Sì, esiste ma non ho paura...

Sì, esiste ma non Sì, esiste ma non ho paura... Sì. ci credo. Lo definirei «lo spirito del male», lasciando cadere il ciarpame di tradizionali definizioni ridicole e fruste. Ci credo non solo perclié credo nelle verità della fede cristiana. L'esperienza che ognuno di noi accumula nel corso dell'esistenza è anzitutto e soprattutto l'intuizione del bene come traguardo primario, sul quale, in fondo, credenti di buona fede e non credenti di buona fede trovano molte ragioni di incontro. E' un punto decisivo per la stessa fede. Se la vita non ha una proiezione universale, se essa fosse un «caso* di combinazioni elumiohe. di incontri gè-" notici più o meno fatali, per quale ragione ci sarebbe nel cuore dell'umanità questa fortissima intuizione del bene come valore definitivo? La nostra esperienza umana però, ci porta un'altra coscienza pure importante, pure diffusa anche oltre il recinto dei soli credenti e del solo dato di fede. Di fronte al bene, c'è il male. E il male non si prefigura come una serie di casi, come il casuale incontro di cattivi caratteri, di disegni mostruosi e maligni, di deviazioni o di follie delle singole persone. Il male ha canali di comunicazione eccezionali. Non ha bisogno dei mezzi di collegamento inventati dalla scienza e dalla tecnologia moderna. Il male ha la forza di mettere insieme volontà diverse, di radunare, di mobilitare per obiettivi perversi gente di diversa origine, di lingue diverse, di continenti diversi, senza dover ricorrere a strumenti particolari. Si avverte una volontà personale, di uno spiritopersona, che sa cogliere tutti gli elementi negativi che sono all'interno di personalità singole e di masse umane, per un disegno perverso, per un'azione che cambi il corso delle cose valide, che interrompa un progetto di bene, die faciliti ambizioni disastrose, che crei condizioni di istoria» in cui la catastrofe, la guerra, la rovina prevalgano sulla pace, sul bene, sull'armonia, sulla giustizia. Per chi sappia guardare alla propria vita, per chi cerchi di scrutare nel profondo i propri e gli altrui eventi, la presenza di uno 'Spirito del male' è fortissima, non è un gioco di furberia o d'ignoranza: è un fatto di un'evidenza straordinaria. Non ini fa paura M diavolo». Io ho paura di me stesso per quella parte di 'Cattiveria' che ognuno Ita in se stesso. Cerco di fare in metto die, grazie alla fede e all'educazione umana e cristiana avute, emergano nei miei atti possibilmente le cose positive. So però che la tentazione non è 'Un'invenzione dei preti' non è solo uno stimolo del nostro complesso fisico-psichico, è spesso qualche cosa die trova, fuori di noi, un manovratore accorto ed abilissimo: appunto, lo •spirito del male». Flaminio Piccoli Presidente Internazionale de

Persone citate: Flaminio Piccoli