I non-allineati alle due superpotenze Fermate la corsa all'olocausto nucleare

Si è concluso il vertice di Harare: contro il Sud Africa solo sanzioni facoltative Si è concluso il vertice di Harare: contro il Sud Africa solo sanzioni facoltative I non-allineati alle due superpotenze Fermate la corsa all'olocausto nucleare La decisione sovietica ha suscitato indignazione negli Usa Mosca vuole processare Daniloff Solferò il negoziato sul disarmo? L'attacco Usa alladei mercenari ch HARARE — Il néo presidente del movimento dei paesi Non Allineati e primo ministro dello Zimbabwe. Robert Mugabe, ha detto che l'ottavo vertice dell'organizzazione che raggruppa due terzi dell'umanità è stato -un successo storico-. Stanco, ma soddisfatto, Mugabe ha detto :ille cinque di ieri mattina (ora locale ed italiana) che il vertice ha adottato misure concrete contro l'apartheid, il grave problema del Sud Africa che ha dominato le due settimane di conferenza ad Harare. Nel documento finale si rivolge un appello alla comunità internazionale per l'imposizione di sanzioni globali ed obbligatorie contro Pretoria. Ma. secondo la maggior parte degli osservatori, il vertice non è stato in grado di adottare misure incisive contro Pretoria. I 101 paesi non allineati adotteranno solo sanzioni volontarie. Un fondo speciale per assistere i paesi della linea del fronte (Tanzania, Zambia, Zimbabwe, Botswana, Angola e Mozambico) è sulla carta ma senza alcuna precisazione sull'entità degli aiuti da fornire. Inoltre, come ha messo in evidenza il presidente della Zambia. Kenneth Kaunda, ogni passo verso le sanzioni da parte di paesi africani e di molti altri non allineati sarebbe inutile se i paesi industrializzati non guideranno la lotta per porre fine all'apartheid. Uno speciale documento sull'Africa australe prevede un pacchetto di 13 misure da adottare contro Pretoria prima che vengano applicate le sanzioni obbligatorie. In esso si afferma che nessuna fornitura di prodotti petroliferi o energetici dovrebbe essere fatta al Sud Africa, che venga bandita l'importazione di monete d'oro sudafricane (che avevano un ottimo mercato negli Stati Uniti ed in alcuni paesi dell'Europa Occidentale) e che vengano boicottate le esportazioni di carbone, minerali di ferro ed altre materie prime dal Sud Africa. Inoltre, il fondo per i paesi della linea del fronte prevede aiuti finanziari nel caso, assai probabile, di ritorsioni sudafricane all'eventuale applicazione di sanzioni. Sabato, giornata conclusiva dei sei giorni di vertice, i de legati di circa 75 paesi su 101 che hanno preso parte ai lavori sono rimasti bloccati per un numero interminabile di ore sulla candidatura del prossimo vertice, in programma fra tre anni. Il presidente del Nicaragua, Daniel Orte ga. ha detto che l'unica candidatura era quella del suo Paese e che la conferenza dei ministri degli Esteri si sarebbe tenuta, fra due anni, nella Corea del Nord. I risultati della votazione gli sono stati contrari: i ministri degli Esteri si incontreranno a Cipro e nulla è stato deciso circa la sede del prossimo vertice per la ferma opposizione dei paesi moderati alla candidatura di Managua. L'unica cosa veramente nuova emersa da questo vertice è stato il pressante appello del Terzo Mondo ai lea- Un medico ebreo a Libia definito «terrorismo di Stato» - «Crimini internazhe seminano morte - I moderati bloccano la candidatura d le o che vivono sotto un regime rassista o sotto occupazione straniera, e quella dei loro movimenti di liberazione nazionale», ma 11 documento, adottato con la forte opposizione della Siria, dell'Iran e della Libia, aggiunge inoltre che «i mercenari e le attività dei soldati di ventura sono un elemento chiave del terrorismo internazionale e ciò rende tale attività un crimine internazionale-. La conclusione del vertice è giunta alle 3 di notte. La sessione plenaria finale, che ha visto molti leaders ed i loro vice abbandonati sugli scanni mezzo addormentati, è andata ben oltre l'ora prevista per la chiusura formale. Nel