Sei psichiatri Usa su cento « Sì al sesso con i pazienti »

Sei psichiatri Usa su cento « Sì al sesso con i pazienti » Sei psichiatri Usa su cento « Sì al sesso con i pazienti » Alcuni lo considerano addirittura «terapeutico» - Molti invece soffrono di «complessi di colpa» e ricorrono, a loro volta, a cure psichiatriche BOSTON — Il sei per cento degli psichiatri americani ha ammesso — contro i principi fondamentali della «deontologia» professionale — di intrattenere rapporti sessuali con 1 propri pazienti. Non solo: un buon numero di essi si spinge fino a sostenere che tale «tecnica» terapeutica produce ottimi risultati. A questa conclusione è giunta un'indagine condotta su un campione di 5574 medici psichiatri scelti a caso tra quelli iscritti all'Ama {«American medicai association»). Ai sanitari è stato sottoposto un questionario specificamente elaborato per fare luce sull'argomento: al fine di ottenere risposte il più possibile veritiere, è stata data rassicurazione che si sarebbe mantenuto il massimo riserbo sui risultati ottenuti. Alcuni degli interpellati hanno rifiutato la loro adesione, altri hanno riempito il questionario di risposte oscene e di insulti; ma tre quarti degli ministro durante la visita al Salone di Farnborough psichiatri hanno fornito i dati successivamente elaborati dalla coordinatrice della ricerca, la dottoressa Nanette Gartrelì dell'ospedale Beth Israel di Boston. Un primo elemento salta dunque agli occhi con estrema drammaticità: il fatto che i medici in questione (tra i quali le donne sono in un rapporto di 3 a 7) mostrino una deontologia cosi «elastica». Per di più, buona parte di loro sembra ritenere che i pazienti traggano notevole giovamento dai rapporti sessuali con lo psichiatra che li ha in cura. Tra i professionisti che hanno ammesso di andare a letto con i pazienti, 50 hanno definito la relazione 'importante». 29 l'hanno considerata 'Utile' e nove «terapeutica'. Undici medici, invece, la definiscono «eootsttea», otto «dannosa» e soltanto cinque «inopportuna». Particolarmente significative anche le reazioni «a po¬ steriori» degli psichiatri che hanno ammesso tali relazioni sessuali. Il 25 per cento di loro ha detto di aver gradito la cosa; il 35 per cento si è detto incerto sull'atteggianltnto da prendere in proposito: mentre il 41 per cento riconosce di essersene pentito. Inoltre. 41 sanitari su cento sono stati addirittura costretti a fare ricorso... alla terapia psichiatrica. Secondo il responsabile della «Commissione etica» dell'associazione degli psichiatri, i dati sono «molto tristi» : ma addirittura inferiori alla realtà. La situazione — a suo avviso — sarebbe ben più grave: gli psichiatri che violano il «giuramento di Ippocrate» e il regolamento della categoria (che vieta il sesso nel rapporto terapista-paziente) sarebbero assai più numerosi. Però solo una piccola parte di loro sarebbe disposta ad ammetterlo; gli altri si guarderebbero bene dal renderlo noto.

Luoghi citati: Boston, Usa