culmine del disagio acustico con i violoncelli che suonavano producendo un rumore vago e confuso. Non Ve dubbio, replica Petrassi, che la moderna orchestra sinfonica con lo spazio acustico della chiesa non ha nulla a che vedere e, spiega Roman VI ad, per una serie di ragioni. La musica sinfonica possiede una fittissima stratificazione armonica che in un ambiente acusticamente non predisposto genera un numero esagerato di riflessi: di qui l'Impressione di riverberi confusi e di buchi improvvisi in cui annegano taluni suoni (vedi i violoncelli-fantasma di Mila). Pietro Righini, esperto di acustica che ha appena ultimato con la collaborazione

Persone citate: Beethoven, Brahms, Goffredo Patrassi, Junge, Parsifal, Petrassi, Pietro Righini

Luoghi citati: Torino