documento definito mappello di Harare-, che si ri¬ problemi globali ed importanti come la fine della politica di corsa agli armamenti da parte delle grandi potenze e la lotta per far cessare la segregazione razziale ed il colonialismo. Sul banco degli accusati del movimento sono sempre gli Stati Uniti, accusati di ^terrorismo di stato» per il loro attacco della primavera scorsa in Libia, per i finanziamenti a movimenti ribelli come l'angolano Unita o 1 contras del Nicaragua e per la loro politica mediorientale. Condannato anche -ogni atto di terrorismo die sia compiuto da individui, da gruppi o da stati-. 1101 membri del movimento hanno comunque sottolineato la legittimità della «lotta dei popoli sotto la dominazione colonia¬ ders delle due superpotenze, Ronald Reagan e Mlkhail Oorbaciov, perché desistano dalla loro "folle- corsa agli armamenti nucleari e si eviti cosi un olocausto. In realtà, hanno fatto rilevare gli osservatori, il movimento, nato 25 anni fa con ideali ottimi per bilanciare l'allora guerra fredda tra i blocchi Est-Ovest, è ormai superato per il fatto che i problemi delle varie regioni che lo formano assumono un'importanza sempre maggiore rispetto all'interesse globale. In questa settimana si è assistito ad un'interminabile teoria di capi di stato e di governo che peroravano le loro ■cause particolari- dopo aver fugacemente accennato ai L'annuncio che il giornalista americano sarà incriminato come spia è stato fatto dal portavoce del ministero degli Esteri sovietico Ghennadi Gherassimov - In pericolo l'incontro di Shultz e Shevardnadze che dovrebbe svolgersi a Washington il 19 - Propositi di ritorsione alla Casa Bianca ionali» le azioni i Daniel Ortega volge a Reagan e Gorbaciov. si legge che come leader delle due -maggiori potenze del mondo, è alla vostra portata, crediamo, il poter arrestare la tendenza al confronto ed al conflitto. Noi quindi chiediamo di collaborare in pieno tra di voi nella prosecuzione di un dialogo già iniziato per porre fine alla eorsa agli armamenti in modo da raggiungere accordi sostanziali nel campo del disarmo, compreso un accordo per la prevenzione della corsa agli armamenti nello spazio». Riguardo al conflitto in corso da sei anni tra Iraq ed Iran, il vertice non è riuscito ad andare oltre un generico appello affinché i due paesi — membri del movimento — cessino il fuoco. WASHINGTON — L'Urss ha deciso di processare Nicholas Daniloff, il giornalista americano arrestato a Mosca sotto la falsa accusa di spionaggio. L'ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri sovietico Ghennadi Gherassimov in un'intervista televisiva in diretta. Con questa decisione, non comunicata preventivamente alla Casa Bianca, il Cremlino ha risposto nella maniera più pubblica e brutale possibile all'appello personale rivolto da Reagan a Gorbaciov venerdì scorso per la liberazione di Daniloff: un uomo — aveva scritto il Presidente in una lettera riservata — del tutto innocente. Tramite il portavoce. Mosca ha anche diffidato gli Stati Uniti dal fare del processo del giornalista un casus belli, ricordando che la vicenda di spionaggio dell'aereo «U2» del pilota Gary Powers. poi processato, causò l'annullamento del vertice tra Kruscev e Eisenhower a Parigi nel 1960. Powers venne scambiato più tardi con una spia sovietica catturata in America dall'Fbi. Con l'annuncio del portavoce del ministero degli Esteri sovietico — secondo il quale Nicholas Daniloff potrebbe comparire in tribunale ed essere incriminato già oggi — i rapporti Usa-Urss. e in particolare le trattative per un accordo sul disarmo e per una convocazione del summit Reagan-Gorbaciov. sono entrati in una fase estrema- glicani sudafricani mente critica. Il capo della Commissione dei servizi segreti del Senato. Durenberg. ha anticipato forti pressioni del Congresso sul presidente Reagan affinché attui immediate ritorsioni contro i sovietici. La stessa Casa Bianca, pur rifiutando di commentare a caldo le dichiarazioni di Gherassimov, ha indicato di aver pronte