Navratilova salva l'America

La campionessa del mondo vince gli US Open battendo la Sukova in finale La campionessa del mondo vince gli US Open battendo la Sukova in finale Navratilova salva l'America Ivan Lendl si conferma re Martina era l'unica «rappresentante» statunitense nelle finali di singolare - Dopo essere uscita miracolosamente dalla semifinale contro la tedesca Steffi Graf (tre match-point annullati) ha vinto facilmente contro la concittadina (sono nate a Praga) - Mecir, dopo Wilander e Nystrom, batte Becker NEW YORK — Martina Navratilova dopo Wimbledon vince anche gli.US Open. In finale contro la conclttadina (sono nate entrambe a Praga) Helena Sukova ottiene il successo senza grandi problemi, ma la campionessa del mondo aveva rischiato l'inverosimile la sera prima quando aveva dovuto annullare tre match-point alla tedesca Steffi Graf prima di vincere al tie-break del terzo set per 10-8. Per Martina Navratilova è il terzo successo negli US Open dopo quelli del 1983 e 1984. il quindicesimo titolo di singolare in prove del Grande Slam (2 Parigi, 7 Wimbledon, 3 U8 Open e 3 Open d'Australia) ma il suo regno incomincia ad incrinarsi: Graf. Sukova e Sabatini incalzano. Il sabato è per tradizione la giornata più intensa e spettacolare degli US Open a Flushing Meadow. Il record fu quello del 1984 quando le due semifinali maschili (Lend! vittorioso su Cash e McEnroe su Connors) richiesero entrambe cinque set. E, fra i due match, per la finale femminile (vittoria di Navratilova su Evert) ce ne vollero tre. In tutto furono giocati tredici set. Sabato scorso a Flushing Meadow si sono vissute le stesse emozioni, c'è stata la stessa intensità. Se infatti Ivan Lendl ha dovuto soffrire solo nel primo set per domare la resistenza dello svedese Stefan Edberg. subito dopo la giornata è entrata nel thrilling con la prosecuzione della semifinale femminile fra Martina Navratilova e la giovanissima Steffi Graf sospesa per pioggia la sera prima. Il sabato tennistico ha toccato poi il diapason con la seconda semifinale maschile fra il campione di Wimbledon, Boris Becker, e la rivelazione Miroslav Mecir. Per Martina Navratilova e per il giovane cecoslovacco si è trattato di due vittorie all'ultimo respiro che hanno entusiasmato gli oltre ventimila spettatori abbarbicati sulle scalinate del campo, centrale La semifinale femminile è stata quanto mai emozionante. Il match era stato sospeso per pioggia il giorno prima con Martina in vantaggio per 4-1 nel primo set. Alla ripresa la campionessa del mondo si aggiudicava rapidamente la prima frazione (6-1). Ma subito dopo si svegliava la Graf che diventava sempre più aggressiva bombardando con il suo devastante diritto la più quotata avversaria che aveva già battuto quest'anno sulla terra rossa del torneo di Berlino, quando però Martina era alla ripresa dopo un perìodo di riposo. Steffi Graf. 17 anni, allenata dal padre Peter, dopo un continuo capovolgimento di fronte si è aggiudicata la seconda frazione al tie-break per 7 punti a 3. La Graf, galvanizzata, ha condotto in testa anche il terzo e de cisivo set: sul 5-4 ha avuto a disposizione due match-points ma se li è fatti annullare e cosi si è andati ancora una volta al tie-break. Qui la ragazzina tedesca ha annullato due match-points alla rivale (5-6 e 6-7), ne ha sprecato a sua volta un terzo (8-7) prima di cedere per 8-10 dopo oltre due ore di gioco. Martina Navratilova si qualificava cosi per la quinta volta per la finale degli US Open dove ha affrontato la connazionale (di nascita) Helena Sukova contro la quale ha perso una sola volta nel 1984 sull'erba australiana sul La Reggi nel m SINGOLARE, semlf.: Lendl-Edberg 7-6 (86), 6-2, 6-3; Mecir-Becker 4-6, 6-3, 6-4, 3-6, 6-3. Finale: Lendl-Mecir 6-4, 6-2, 6-0. FEMMINILE, semifinali: NavratilovaGraf 6-1, 6-7 (3-7), 7-6 (10-8); Sukova-Evert 6-2, 6-4; finale: Navratllova-Sukova 6-3, 6-2. DOPPIO MASCHILE , finale: Gomez-Zi vojinovic b. Nystrom Wilander 4-6, 6-3,6-3,4 6,6-3. DOPPIO FEMMINILE, finale: Navratilo va-Shriver b. Mandlikova-Tumbull 6-4, 3-6, 6-3. MISTO, finale: Reggi-Casal b. Navratilo va-Fleming 6-4, 6-4. SINGOLARE JUNIORES, finale: 3. Sanchez-Davin 6-2, 6-2. FEMMINILE JUNIORES, finale: HakamiStafford 6-2, 6-1. isto totale dei sedici Ancora più lunga e sofferta la seconda semifinale maschile che dopo tre ore e diciotto minuti ha visto l'Inatteso successo del cecoslovacco Miroslav Mecir, 22 anni, sul tedesco Boris Becker in cinque set. La potenza di «Boom-boom» non è bastata ad annullare gli effetti delle risposte del cecoslovacco che riesce come nessuno a mascherare la direzione e la velocità dei suoi colpi. In questa lunga giornata di tennis c'è stata anche gloria per l'Italia. Raffaella Reggi insieme al longilineo spagnolo Sergio Casal è riuscita nella grande impresa di essere la prima italiana (sia in campo maschile che femminile) ad Inserire il proprio nome negli albi d'oro degli US Open. Si è aggiudicata la finale del doppio misto contro una coppia di assoluto valore mondiale come quella composta da Martina Navratilova e da Peter Fleming, abituale compagno di tante vittorie in doppio con McEnroe. «Raffa» e Casal hanno giocato insieme già al Roland Garros e a Wimbledon; a Parigi avevano raggiunto le semifinali dove furono battuti dalla coppia americana JordanFlach. Questa volta sono giunti alla finale cogliendo la rivincita sugli stessi avversari americani per poi esaltarsi contro quella che veniva indicata come la coppia superfavorita del torneo. c. p. scontri diretti. FLUSHING MEADOW — Il cecoslovacco Ivan Lendl, testa di serie numero 1, ha vinto la finale degli Internazionali open degli Stati Uniti battendo il connazionale Miroslav Mecir, numero 16. in tre set con il puntecelo di 6-4, 6-2, 6-0. E' il quarto titolo maggiore conquistato da Lendl dopo le vittorie agli internazionali di Francia del 1984 e di que¬ st'anno e il successo a Flushing Meadow dello scorso anno. Nella finale del doppio femminile le statunitensi Martina Navratilova e Pam Shriver, n. 1 del tabellone, hanno battuto la cecoslovacca Hana Mandlikova e l'australiana Wendy Turnbull, n. 3, per 6-4, 36,6-3. Per la coppia statunitense è il terzo titolo di doppio dopo quelli del 1983 e 1984.