Sos dalla Sacra di San Michele Per l'87 stanziato un miliardo
Aperti ieri i festeggiamenti per il millenario della fondazione Aperti ieri i festeggiamenti per il millenario della fondazione Sos dalla Sacra di San Michele Per P87 stanziato un miliardo Le iniziative del club « Silvano Costa, Provveditore per le opere pubbliche del Piemonte, colui cioè che ha in mano 1 cordoni della borsa, ha promesso formalmente che In futuro la Sacra di San Michele rientrerà nei programmi di finanziamento. Già oggi, ha ricordato, sono state appaltate due tranches di lavori, e un terzo progetto è stato approvato per un totale di 350 milioni Per 11 prossimo anno è stato invece stanziato un miliardo che •vedremo come spendere, naturalmente in collaboragione con la Sovrintendenza'. La notizia è stata data ieri nel corso del convegno organizzato nella restaurata Foresteria del Santuario, dagli «Amici della Sacra», per ricordare il millennio del monumento che si celebra in questi Anni Ottanta. Oli interventi non saranno facili, anche perché la struttura è complessa e delicata, con problemi di staticità, cresciuta in epoche diverse, con •superfetazioni» numerose, aggiunte, rifacimenti. Non esiste una data di nascita precisa della sacra, semplicemente cominciò a venire edificata tra gli anni 983 e 987, mentre la Val di Busa veniva messa a ferro e Via all'attività Amici della Sacra» di Sant'Ambrogio - Presto in La Sacra di San Michele compie mille anni fuoco da Saraceni e Ungari. « Un secolo scuro, di ferro, la valle era un deserto, una terra di nessuno- ha ricordato il canonico Natalino Bartolomasi, autore di una ponderosa storia dell'Abbazia. Da 150 anni i padri Rosminiani hanno sostituito i benedettini nella custodia delle memorie del momumento ro¬ manico. E proprio il decano dei Rosminiani, padre Andrea Alotto, 84 anni, che sali il monte nel 1943 come rettore ed è rimasto nel romitorio fino ad oggi quasi initerrottamente. è stato il grande festeggiato di ieri. 'Dalla terrazza vedo la casa dove sono nato a Macchie — ricor¬ funzione un nuovo impi da — ringrazio tutti per l'interesse che dimostrano, ma voglio ricordare che oltre che un monumento, la Sacra dì San Michele è un santuario, un luogo di preghiera'. Sacrosanta la preoccupazione del vegliardo padre, specialmente dando uno sguardo ai dintorni e sulla strada che porta alla cuspide del Monte Pirchiriano, Intasata di auto, turisti, gitanti. La viabilità purtroppo è quella che è, né è possibile intervenire più di tanto, quindi il misticismo millenario del luogo, tra ingorghi e radioline, nei giorni festivi va a farsi benedire. A parte questo, la Sacra verrà conservata e valorizzata, proprio con l'intervento degli «Amici» e del Rotary che ha stanziato 80 milioni per il nuovo impianto di Illuminazione, che dovrà essere integrato coll'impianto elettrico esistente e con un nuovo sistema di parafulmini Ieri il gruppo di volontari di Sant'Ambrogio ha messo insieme un gran numero di ospiti che hanno portato adesioni e testimonianze, moderati nel dibattito da Paolo Berruti; tra gli altri il sindaco di Sant'Ambrogio Franco Lenta, la presidente pianto di illuminazione della Comunità Montana Bassa valle Susanna Torasso, la Sovrintendente ai Beni ambientali e architettonici Clara Palmas (che ha raccomandato di non lasciar spegnere la vampata di entusiasmo iniziale), il vicario generale della Diocesi di Torino don Franco Peradotto, il presidente della Pro Loco di Sant'Ambrogio Angelo Panassi che è anche presidente degli «Amici della Sacra» e la segretaria del sodalizio Teresa Ponzetto. Suggestivo infine l'audiovisivo realizzato da Rabano Stievano, che illustra l'edificio dedicato a San Michele Arcangelo, vincitore di Satana. Appaiono scorci del sepolcro dei monaci, oggi un rudere, i leoni e le figure fantastiche scolpite nella pietra, la Porta dello Zodìaco che Inquadra il cielo salendo dallo «Scalone dei Morti», gli archi rampanti costruiti nel '37 a sostegno della struttura pericolante, i sarcofaghi con alcuni dei Savoia, la cripta e le tre cappelle ad abside circolare del VI e Vin secolo, un demonio che irride il visitatore dall'estremità di un gocciolatoio del Portale dei Monaci. Renato Scagliola
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