La voce di quei quindici organi Adesso canta davvero per tutti

Un libro su un patrimonio torinese che rischia d'esser dimenticato Un libro su un patrimonio torinese che rischia d'esser dimenticato La voce di quei quindici organi Adesso canta davvero per tutti Venduto a «Settembre norum», il volume è ac •Settembre Musica» propone quest'anno, accanto alle consuete manifestazioni musicali d'ottimo livello, la possibilità di penetrare in un mondo dove i suoni hanno davvero una loro significativa, imponente pregnanza «visiva». Come definire altrimenti le cascate sonore sgorganti da quei prodigi d'.architettura» e .scultura» musicale elle sono gli organi, segnatamente gli organi «storici', protagonisti lungo i secoli della evoluzione della civiltà del suono? Ai quindici meglio conservati di Torino (dal più antico, costruito nel 1748 e collocato a Santa Cristina, al più recente, entrato in funzione nel 1929 nella chiesa di Sant'Antonio da Padova) è stato ora dedicato un libro suggestivo, ricco d'immagini e d'informazioni, che viene appunto posto in vendita in questi giorni durante i concerti di Settembre Musica a un prezzo «politico., di trentamila lire. Ne è autore il giovane musicologo Paolo Tal allo, che con la collaborazione appassionata del concertista (per clavicembalo e pianoforte, oltre che per organo) Roberto Cognazzo ha fornito all'editore d'arte Umberto Allemandi il materiale per realizzare — con l'accattivante musica» a prezzo specicompagnato da una cas l.« splendido organo del 183supporto visivo delle fotografie scattate da Roberto Goffi — un volume «due volte vivo», a detta di Cognazzo: perché al multiforme percorso documentaristico accompagna, con l'ausilio d'una semplice cassetta (ma registrata ad arte)', la dimostrazione pratica della potenzialità timbrica e d'in¬ Scrive Tedeschi ial*- t'ai Lioness e Lions clssetta con musiche esegui 31 nella chiesa di San Filippo o e a a a ¬ tonazione di questi strumenti complessi, veri monumenti al suono dal fascino arcano. I quindici organi storici di cui si compone questa tappa inevitabilmente incompleta (soprattutto se si pensa ai «tesori nascosti» della storia musicale non solo di Torino ma dell'intero Piemonte) da quello d> un tempo A mio avviso sono questi I problemi che ora. dopo la pausa estiva, devono essere immediatamente alfrontati per evitare che in luturo si ripetano incidenti come quello del 21 agosto. Il «civich» ha un compito essenziale che è quello di prevenire il reato e non di reprimerlo, vigilando sul normale svolgimento della vita dei cittadini Il Vigile non dovrebbe solamente essere addetto a multare indiscriminatamente per divieto di sosta non svolgendo i normali compiti attribuiti alla polizia urbana, dovrebbe, per esempio,essere più attento ai piccoli episodi di teppismo che ogni giorno si consumano per le strade cittadino, dovrebbe scongiurare lo spiacevole ed incivile lenomeno dello slruttamento dei minori che sono spesso costretti con la forza a chiedere l'elemosina per le vie del centro. Per adempiere a questi e ad altri compiti è necessaria una continua e maggiore preparazione dei vigili urbani in modo tale da essere utili e non dannosi alla cittadinanza. Non puntiamo il dito solamente sul vigile Androit ma riflettiamo profondamente e cerchiamo di capire perché ha sparato. Questo è il compito del Comandante dei Vigili Urbani e dell'Amministrazione che in queste settimane sta intensamente lavo-, rando attraverso I Assessorato alla Polizia Urbana per migliorare l'opera dei «civich». RingraziandoLa per la Sua cortesia, Le invio distinti saluti. Ermanno Tedeschi Consigliere Comunale pli MESE IN VIA E VIA ub «Augusta Tauriuite su alcuni di essi sono, oltre ai due estremi della cordata temporale già indicati: quello della Cappella dei Mercanti (1771); della Gran Madre di Dio (1830); di San Filippo (1831): della Consolata (1842): della Madonna degli Angeli (1846); della Visitazione (1846); di San Francesco dà Paola (1855); dei Santi Martiri (1866): di San Giovanni (1874): del Ss. Pietro e Paolo (1883) ; di San Massimo (1884) : della Misericordia (1887) e di Santa Barbara (1897). Il percorso nell'organaria torinese è utile anche a rievocare gli abili artigiani, ai più del tutto ignoti, che realizzarono queste meraviglie dell'arte sonora e visiva insieme: dal napoletano Liborio Grisante. costruttore dell'organo di Santa Cristina, alla «dinastia» dei Serassi di Bergamo e dei Vegezzi Bossi pure bergamaschi, o dei Lingiardi di Pavia: dal lodigiano Camillo Guglielmo Bianchi ai Collino di Pinerolo (forse 1 più conosciuti) e ai Vittlno di Centallo. La realizzazione del volume, è opi>ortuno ricordarlo, è stata possibile grazie al lavoro dei Lionesses e Lions Club «Augusta Taurlnoruni>.. che infatti si stanno occupando della vendita. m. sp. L'eroe Pietro Micca