Il fronte laico è spaccato siluri tra repubblicani e pli di Guido Coppini

Polemiche alla Regione Liguria e nelle giunte di alcuni Comuni Polemiche alla Regione Liguria e nelle giunte di alcuni Comuni Il fronte laico è spaccato siluri tra repubblicani e pli L'assessore regionalliberali di eccesso di GENOVA — Ci si aspettava che. tornando dalle vacanze, gli amministratori liguri fossero riposati, distesi, pronti ad affrontare un programma di lavoro estremamente impegnativo. E invece no. Spirano ovunque venti e venticelli di guerra che soffiano soprattutto sulla Regione dalla quale parte il primo siluro: lo lancia l'assessore ai Trasporti, Giampiero Mentii, 44 anni, repubblicano, una lunga carriera politica alle spalle. Non c'è calma nemmeno in Comune: il sindaco Cesare Campart. repubblicano, minaccia di sbattere la porta se a fine mese non gli verrà consegnato il piano di riassetto delle Usi. Cominciamo da Giampiero Mentii, che avanza critiche su questi argomenti. Primo: «Noi repubblicani non intendiamo essere considerati gli "ascari" rispetto alle truppe "regolari" del pentapartito. Esigiamo una pari dignità che, al momento, non pare che ci sia del tutto-. Secondo: -Dobbiamo purtroppo constatare che i liberali hanno in giunta un potere eccessivo rispetto alla loro forza elettorale-. Terzo: -Non va meglio nei Comuni. Siamo vittime delle giunte anomale. A Imperia l'amministrazione è formata da transfughi della de alleati con i comunisti, siamo esclusi dai comuni di Sanremo e di Ventimiglia. Non è una manovra per isolarci? Alle nostre osservazioni, da parte liberale ci è stato risposto di "stare attenti a Campart". Come dire: il sindaco di Genova, repubblicano, se voi fate i dispetti potrebbe veder rimettere in discussione il suo ruolo. Questo è un ricatto che non accettiamo-. Quarto: •Le celebrazioni colombiane presentano una montagna di progetti, ma ancora niente di concreto. Si parla tanto e si agisce poco: non vorrei che la gente si stancasse ancor prima che, in questa gara, gli starter diano il via,.. Più che fra partiti, il contrasto è fra le persone. Bersaglio della polemica di Mentii (più cautamente appoggiato dal suo collega in Regione, Giovanni Persico) è Ernesto Bruno Valenziano, liberale, vicepresidente della giunta e assessore alla Cultura, al Turismo e allo Sport. Mentii lo attacca su diverse questioni, n viaggio in Cina al seguito di Pavarotti, la trasferta all'Expo '86 di Vancouver. E poi l'essersi astenuto al momento della votazione sul piano investimenti dei trasporti (una quarantina di miliardi) -che ha messo in condizioni le aziende di trasporti pubblici di pagare forti interessi alle banche-. Replica Valenziano: «Sul piano investimenti trasporti il mio partito si è astenuto considerandone la redazione affrettata e chiedendo un approfondimento. Troppo potere nelle giunte al pli? I ruoli rientrano in un'intesa programmatica concordata dai partiti-. Trasferte? .A Pechino siamo stati invitati dal Teatro dell'Opera e in un momento felice in guanto ci è stato consentito di incontrare operatori italiani (Ansaldo e Jtalimpianti) che proprio in quei giorni stavano concordando appalti per 1200 miliardi. A Vancouver Liguria e Veneto sono state le due sole regioni ad avere stand che hanno richiamato 15 milioni di visitatori. L'azione promozionale turistica è stata importante-. Chiunque abbia ragione, se ne deduce facilmente che il fronte dei laici in Regione è spaccato e alimenta risentimenti, contrasti sui programmi, forse anche ripicche personali. Insiste Mentii: .11 partito liberale si comporta, tanto per dirne una, come se la cultura fosse un suo esclusivo campo d'azione-. Secondo il presidente della giunta regionale, il socialista Rinaldo Magnani, che tende a minimizzare, -questioni politiche serie non esistono; discuteremo col governo su energia, cantieri e porti, ma sarà necessario presentarci uniti: la discordia non aiuta certamente il rilancio che e il nostro obiettivo fondamentale-. Ma anche qui i repubblicani puntano i piedi, temendo che Genova voglia fare la parte dell'asso pigliatutto. Ancora Giampiero Mentii •Colombo, per esempio. Deve essere soprattutto il motivo per una riscoperta della Liguria. Ricordiamo che sostò a Noli ed ebbe rapporti con Savona-, Come assessore ai Trasporti (con 450 miliardi di dpp e ai trasporti Mentii e potere - Risposta: «No budget, il più importante dopo la Sanità) Mentii espone alcune sue iniziative. Intanto, rilanciare l'aeroporto di Villanova d'Albenga. -capace di sopportare velivoli del tipo "Fokker 28", portata 70 passeggeri. Potremmo allora vendere all'estero "pacchetti" che comprendano, con il soggiorno in località della Riviera di Ponente, brevi viaggi nelle città d'arte italiane. Poi il completamento della ferrovia a monte tra Finale Ligure e Andora (gli enti locali dovrebbero impegnarsi per 200 miliardi) e un potenziamento di voli fra Genova e Roma. Ho scritto personalmente al Campart sindaco di i rispettiamo gli acco presidente dell'Alitalia, che per ora non ha risposto. Devo aggiungere che, se ogni albergo delle province di Savona e Imperia garantisse un passeggero al giorno, uno solo, Villanova d'Albenga potrebbe avere collegamenti perfino remunerativi-. Nei sogni del battagliero assessore repubblicano, che qualcuno ha già definito il -lamalfino-, una carrozzabile alternativa all'autostrada e alla via Aurelia da realizzarsi con tutta una serie di varianti. Turismo dequalificato? -Abbiamo messo acqua in una botte e ora che vogliamo, spillarne vino? Paghiamo scelte sbagliate, man¬ Genova accusano i rdi di pentapartito» cato riassetto ambientale, filosofia da saccopelisti, invasione di seconde case, scempi urbanistici, inqualificabili chiusure di musei e gallerie-. Insomma, la Liguria non ha «exprit de finesse»? -No, non lo ha affatto; questa è una regione che d'estate diviene sede di indiscriminate invasioni. Mancano le idee e gli uomini: lo abbiamo visto a "Italia mia", una trasmissione nella quale, a parte i toni misurati del sindaco di Genova, della oncologa Luisa Massimo e di altri pochi, si è scatenato un autentico festival del banale, dell'ovvio-. Guido Coppini