misure culturali, economiche e politiche, che verrebbero imposte con una progressiva escalation. La prima e più illustre vittima della subitanea tensione sorta tra le superpotenze potrebbe essere l'incontro di Shultz e Sheva: Jnadze in programma a Washington il 19 prossimo (e non è detto che l'America non rifiuti di partecipare al nuovo round negoziale sul disarmo che dovrebbe aprirsi il giorno prima a Ginevra). La giornalista della Cbs. Leslie Stahl. che ha condotto l'intervista, lo ha latto presente a Gherassimov. ricordandogli che l'Urss cancellò l'incontro lo scorso aprile in seguito al bombardamento di Tripoli e Bengala, e che gli Usa le restituirebbero quindi soltanto la pariglia. La risposta del portavoce sovietico è stata dura: se io fossi un collaboratore di Reagan. ha affermato, glielo sconsiglierei. Intervistato subito dopo da un'altra televisione, la Nbc. il sottosegretario di Stato Armacost. braccio destro di Shultz, ha cercato però di sdrammatizzare la situazione. Ha interpretato l'annuncio del Cremlino come una sorta di bluff, esprimendo il parere che un compromesso sia ancora possibile e facendo capire che non verranno troncati i coiuatii tra le superpotenze. Secondo Armacost. Mosca si è impegnata in un braccio di ferro destinato solo a salvarle la faccia, non ad affondare il disarmo c il vertice. Tale giudizio è stato condiviso da uno dei più illustri sovietologi degli Stati Uniti. Sewryn Bialer ha sottolineato che l'arresto di Daniloff è una montatura della polizia segreta sovietica per ottenere la liberazione di un suo agente, lo scienziato Ghennadi Sacharov. dipendente dell'Onu senza immunità diplomatica, imprigionato a New York dopo tre anni di spionaggio. Sacharov compare in tribunale a New York o oggi o domani: la Casa Bianca e certa che se verrà rinviato a processo, e trattenuto in carcere. Daniloff subirà l'identico trattamento. Il portavoce sovietico ha insistito che a carico del giornalista americano sono emerse prove non soltanto di spionaggio, ma anche di altri reati. L'aspetto più grave del caso Daniloff è che è degenerato in un insulto al presidente Reagan. Un altro aspetto estremamente inquietante è lo sdegno provocato nella stampa americana: i mass media hanno in casi del genere un enorme potere, i corrispondenti Usa a Mosca hanno già scritto a Gorbaciov. e non ac¬ Cristianamente e mancata Barbara Blind ved. Gliozzi di anni 91 Lo annunciano i figli Ettore con la moglie Franca e il nipote Filippo. I funerali in Valperga presso l'Istituto Figlie della Sapienza martedì 9 corr. mese ore 9 45 Indi la cara salma verrà tumulata nel cimitero di Givoietto alle ore 11.15. Un particolare ringraziamento alle suore Figlie della Sapienza oi Valperga per l'amorevole assistenza — Valperga. 8 settembre 1986 Sono alfettuosamente vicini a Ettore Franchma Filippo gli amici: Andrea limi Borghesio Enzo Stefania Isaia Ugo Valeria Serafin e figli Elio. Andreina. Giovanni affettuosamente vicini a Ettore. Franchine e Filippo nel ricordo della NONNA BETTY. Improvvisamente e mancalo Umberto Lancianese L annunciano la moglie Silvana, 1 ligli Maurizio e Luisa, la nuora Carta e parenti lutti Funerali lunedi 8 cc-rente ore 15.30 nella chiesa Santissime Stimmate di San Francesco d'Assisi in Tonno — Clriè, 7 seltembre 1986 E' mancato Francesco Viano (Genio) di anni 80 lo annunciano la moglie Virginia, la figlia Maria Rosa col manto Mauro, il nipote Lorenzo, il fratello Sebastiano, cognate, cognato, nipoti e parenti tutti. Funerali martedì em. ore 9.30 partendo da via Settimo 33. S. Mauro T.se. E' partecpazione e ringraziamento — S. Mauro T.se, 7 settembre 1986. Nuccla, Renzo e Mariollna partecipano commossi al dolore. La famiglia Gerardo partecipa commossa al duiore Trasfer enc porge sentite condoglianze per la perdita del sig. Ugo Bortolotti — Torino, 6 settembre 19B6 cetterebbero nessun cedimento da parte di Reagan nei confronti del segretario del Pcus. E' significativo che il ministro della. Difesa Weinberger. un uomo che non ha mai guardato