Tassa sulla salute oggi

Per la Sanità si paga di più Tassa sulla salute: oggi la prima scadenza, ma i professionisti si ribellano Per la Sanità si paga di più Coinvolti anche dipendenti e pensionati Giunta all'odierna scadenza in una bufera di polemiche, la rivoluzione nei contributi malattia decolla in un clima di pericolosa confusione. Tutta l'attenzione è, infatti, puntata sulle proteste dei liberi professionisti contro le nuove aliquote, ritenute troppo elevate, con 11 rischio di far dimenticare a molti altri cittadini gli obblighi di carattere generale introdotti dalla legge finanziaria '86. Una legge che, estendendo 11 calcolo dei contributi all'intero reddito Imponibile, coinvolge Invece, assieme ai lavoratori autonomi, anche una larga fascia di lavoratori dipendenti e pensionati. Le aliquote — Il contributo — 7,50% fino a 40 milioni, e 4% sulla fascia da 40 a 100 milioni — si calcola quest'anno sull'intero imponibile Irpef '85, compresi 1 redditi da terreni, fabbricati e capitale per la quota eccedente i quattro milioni. Dalla contribuzione sono esclusi soltanto i redditi da lavoro dipendente o da pensione già assoggettati a contribuzione di malattia. Chi non paga — In concreto, con il nuovo meccanismo, restano esentati dall'obbligo del versamento: 1) i lavoratori dipendenti o 1 pensionati che hanno presentato esclusivamente' 11 modello 101, avendo pagato l'intero contributo alla fonte; 2) coloro che hanno presentato 11 740 perché cumulavano più redditi da lavoro dipendente o da pensione già assoggettati a contribuzione di malattia e non hanno denunciato altre entrate; 3) i dipendenti e i pensionati che hanno dichiarato sul 740 anche redditi da fabbricati (affitto o rendita catastale), da terreni o da capitale (obbligazioni, dividendi su azioni) per un totale non superiore a 4 milioni. Chi paga — La cosiddetta «tassa sulla salute» — versata finora soltanto da commercianti, artigiani e professionisti sui propri redditi da lavoro autonomo — viene cosi a gravare su voci dell'imponibile Irpef un tempo escluse e su nuovi soggetti: 1) i lavoratori dipendenti titolari nell'85 anche di redditi di lavoro autonomo, ora tenuti al versamento dei contributi su questa parte di imponibile; 2) 1 lavoratori dipendenti e gli stessi lavoratori autonomi che hanno dichiarato oltre 4 milioni di reddito da Immobili o da capitale, obbligati a pagare sulla parte eccedente 1 quattro milioni; 3) infine, i cittadini che vivono di rendita o di consulenza e che non hanno mai pagato i contributi di malattia, chiamati a mettersi In regola entro il 30 giugno prossimo. Roberto Reale