Torino-Avellino pari di rigore

La squadra granata, pur senza brillare, conclude la Coppa Italia imbattuta La squadra granata, pur senza brillare, conclude la Coppa Italia imbattuta Torino-Avellino, pari di rigore II Verona meglio della Roma e Pablito più bravo di Prozio Kieft nel primo tempo e Colomba nella ripresa, entrambi dagli undici metri, hanno fissato il risultato sull'uno a uno - Fischi per la formazione di casa, che nel finale si è disunita - Brutta serata per Lorieri to sei sconfitte su otto partite giocate. In tribuna anche U tecnico del Nantes, Suaudeau. Un motivo in più per offrire una dimostrazione di forza e di carattere. E che il clima sia da serie A lo si capisce in fretta. L'Avellino, infatti, non regala nulla, chiude tutti gli spazi e si di¬ Torino. Junior circondato dag stende in avanti con manovre anche ficcanti. Al 4' Cecconi, proprio il giocatore che presto lascerà Avellino con destinazione Pisa, si fa largo in mezzo ad un nugolo di difensori granata e batte di sinistro sfiorando il palo alla destra di Lorieri. I ritmi non sono vertiginosi, né del resto li avellinesi: il brasiliano ancora il Torino sembra avere interesse a scoprirsi in maniera suicida, visto che un punto gli basta per la qualificazione. Il contropiede degli irpini * rapidissimo. Al 14' Junior cerca il passaggio per Beruatto, e invece serve Cecconi che fugge e allunga a Ber- una volta è stato fra i migliori toni, il cui diagonale è però fi parato a terra da Lorieri. Il H Torino invece fatica terribil- H mente a districarsi. I granata B cercano quasi sempre di ai- fondare centralmente, con ri- B sultati negativi, o sulla fascia |j sinistra, ignorando completa- il mente la zona destra del || campo. In compenso fanno pp! collezione di punizioni e prò- |§ prio su un calcio da fermo al I 25' Junior impegna Di Leo. g Comunque pur tra mille |§ difficolta il Torino riesce a sbloccare il risultato al 27'. Kieft serve Sabato, che si proietta in area e viene alter¬ 1 1 ii jjp H H || |§ rato da Zandonà. Rigore H§ ineccepibile che Kieft tra- j§ sforma con un rasoterra alla i| destra di Di Leo, confermandosi infallibile per ora almeno nei tiri dal dischetto. E' il terzo rigore a favore dei granata in Coppa Italia, il secondo trasformato dall'olandese. Il gol sblocca un po' il Torino, che aumenta il ritmo delle sue giocate, ma continua a commettere errori a ripetizione, sciupando tutto specialmente quando arriva negli ultimi 16 metri. Al 37' proprio per voler cercare un dribbling in più, Comi spreca in Il || H H M jg S H H Il area "una" favorevolissima WiM M li |i PJ H H || |I II m |1 ssioccasione. Solo Junior sembra lucido e concreto. Al 43' «inventa» un lancio splendido per Beruatto sulla destra, ma il centrocampista vanifica tutto con un passaggio fiacco tra le braccia del portiere Di Leo. L'errore chiude un primo tempo poco esaltante. Si riprende a giocare e i toni si accendono. Junior continua ad essere il grande mattatore della serata, ma 1 g H li ll un'occasione clamorosa per 11=|||il:--non trova compagni che riescano a concretizzare le sue giocate a volte geniali. Al 57', per esemplo, il Torino spreca raddoppiare. Lungo lancio di Junior per Comi, che si fa precedere dal portiere in uscita. La palla finisce a Dos seipa che serve Kieft tutto 1solo ad un passo dalla porta: Bl'olandese colpisce di testa Ima spedisce la palla contro la ■traversa. Incredibile. Ora il Torino si scopre e