Coppa Italia, replica con i gol

In programma domenica la tredicesima prova del campionato mondiale - Michele Alboreto parla delle speranze sue e della Ferrari -1 favori del pronostico per le Williams, con Piquet nel ruolo di pilota da battere - Ma Prost non è ancora sconfitto (il servizIn programma domenica la tredicesima prova del campionato mondiale - Michele Alboreto parla delle speranze sue e della Ferrari -1 favori del pronostico per le Williams, con Piquet nel ruolo di pilota da battere - Ma Prost non è ancora sconfitto (il servizio a pagina 21) Coppa Italia, replica con i gol Tranne la Fiorentina, bloccata in casa dall'Arezzo, e il Torino fermato a Modena (0-0), le «grandi» sono tutte vittoriose: la Juventus e l'Inter con quattro gol all'attivo, il Verona e il Milan con tre reti « Palermo salvo, basta tassarsi » Anche nell'ultima giornata degli Europei di atletica l'Italia vince una medaglia Stefano Mei sfiora il bis: è argento .L'azzurro, dopo il successo nei ÌO^QQQ, è secondo nei 5000 dietro all'inglese Buckner - «Ho commesso un errore nella volata finale, partendo troppo prèsto» - Un'impresa che ha un solo precedente, con Ortis a Praga Atene quattro anni fa, dopo aver vinto i 10.000 non riuscì nel bis. Forse, l'unico con una punta di rammarico (anche se nega), è proprio lui. Stefano Mei. «Ho commesso un errore nella volata, partendo troppo presto. A Zurigo avevo ritardato, qui ho anticipato. Afe ne sono reso conto quando ormai avevo affiancato Hutcliins. ma die potevo fare a quel punto? Buckner, d'altronde, è uno forte, accreditato anche di buoni tempi sui 1500*. Leporati, a fianco del suo allievo, sorrideva soddisfatto. Un oro e un argento signifi¬ dal nostro inviato GIORGIO BARBERIS STOCCARDA — Stefano Mei, nome nuovo ai vertici della corsa prolungata mondiale, ha fallito per un soffio il bis. Medaglia d'oro nella serata d'apertura in quei fantastici 10.000 che hanno visto salire sul podio anche Alberto Cova e Salvatore Antibo. ieri lo spezzino ha conquistato l'argento sui 5000 dopo una gara appassionante. Cova e Leitao hanno dettato l'andatura, come promesso, su ritmi sostenuti creando la selezione e costringendo al ritiro gente come Ovett che al passaggio del terzo chilometro, non reggendo l'andatura, ha imboccato direttamente 11 sottopassaggio degli spogliatoi. Tattica prevista, ma non era previsto, purtroppo, che ben due britannici reggessero il ritmo. Buckner e Hutchlns si sono appiccicati ai due, come sanguisughe. Ed appena hanno ceduto prima Leitao poi Cova al quale il dolore alla caviglia è ricomparso costringendolo a finire correndo sulla punta dei piedi («Non mi sono ritirato percìié non è mia abitudine farlo»), i britannici sono partiti all'attacco. E' toccato proprio a Mei allora, quando mancavano poco meno di due giri alla conclusione, andare a riprenderli con uno sforzo non indifferente, specie se sommato a quelli (finale dei diecimila e batteria dei cinquemila) eseguiti nei giorni precedenti. Nonostante questo Mei, che si era portato nella scia del bulgaro Ignatov, ha ancora generosamente attaccato ai trecento finali: una volata lunga, sbagliata, viste le poche energie che gli restavano, mentre si stava correndo sul piede dei 310". ossia del primato italiano. Il suo strappo ha messo k.o. il bulgaro, creato problemi ad Hutchins, ma non è bastato per Buckner. che lo ha ripassato a 150 metri dal traguardo andando a conquistare la medaglia d'oro. Stefano, negli ultimi 50 metri, ormai provatissimo, si limitava a difendere l'argento. L'impresa dello spezzino. 