Coro di lamenti e ricorsi

Coro di lamenti e ricorsi Coro di lamenti e ricorsi Gli ordini professionali e i sindacati di categoria: «Pagate, ma con richiesta di rimborso» - In 600 si sono rivolti al pretore di Roma Foti e il magistrato ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale - Circa mille hanno chiesto la sospensione del pagamento La -tassa sulla salute» che i professionisti torinesi devono versare all'Inps entro oggi continua a sollevare polemiche. Su un punto tutti sembrano d'accordo: 'L'aliquota del 7,50 per cento sul reddito complessivo è troppo alta: Le divergenze nascono quando si tratta di decidere che cosa fare In pratica. Gli ordini professional! e 1 sindacati di categoria consigliano: 'Fate il versamento, accompagnato però dalla richiesta di rimborso, nel caso la Corte Costituzionale dovesse annullare o ridurre la tassa'. Molti hanno dichiarato battaglia e hanno presentato raffiche di ricorsi. Ma anche tra loro ci sono divergenze. Un gruppo di oltre 600 professionisti si sono rivolti, tramite l'avv. Carla Chiabertl, al pretore di Roma, Foti (è il giudice che, come 11 collega di Vercelli, Brizi, è favorevole a sospendere il pagamento): e 11 magistrato romano ha ac- colto la richiesta e inviato gli atti alla Corte Costituzionale che deve decidere se la tassa è legittima. Un secondo gruppo (almeno 250) ha presentato ricorso, con il prof. Barosio, al preto- re di Torino che deciderà nel prossimi giorni: in questo caso, non è stata chiesta la sospensione ('Non valeva la pena, già l'anno scorso la magistratura torinese ci ha dato torto») ma solo 11 rinvio degli atti alla Suprema Corte. In pratica, 1 250 pagano la tassa, poi si vedrà. Il raggruppamento più numeroso, circa un miglialo, assistito dal prof. Dal Piaz, ha chiesto Infine, sempre al pretore di Torino, la sospensione del pagamento e l'Invio degli atti a Roma. La Suprema Corte, decidendo su 74 ricorsi presentati l'anno scorso contro la legge finanziaria '85, a luglio ha risposto che l'imposta va versata. E sono in pochi a sperare che ora possa cambiare orientamento: «Se lo facesse metterebbe l'Inps in una situazione critica». I più tranquilli sono, senza dubbio, 100 professionisti vercellesi: per loro il pretore Brizi non solo ha sospeso il versamento del tributo, ma ha proibito all'Inps di far partire le ingiunzioni di pagamento, In attesa della pronuncia della Corte Suprema. Si sono create cosi situazioni diverse tra i professionisti e non solo torinesi. A Milano, ad esempio, molti hanno scelto l'ai'toriduzione, si limitano a paguro solo il 4 per cento previsto dalla Finanziaria '85, II problema è arrivato anche In Parlamento con un'Interrogazione dell'ori. Ludovico Boetti Villanis, del msi. Il deputato vercellese ha chie sto -di dilazionare .il pagamento dell'imposta per tutti fino alla pronuncia della Corte Costituzionale». L'avv. Carla Chiaberti dice: -E' una richiesta giusta». Qualcuno del suo gruppo teme che, nonostante la so spensione data dal pretore Foti, l'Inps possa pretendere 11 pagamento. Il legale non è d'accordo: «Penso che la parola di un magistrato valga ancora qualcosa. Comunque, noi non siamo disposti a subire senza combattere». Carla Chiaberti ce l'ha con chi, a suo avviso, »ha ceduto le armi sema neppure tentare una protesta. Il nostro ordine degli avvocati poteva almeno convocare un'assemblea». Anche l'avv. Dolores Molino è critica: .Doveva muoversi tutta la categoria su un problema come questo. E' chiaro che se siamo in pochi ad opporci i risultati saranno magri». Altri, come il prof. Dal Piaz, sono più cauti: -Bisogna muoversi con un po' di prudenza in questa vicenda. Cerchiamo di evitare la soprattassa che arriva fino al 200 per cento». Nino Pietropinto l.'avv. Claudio Dal Pia/

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino, Vercelli