l'Avellino ne approfitta ma senza fortuna. Al 64' una palla-gol anche per gli irpini. Un diagonale di Alessio passa tra le gambe di Lorieri (molto incerto nell'occasione) e si stampa sul palo prima di ritornare fra le braccia dello B stesso portiere. Ma l'Avellino non si rassegna e al 71' pareggia con pieno merito. Alessio lancia Bertoni che m viene atterrato in area da li Beruatto. Dal dischetto tira Colomba e segna. Il gol galvanizza l'Avellino, mentre il. Torino perde la testa, pressato dagli avversari, infilando una serie di errori e di ingenuità sconcertanti. Per Lorieri poi è una serataccia. Al 70' si fa sorprendere impreparato da un tiro di Hj;l Colomba da circa 25 metri e pili respinge addirittura con le §§ ginocchia. Piovon fischi, non pp; immeritati, su una squadra {jj§ che va verso il campionato |§ continuando a deludere. Il H turno di Coppa è superato, || ma Radice non ha certo mol- S te ragioni per rallegrarsi, pp; Quanto all'Avellino, ha ottenuto un pari brillante, che purtroppo però non gli serve H ai fini della qualificazione. H B |j il || pp! ili un incontro orm1 Verona 1 Roma O pp! |§ I g |§ 1 VERONA : Giuliani, Ferii roni, De Agostini (71' Sacjjp chetti); Volpati, Fontolan, H Tricella; Verza, Galla, Rossi (69' Pacione), Di GennaH ro (71' Bruni), Elkjaer. || ROMA: Tancredi (46' |§ Gregori), Gerolin, Baroni; H§ Boniek, Nela, Righetti; j§ Berggreen, Giannini, Pruz i| *°> Ancelotti, Baldieri (70* Impallomeni). Arbitro: Paparesta. Reti: 39' Volpati. dal nostro Inviato Il GIORGIO GANDOLFI || VERONA — Il Verona H aveva bisogno di un buon H collaudo in vista del proibiM tivo inizio di campionato e jg io ha avuto puntualmente, S come da previsione, grazie H ad una Roma non eccelsa H ma pur sempre combattiva Il anche se necessita di guai WiCne registrazione specie in difesa mentre è da rivedere M l'attacco dove giocava, dicoM no, Pruzzo. In effetti il cali lendario non è stato molto |i cordiale con la squadra di PJ Bagnoli propinandole un H inizio sospetto: domenica H esordio a Torino contro i || granata, poi in casa contro il |I Milan, quindi nuova trasferII ta, contro la Roma di ieri m sera, infine la Sampdoria. |1 «Un poker di partite — dissi, 1 cevano in casa gialloblù — g che darà un'indicazione delH le possibilità di questo Veroli na: 6-7 punti e qualcuno coll mincerà a sognare lo scu- 11 dett0- ed allora la musica =| sarà diversa». Per ora non ci || sono motivi per sognare: il il:-- m/hhìirn £ pubblico è tutto per Rossi, 1 Pf^m tWosi- Quando esce B *&■ '«c'ore il P^to a Pacio I «f. 10 sommergano di applausi. Ciclone-Elkjaer è già ben lanciato pur non avendo Finisce con du ai inutile per la qualifi ancora confidenza col gol; al resto pensano i soliti di sempre, Ferroni, Volpati, il nuovo De Agostini mentre Di Gennaro è ancora alla ricerca della sua immagine migliore proprio come sta succedendo, in casa giallorossa, per l'impacciato Ancelotti mentre Boniek lavora per due ma non scarsa collaborazione. Eriksson chiede ai suoi triangolazioni veloci: con tre passaggi la Roma deve andare in gol ma per ora esistono soltanto le buone intenzioni. Al Verona dunque l'-anticipo- di serie A con l'augurio che il calcio del campionato sia un gradino superiore. Doppio preambolo prima della partita. Si comincia col nuovo sponsor del Verona, una multinazionale giapponese che vuole imporre anche in Italia le sue fotocopiatrici, la Ricoh. Incredibile ma vero: è la prima