con compiacimento la convergenza tra le superpotenze, si sia già fatto avanti affermando che -l'Urss dovrebbe essere punita subito». anziché essere minacciata di vaghi e lontani provvedimenti. -Il comportamento sovietico Ita messo iti pericolo le trattative sul disarmo» ha asserito Weinberger. Lo stesso Shultz. considerato da tutti una »colomba... ha proclamato in pubblico che «nessun baratto- è ammissibile tra Daniloff e Sacharov. Ennio Caretto Marcello Rossi, redattore de «Il ponte» annuncia con protonda tristezza la scomparsa del Drettore della rivista Enzo Enriques Agnoletti successore di Pietro Calamandrei, che per lunghi anni lu vivacissimo animatore e scrittore di politica e di umanità La salma sarà esposta In Palazzo vecchio da lunedi alle ore 14 Le esequie si svolgeranno martedì ane ore 15 con partenza da Palazzo Vecchio — Firenze. 8 settembre 1986 H senatore della sinistra indipendente Enzo Enriques Agnoletti non e più con noi n suo cuore si e arrestato per sempre Non avremo più accanto la sua vigile coscienza morale e politica che costituiva per tutti un impareggiabile insegnamento di vita ENZO, valoroso comLaltente del .-partito d azione- raggiunge i compagni scomparsi deiia Resistenza italiana ed europea vittima egli stesso di un regime che aveva tento sin da giovane il suo tisico, ma non intaccato la sua pass-one per la vita e il suo impegno per un italia migliore Paolo Barile Carlo e Maria Francovich Alberto Piedieri Maria Luigia e Enrico Vallecchi Gianni e Orietta Guaita Augusto e Renata Chesne Dauphiné Gigi e Anna Gori Carlo e Licia Ragghianti Max e Nora Boris Renzo e Albr Battagtini Rosanna Coaignola Cesare e Bianca Marta Luporini Marghè Detti Lea Valobra Gilda La Rocca Mario Delle Piane Giorgio Spini Lucia Fumo. — Firenze, 9 seuemure 1986 Si associano al dolore per la petd.ta del! amico e compagno Enzo Enriques Agnoletti Nini e Giorgio Agosti Alessandro e Miti Galante Garrone I Cerio e Sara Galante Garrone Norberto Bobbio Arialdo Banfi e Giulia Giuliana Beltrami Gadola Valerio Biasutti Eugenio e Fiamma Migone Laura e Margherita Abbozzo Francesco e Nena Antonini Gilda Amati Enzo e Federica Cheli Federico e Maria Codignola Massimo e Nicoletta Paplni Minnie De Bartolomeis Maria Grazia Ulobardi Guido e Carla De Cristofaro Stefano e Fiorella Grassi Landò e Paola Landolfi Lia Tosi Giuliano Toraldo Di Francia Piero Moggi Giacomo Becaltini Marco Galeazzi Antonio Santoni Rugiu Giuseppe e Elda Favati Carlo Pucci Alessandro e Gaby Pazzi Cario Qulntavslle Marisa Dalla Chiara. E tragicamente mancato Alessandro Argamante di 25 anni Ne da ti doloroso annuncio la famiglia Funerali martedì 9 ore 11 chiesa Sant Ulderico (piazza Città) — Ivrea. 6 settembre 1986 Vittoria e Augusto Storero piangono ia scomparsa della carissima Lyda Tùrck — Torino. 7 seltembre 1986 Edoardo Calcagno, Umberto Titti Ginestrone partecipano al dolore per la scomparsa di Lyda Tùrck — Torino. 7 settembre 1986 E mancato all'affetto dei suoi cari Lorenzo Apolito lasciando un vuoto incolmabile Lo annunciano la moglie Fausta, fratelli sorelle. 1 nipoti che lanto amava e parenti tutti Funerali domani ore 10 30 parrocchia .Sacra Famiglia» viale Mughetti 18 — Torino. 7 settembre 1986 E' mancata Margherita Vecchio ved. Garrone anni 99 Con dolore rannunciano il tiglio Romolo, le nuore Lina e Lidia, nipoti pronipoti, parenti tutti Funerali oggi ore 15 da Villa Giovine — Omento, 8 seltembre 1986 La Democrazia Cristiana di Druento partecipa al dolore dell'amico Romolo per la perdita della MAMMA. Dipendenti Storz-ltalla si uniscono al dolore della lamigha Boggio Marze! per la scomparsa del sig Giovanni Sacchetto — Torino. 7 settembre 1986. ANNIVERSARI 1981 8 settembre 1986 Felice Bertuzzi Sapendoli sempre vicino a noi Teresa, Viviana, Lino, Marco. ORARIO ACCETTAZIONE NECROLOGIE ED ADESIONI Sportelli Salone LA STAMPA Via Ro.ua, 80 Ore 9-12,30; 15-18,30 Sabato 9-12,30 Sportelli LA STAMPA Via Marenco, 32 Tutti I giorni compreso il sabato ore 8,30-12,30; 14-21. Domenica dalle ore 18,30