Meno iscritti agli istituti tecnici ma ci sono sempre più bocciati di Alberto Gaino

Si apre fra poco la scuola e si ripresentano situazioni a volte preoccupanti Si apre fra poco la scuola e si ripresentano situazioni a volte preoccupanti Meno iscritti agli istituti tecnici ma ci sono sempre più bocciati «Non tutte le sezionUn'inchiesta dell'Ire Il grande problema estivo di ragazzi e famiglie è stato conoscere la data del ritorno a scuola. E ora si riaffacciano quelli di sempre, trascurati. Tecnici: meno iscritti? Le cifre vanno ancora confrontate con quelle degli esami di riparazione, ma la testimonianza di osservatori privilegiati, quali sono i presidi, pone l'interrogativo e suscita, di riflesso, un problema di sviluppo dell'occupazione aei docenti, per il momento dei precari (l'anno scorso più di duemila nelle due medie), considerato che i concorsi per le superiori sono ancora per aria. Con 1500 allievi, il preside dell'Itis Grassi di via Veronese, ing. Antonio Maurella, dirige l'istituto torinese più grande. -A marzo, esaminando con i colleghi i dati relativi alle preiscrizioni, ci accorgemmo che avremmo avuto, nelle prime classi degli istituti tecnici. 500 allievi di troppo — spiega il professore —. Alla verifica di questi giorni sembra die siano molti di meno: di tutte le succursali aperte alcune non saranno piene come pareva-. Il preside Maurella ripercorre velocemente le tappe della sostenuta domanda di scolarità, malgrado gli effetti lontani del calo demografico, registrata in questi ultimi anni alle superiori e che ha dato impulso ad un progetto Primi vincitori ni saranno piene coef e un'indagine, con di edilizia scolastica da parte della Provincia. »t/na maggiore richiesta di formazione — conviene il preside — c'è indubbiamente stata negli ultimi anni. ma. nel frattempo, anche i bocciati delle prime che si reiscrivevano sono passati dal 20 al 70 per cento. La scuola è diventata per molti un'alternativa al niente, alla me secondo le previsi provocatorio prontuari strada. Ebbene, gli altri anni, in questi giorni, ricevevo in media, ogni giorno, la richiesta di iscrizione di 15-20 persone die non avevano trovato spazio negli istituti professionali. Questa volta, di casi di questo genere me ne sono capitati in tutto tre*. E rispetto aile preiscrizioni di febbraio, a differenza del passato, gli oni» sostiene il preside dell'Itis Grassi o dei migliori docenti, di un sindacalista iscritti in prima sono calati di un centinaio. Il 2% in più di bocciati Dove sono finiti o finiranno questi ragazzi?, si domanda l'ing. Maurella. L'interrogativo è stato anticipato da un'interessante inchiesta dell'Iref (Istituto di ricerche educative e formative) e dell'Università Cattolica di Milano sulla relazione di causa ed effetto fra gli insuccessi e gli abbandoni scolastici e diventa di attualità in previsione dell'estensione dell'obbligo di frequentare una scuola sino ai 16 anni di età. Sta di fatto che il perdurare (e l'acuirsi) dell'alto tasso di bocciature non può non porre il problema di un sistema formativo che assorbe molti quattrini senza riuscire ad essere produttivo, soprattutto dove (medie inferiori e biennio superiore) gli interventi di prevenzione e recupero dovrebbero essere puntuali. Invece non esistono. Guida delle scuole Un'indagine del sindacalista Cgil. Bruno Babando. rileva che solo a giugno, su due terzi degli iscritti al blennio, il 41 per cento è stato respinto. Complessivamente, poi. dal primo al quinto annoi bocciati sono saliti al 20 per cento del totale, il 2% in più sull'85. «Perclié vi sono delle sezioni dell'Avogadro, del Giolitti, Casale. dell'VIII Itis — chiede Babando — in cut i bocciati superano di gran lunga, sempre, le medie generali? Il problema reale è quello di ottenere livelli di apprendimento adeguati, lo sappiamo tutti-. Ma non possiamo, fa capire il sindacalista, ribaltare il problema e porci quello di assicurare professori motivati per tutti? Il «prontuario, a cui Babando sta pensando è un bollettino di informazioni (che molti non hanno) per segnalare le sezioni con i docenti più preparati. Sarà polemica dirompente, ma l'iniziativa è una provocazione coraggiosa. // test di ingresso E' semplicemente una veri fica dei livelli di preparazione dei ragazzi che arrivano dalle medie inferiori. Vi ricorrono da un anno all'Ite Luxemburg di corso Plinio gli insegnanti di lettere. *Un gruppo piuttosto motivato — dice la preside, prof. Chiara Acciarini — che ha organizzato un buon lavoro e verifiche puntuali nel corso dell'anno. Si son già visti i primi effetti positivi: a giugno abbiamo avuto meno bocciati». Con il test si può programmare meglio la preparazione e prevenire il ritardo dei più disorientati. All'Ite Luxemburg vogliono estendere l'iniziativa. Alberto Gaino

Luoghi citati: Casale, Milano