23 anni compiuti il 3 febbraio, è in ogni modo grandissima. Riuscì, analoga, giusto a Venanzio Ortis a Praga. Argento nei 10.000 di apertura, 'trionfò poi nella penultima giornata nella distanza più breve. Ma lo stesso Cova, ad di GIAN PAOLO ORMEZZANO Quello di sabato prossimo, a Colorado Springs, sarà l'ultimo campionato mondiale di Francesco Moser, die ha vinto questa prova nel 1977 in Venezuela, arrivando secondo nel 1976 in Italia e nel 197S in Germania. Dicono dall'America che Moser stia parlando soprattutto del suo nuovo tentativo contro il record dell'ora, quello a livello del mare, cioè contro i 48 chilometri e 144 metri coperti l'anno scorso a Bassano del Grappa dal danese Oersted. Moser, che ai 2000 e passa di Città del Messico ha coperto, nel 1984, 51 chilometri e 151 metri, vuole •rifinirsi- anche con questo primato, secondo noi non necessario, visto che la valle di Città del Messico è un regolarissimo posto del mondo, dove vivono, lottano, crepano anche di fame oltre venti milioni di persone, e dove si giocano fra l'altro due Mundial di football, si disputano un'Olimpiade ed un'Universiade. Comunque Moser è padronissimo di farsi ancora più bello. Il tentativo avrà luogo il 24 settembre, al Vigorelli: quasi contemporaneamente Oersted cercherà, in Messico, il record dell'ora assoluto, quello appunto di Moser. Il quale Moser in questi giorni sembra essere più impegnato a trovare sponsor per il suo primato (l'Enervit non sarà presente alla grande, come nel 1984), che a trovare alleati per il Mundial di sabato. E che a trovare un se stesso ancora valido per ■una prova-lotteria, come è quella iridata. Tutto sembra far pensare che la gara di sabato sia quella con cui un certo Moser -chiude- una grossa parte della sua carriera. Quasi sicuramente sarà l'ultimo suo Mundial, ancìie se manca l'annuncio ufficiale, e se comunque il ciclismo è sport di vasti ripensamenti (soltanto t cavalli Provocatoria proposta del p GENOVA — «Tutte le società di A e di B si tassino, quelle di A di 100 milioni di lire ciascuna, quelle di B di cinquanta, in questo modo riusciremo a mettere assieme due miliardi e 600 milioni di lire. Poi cerchiamo di coinvolgere il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il ministro Carlo Vizzini che ha dimostrato il proprio interessamento, il presidente della Regione siciliana e altre personalità per trovare 11 resto». E' questa la proposta che il presidente del Lecce, Franco Jurlano, ha fatto telefonicamente ieri al presidente della Lega Calcio Matarrese per cercare di salvare il Palermo e consentirgli di disputare il prossimo campionato di serie «B». Il progetto lo ha esposto lo stesso Jurlano a Genova, dove si trovava con la squadra del Lecce per la partita di ieri sera in Coppa Italia con la Sampdoria. «Ho parlato con Matarrese al telefono alle 13,30 — conferma — e gli ho illustrato la mia proposta, Mi ha detto che ne parlerà al consiglio della lega». Nuove solidarietà si muovono attorno alla squadra siciliana. «Fare sparire il calcio da Palermo — aggiunge ancora con enfasi il presidente del Lecce — significa mortificare i cano aver -centrato gli obiettivi al 98 per cento». Il tecnico offre anche un altro dato che dice quanto la gara sia stata tirata: gli ultimi 3000 metri sono stati corsi in 7'51". Merito del portoghese Leitao che. in testa, tirava come un dannato, e poi di Hutchins che quando è andato al comando non si è a sua volta risparmiato. -E'stata una gara vibrante, bella, per campioni veri», ha commentato Leporati. L'unico appunto fatto al suo allievo è «che aveva la possibilità di tirare il fiato dopo essere andato a riprendere Hutchins presidente leccese Jurlano: «10 tifosi e l'isola. C'è sempre tempo per | i processi, noi come lega abbiamo tra | i tanti compiti anche quello dell'aspetto mutualistico e sociale. Ritengo, quindi, sia il