II bergamasco Tommasini trionfa a Valtournenche
La «classica» va a uno scalatore che sembrava perso per lo sport La «classica» va a uno scalatore che sembrava perso per lo sport II bergamasco Tommasini trionfa a Valtournenche Sull'ultimo strappo di una lunga fuga in OAL NOSTRO INVIATO VALTOURNENCHE — Piccolo miracolo nella edizione numero 39 della Torino-Valtournenche: ha vinto Stefano Tommasini, bergamasco, fino a pochi mesi fa perso al ciclismo di un certo livello. Ex grande promessa, Tommasini vinse a 19 anni un Giro della Valle d'Aosta. Dopo sole tre stagioni, improvvisa, la nausea delle due ruote: -Non vinceva più, non trovava nuove motivazioni- ricordano oggi i dirigenti della Bergamasca. Hanno creduto in lui, tesserandolo per la società e consentendogli un lungo periodo di relax mentale. Ha ripreso a correre in luglio: decimo, nono, ottavo, l'altra domenica primo a Rovescola, ieri formidabile nel rimontare sull'ultima, lunga salita l'ex compagno di squadra Sergio Finazzi, protagonista di una tuga coraggiosa e sfortunata. Cosi si è interrotta, dopo tre anni, la serie di successi della Bresciaplast. un autentico squadrone che non nasconde propositi di vittoria al Giro della Valle. Una sconfitta appena addolcita dai piazzamenti di Finazzi e Maddalena e dalla schiacciante superiorità nella classifica per società. Ottantatré partenti da via Orbeteiio, sede del Madonna di CamI pagna, organizzatore della corsa. Secchi primo al traguardo volante di Borgaro, Marenti a Cuorgnè. I portacolori della Rognoli di Bre scia insiste, e non cede nemmeno quando lo agganciano Finazzi Bortolazzo, Stella e Piazzano. Il vantaggio sfiora i tre minuti quan- il vincitore raggiunge e supera il bresciano Finazzi, protagonista in compagnia di altri quattro corridori - Durissima la selezione do la strada prende a salire verso Montjovet. Dopo Chàtillon attaccano gli uomini del Fiat: Zilioli sa che Bortolazzo (passista veloce e seigiornista) non può reggere. E infatti la selezione è tremenda: cede Stella, poi Bortolazzo. poi Piazzano. Finazzi infine riesce a staccare il coraggioso Marenti. in preda a una •cotta» terribile (arriverà penultimo). Ma proprio quando sembra fatta, il muro di 20 chilometri compin l'ultima selezione. Tommasini attacca a fondo e riduce lo svantaggio, dal gruppo ormai sfilacciato si stacca anche Maddalena. Ultimi tornanti con Tommasini scatenato. Imo a guadagnare oltre un minuto sui più immediati inseguitori. Dietro c'è ancora battaglia, gli uomini del Fiat (Savoia, Surra e Gennero) tentano una disperata reazione. Ma è troppo tardi: Tommasini chiude a braccia alzate, e si candida alla vittoria nel Giro della Valle d'Aosta. Poi, eventualmente, deciderà se continuare a fare l'operaio tessile o tentare la grande avventura tra i «prò». Giampiero Paviolo Ordine d'arrivo: 1. Massimo Tommasini (Bergamasca). 125 chilometri in 3 ore e 17'. media 38,071; 2. Sergio Finazzi (Bresciaplast) a 102"; 3. David Maddalena (idem) a 105"; 4. Savoia a V39"; 5. Gusmeroli: 6. Botteon; 7. Pelliccioli; 8. Sprealico, tutti col tempo di Savoia.
Luoghi citati: Borgaro, Cuorgnè, Montjovet, Savoia, Valle D'aosta, Valtournenche
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