concorrente della Cannon, l'ex sponsor dei gialloblù, e dunque una pericolosa rivale dello stesso presidente Chiampan. Eppure la società veneta, sorvolando su certi particolari, ha firmato ugualmente l'accordo: il 'business' innanzitutto, cioè un paio di miliardi in due Empoli Casertana 2 O EMPOLI: Drago; Verteva, Gelain; Della Scala, Picano, Salvador! (16* Baiano); Osio (65' Brambati), Urbano, Della Monica (81' Calcinaci). Casaroli, Zennaro. CASERTANA: Cardinale; Buccilli, Giordano; Troise (52' Feola, 70' Cervone), Lorieri, Morganti; Roecotelll, Iannello (70* Tanie), Gemano, Ricci, Petrieilo. Arbitro: Cava. Reti: 41' Morganti autorete; 51' Zennaro. e pareggi la sfida cazione decide Volpati nel primo tempo m da Paparesta al 38' di gioco. Vale la pena di raccontarla |;| subito. Un contrasto fra Ge- jjjjj roltn e Verza un metro den- .... tro l'area vede il veronese cadere a terra: Paparesta in- jjljj terviene, fischia la punizione arretrando il pallone di un jj " metro. Se era fallo, allora § l'arbitro doveva assegnare il Ij rigore. In realtà nell'aggirare \S l'avversario, Verza era in- È! ciampato su uno dei piedi del giallorosso rovinando a terra. Comunque, punizione. Di Gennaro sul pallone con §§ scatto in area di Elkjaer e mezza difesa romanista che si proiettava su di lui. In 1 realtà. Di Gennaro smistava sulla propria destra un raso- ■ terra die finiva nella lunet- 1 ! ta. Volpati in velocità colpi- HI va di collo destro ed era un :;; tiro imprendibile per Tan- 1 credi che poi nella ripresa Ili sarebbe stato sostituito da Ili Gregori. Ili ::::: Dicevamo di Rossi: al 3' ha pp; messo al centro una bella pp! palla-gol puntualmente m sprecata da Galia, troppo precipitoso nello sparare a rete. Poi al 26', Pablito sì è IP ripetuto: un'altra palla ben IP lavorata in mezzo a due avversari sulla linea laterale, pronta rimessa in area dove jjjjj Verza è rimasto letteralmente sorpreso dall'occasione capitatagli. Ha cercato di stoppare il pallone col petto ma nella fretta ha inesso fuori. Un colpo di testa di Righetti (30')... nella propria porta mette in pericolo Tancredi ma la palla finisce in angolo. Poi l'azione più bella ..... della Roma: triangolazione sii notante /Incelotti-Gerolin-Boniefc. cross del polacco , ma Giuliani anticipa Pruzzo. Poi il discutibile fallo su j| Verza quindi la ripresa con qualche variante ma scarse jjll emozioni, anzi pochissime. anni, poi la legge del mercato farà prevalere il prodotto migliore. Cosi il Verona ha avuto il piacere di essere .battezzata- da un gentile uomo d'affari giapponese e quindi da Attilio Gecchele. presidente della Repromec, importatrice della Ricoh in Italia, uno che ha il .cuore milanistama ha sponsorizzato ugualmente il Verona. Poi la seconda novità: Gelindo Bordin. trionfatore della maratona agli europei, corre in pista davanti ai 25 mila del Bentegodi raccogliendo anche in casa tanti meritati applausi per poi ricevere l'immancabile medaglia dall'immancabile assessore allo sport. Rugiadi. Poi la partita preannunciata come la sfida fra Rossi e Pruzzo. E' Pablito a vivacizzarla, più che il romanista, con un paio di spunti davvero pregevoli frutto di un buon lavoro di gambe. Tocca ad un instancabile lavoratore come Volpati portare in vantaggio il Verona dopo una serie di occasioni su entrambi i fronti. Col. in verità, non del tutto pulito in quanto nato da una punizione inesistente inventata a tra le deluse dell'ottavo girone