Ancora tensione e stato d'allerta nel Mediterraneo

Ancora tensione e stato d'allerta nel Mediterraneo Ancora tensione e stato d'allerta nel Mediterraneo una cosa del genere. Certo adesso lo stato di allerta sarà più alto, anche a Roma. E' molto difficile anche dire che cosa fare: collaborare con le autorità, stare attenti, proteggere gli inermi. Cercare di usare al meglio intelligenza e saggezza-. Dall'ottobre del 1982. quando ixn.bimbo.di,due anni. Sten fano-Tachè, fu ucciso e trenta persone ferite mentre uscivano dal tempio, i possibili bersagli nella capitale sono sotto un controllo tanto severo quanto poco appariscente. Ma sempre nella consapevolezza che le misure più capillari possono non essere sufficenti. Il massimo dei controlli fu applicato durante la visita del Papa, alla sinagoga, nell'autunno scorso. Ma la «guardia» non viene in realtà abbassata mai. ROMA — Lo stato d'allerta nelle basi militari dell'Italia meridionale non è stato ancora revocato. E sono rimaste attivate anche di domenica le sale operative all'ultimo piano del ministero della Difesa, a Palazzo Baracchini, fra monitor e mappe, dove in serata è passato il ■ ministro Spadolini rientrato da Aosta per seguire da vicino gli ultimi sviluppi della tensione innescata nel Mediterraneo dall'attentato alla sinagoga di Istanbul e dal sequestro del «Jumbo» americano a Karachi. Analoghi turni di sorveglianza 24 ore su 24 sono rimasti in atto ieri anche a Palazzo Chigi e alla Farnesina. Assente da Roma Craxi («ma resta reperibile ogni momento-), un funzionario della Presidenza ha confermato in serata che sono sempre attivati tutti i collegamenti con i ministeri e gli altri centri Marco Tosatti operativi interessati all'evolversi della situazione nel Mediterraneo. «Se capita qualcosa, possiamo avvertire subito che di dovere- assicura il funzionario di Palazzo Chigi, mentre dalla Farnesina (assente il ministro Andreotti. presso Londra con i colleghi della Cee) una"voce~ferrrminile risponde misuratamente dall'ufficio «cifra» che -non ci sono novità, aspettiamo nella notte il rientro dei connazionali da Karachi-. Due notizie, in realtà, si sono registrate nella giornata, concorrendo da un lato ad allentare i timori sull'immi.lenza di una eventuale rappresaglia militare americana contro i responsabili della strage di Karachi, ma contribuendo dall'altro a giustificare anche lo stato di estrema vigilanza adottato dal governo italiano. La prima notizia riguarda il rientro a Napoli

Persone citate: Andreotti, Craxi, Marco Tosatti, Spadolini

Luoghi citati: Aosta, Istanbul, Italia, Londra, Napoli, Roma