momento dì dare una risposta noi dello sport a tutti i politici, saniamo noi i guai nostri». Jurlano azzarda paragoni: «Milano ha avuto un Berlusconi, Roma ha avuto un Bocchi, Palermo in questo momento, forse, non ha qualcuno che sia in grado sul piano finanziario di mettere fuori questi soldi e allora facciamolo noi», dice ancora il presidente del Lecce. Il presidente del Lecce spiega perché ha deciso di assumere questa iniziativa. «Questa proposta — ribadisce — io la faccio con il cuore, con i sentimenti, perché sono dodici anni che mi occupo del Lecce e capisco cosa vuol dire. Mi dispiace per il Palermo, questa notte non ho dormito, quando sento che il Palermo non può essere iscritto al campionato, che deve sparire, che deve ricominciare in terza categoria soffro». E aggiunge: «Noi dobbiamo mandare 36 telex (tante sono le società di A e di B) alla Lega autorizzando l'addebito e in questo modo salviamo il Palermo, poi il processo alle cause del dissesto eventualmente si farà e non lo ha fatto». ..Più riposato — ha concluso Mei — o meglio in una gara più regolare tirata ad esempio da uno come Aouita, penso di valere intorno ai 13'03"-13'4". Quindi di poter migliorare abbondantemente il record italiano». Quanto alle polemiche dei giorni scorsi. Mei sembrava voler dire qualcosa alla conferenza stampa, almeno cosi aveva annunciato dopo il traguardo. Poi, invece, più riposalo, ha preso l'argomento alla larga: -Non mi sono piaciuti certi attacchi, avrei potuto vivere questi giorni con 0 milioni per ogni società di A, 50 per quelle di B» dopo, intanto facciamo qualcosa. Cerchiamo di darci una mano, tanto non è che andiamo in fallimento, non si fallisce certo per 50 o 100 milioni. E' un fatto mutualistico, un fatto sociale, un aiutarsi uno con l'altro in questo momento di bisogno». Il presidente del Lecce aggiunge ancora: «Bisogna essere presenti in un momento di necessità, siamo tutti sulla stessa barca, nessuno di noi gode di benessere. Sia chiaro, io non è che ho 50 milioni da regalare a Palermo, ma dobbiamo farle». Jurlano a proposito dell'accettazione o meno della sua proposta commenta: «Forse i rappresentanti del consiglio di Lega, che poi sono i rappresentanti dei grossi club, si trincereranno dietro il fatto di non creare un precedente, ma io ripeto che lo scopo della Lega è anche quello mutualistico, sociale, per questo l'iniziativa deve essere portata avanti». Il Palermo ha i np. io alle 20.00 di oggi per trovare i su». 7-8 miliardi di lire) necessari per sanare i debiti federali e iscri rsi al campionato di serie -B», nel quale partirebbe con una penalizzazione di 5 punti e quattro giocatori squalificati. Il presidente Jurlano una maggiore tranquillità rispetto a quello che è stato. Tutto qui». Mei proprio con l'inglese Buckner. altro giovane, è indubbiamente l'uomo nuovo del mezzofondo-fondo europeo, tutto sommato anche mondiale, seppur Aouita ponga gli attuali limiti di vertice lontano dall'azzurro e dall'inglese. Adesso per Stefano inizierà il periodo meno facile, quello in cui saranno gli altri a far gara su di lui. a cercare di sorprenderlo sfruttando ogni suo piccolo errore. Ma lo spezzino, in fase di evi¬ dente maturazione, può respingere gli attacchi. In attesa di rivedere Cova protagonista più di quanto non lo sia stato qui a Stoccarda, abbiamo questa certezza che si chiama Stefano Mei. Per l'Italia podistica che ha spopolato qui agli europei, e un problema di abbondanza che non può certo dispiacere. Tanto più che alle spalle del "Vecchio,. Cova e del «giovane.. Mei ci sono altri, da Panetta ad Antibo. da Nicosia a Lambruschini per la pista, da Bordili a Pizzolato a Poli per la maratona, in grado di stupire il mondo.