L'URSS PROMETTE A GHEDDAFI APPOGGIO IN CASO D'ATTACCO

Il vicepresidente dell'Unione Sovietica, Pyotr Demichev, in visita a Trìpoli Il vicepresidente dell'Unione Sovietica, Pyotr Demichev, in visita a Trìpoli L'URSS PROMETTE A GHEDDAFI APPOGGIO CASO D'ATTACCO L'incontro con il colonnello dazioni americane non hanno Napoli. La portaerei «Forrestal» in durante le celebrazioni per il IT anniversario del suo colpo di Stato - Il premier libico: «Le arginato la rivoluzione» - Accuse a re Hassan II, dopo la sua decisione di rompere l'alleanza porto, dopo le manovre Usa-Egitto TRIPOLI — -Il popolo lìbico non sarà solo nella sua lotta. Tutte le forze socialiste saranno a fianco della Libia». Lo ha dichiarato, secondo un dispaccio dell'agenzia Jana, il vicepresidente dell'Unione Sovietica Pyotr Demichev, in visita al Paese per le celebrazioni del 17° anniversario della rivoluzione che, U 1° settembre 1969, portò al potere il colonnello Oheddafi. -La nostra visita — ha aggiunto Pyotr Demichev nel suo colloquio con il colonnello — giunge in un momento nel quale l'imperialismo statunitense sta tentando dì esercitare pressioni e di provocare il popolo libico usando tutte le misure, economiche politiche e militari.. Prima dell'incontro con l'alto esponente sovietico, Oheddafi ha pronunciato un discorso alla nazione. Ha sottolineato, in particolare, che le azioni militari statunitensi ottengono un unico risultato: quello di fortificare l'ardimento rivoluzionario del Paese. Indossando una uniforme militare aperta sul collo con gli occhiali da sole ed un cappello da ufficiale, il leader Ubi' co ha assistito dapprima alla cerimonia di giuramento di un gruppo di cadetti, alla quale partecipavano anche le delegazioni di vari Paesi sociali sti e il leader dissidente del l'Olp Abu Musa. In seguito ha arringato la popolazione con il duro discorso, che è stato teletrasmesso. Parlando per due ore e mezzo (in diretta, assicurano le autorità libiche) il colonnello ha ripercorso le tappe principali della sua vita, fin dall'infanzia passata In una tenda di beduini. Ed è giunto a concludere, appunto, che - l'imperialismo, confrontandosi con il popolo libico, ha mostrato tutta la forza militare di cui dispone. Ma non ha arginato la rivoluzione. Anzi, l'ha sostenuta». Anche le incursioni americane, i bombardamenti di Tripoli e Bengasi del 15 aprile scorso — che si proponevano di ucciderlo perché simbolo vivente della rivoluzioni; libi ca e dei suoi risultati — non hanno avuto effetto diverso. Tra i ricordi su cui si è soffermato Oheddafi c'è naturai mente anche 11 giorno in cui venne attuato il colpo di Stato contro la monarchia, ed il suo Mercoledì si ri sogno di creare una nazione araba unita. Un'allusione che assume un sapore tutto particolare a poche ore dalla rottura — voluta da Rabat — del trattato di alleanza con il Marocco. L'argomento infatti non . è stato affrontato solo nel discorso del premier. Si sono avuti ieri altri commenti ufficiali all'annuncio fatto venerdì scorso da Hassan II dell'abrogazione del trattato sottoscritto due anni fa: risposta polemica alle critiche rivoltegli dalla Libia e dalla Siria per l'incontro del 22 e 23 luglio con il primo ministro israeliano Shimon Peres. Contro tale decisione ha vigorosamente protestato il ministero degli Esteri di Tripoli: Deplora l'illecita abrogazione di una unione unanimemente sancita tra i popoli arabi dei due Paesi fratelli, la Libia e il Marocco, per mezzo di un referendum popolare». Il comunicato afferma inoltre che la Libia intraprenderà le azioni legali previste dal trattato stesso, «al fine di accertare le responsabilità di un simile passo» che -divide due popoli fratelli». Un appoggio alla posizione libica viene invece dalla Siria: il presidente Assad — nel fare le congratulazioni a Gheddafl — ricorda che l'anniversario della sua rivoluzione cade proprio -mentre l'attacco dell'imperialismo e del sionismo contro la nazione araba diventa più crudele». -I nostri due Paesi fratelli — afferma inoltre Hafez El Assad — risponderanno a questo attacco con decisione per difendere i diritti della nazione araba e seguiranno le misure decise per assicurare la nostra unità»

Persone citate: Assad, Demichev, Forrestal, Gheddafi, Hafez El Assad, Pyotr Demichev, Shimon Peres