Maradona va alla guerra

Maradona va alla guerra CALCIO Napoli ad Avellino nel derby, Roma all'Olimpico col Verona: trabocchetti per due «grandi» Maradona va alla guerra La «solitudine» di Piegato, che non parla - Bagni: «Stavolta saremo noi a fargli un regalo» - Partenio «caldo» DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — Sulla ruota della fortuna, al Lotto, sono usciti i soldati, il tacchino, la malafemmina, la madre e il morto ammazzato: 12-59-69-52-62. Maradona non ha reso ricca Napoli dopò averle regalato, cosi pare, un bel bimbo. E allora non restano che 1 gol, oggi ad Avellino, e Maradona si prepara ' ad andare alla guerra. Napoli è in trepida attesa (scusate 11 gioco di parole) e i tifosi vanno capiti, non presi in giro, sanno che il futuro della loro squadra è nei magici piedi di Diego e ad ogni cosa sarebbero disposti pur di farlo felice e sereno, anche a mangiarsi la tivù con tutti i suoi omini dentro. Ma non è facile, proprio per niente, con una donna che lo vuole padre di suo figlio e un'altra che gli gira per casa incinta di tre mesi. La vicenda non è finita. Continua in Procura, dove il magistrato sta esaminando l'esposto per decidere se tenersi il caso o passarlo al Pretore, ma soprattutto nei discorsi della gente e negli occhi di Maradona, occhi preoccupati, cupi e pensosi. Il fatto è che il calcio sopporta molte cose durante la settimana, anche le nobili penne che scrivono di sport solo quando ci sono ironie e moralismi da fare, oppure morti da contare, però diventa maledettamente serio la domenica, negli stadi che rischiano ogni volta di trasformarsi In teatri tristi di scontri e violenze. Basta prendere l'autostrada che va da Napoli ad Avellino, oggi, e guardare: forse allora la vicenda Maradona sarà un po' più chiara in tutti 1 risvolti, che non riguardano solo donne e talami ma la fede, sia pure sportiva, di una citta per tanti versi sfortunata e infelice che aspetta dal suo eroe nella bufera 11 miracolo dello scudetto. Quelli di Avellino, che godono delle disavventure altrui, naturale, e sperano di sfruttarle per bene, hanno preparato striscioni e cori di sfottò. Carrozzine, fiocchi azzurri, biberon e via di questo passo, l'obiettivo è quello di colpire il nervo scoperto di Maradona. Tutto si fa, per battere Napoli grande e nemica. Ma il sindaco Enzo Venezia ha lanciato un appello, tifo si, e caldo, ma nessuna volgarità, deve essere 11 derby della cavalleria e della civiltà anche se esistono mille ed un motivo perchè gli spalti esauriti del Partenio vivano un focoso pomeriggio di calcio e passione. Debutterà Schachner, nell'Avellino, e giocherà pure Dlrceu che ieri, in aerotaxi, ha compiuto un blitz in quel di Rimini giusto per farsi vedere il ginocchio dal suo massaggiatore di fiducia Memmo. Il presidente Oraziano non bada a spese, ha persino promesso premio doppio in caso di vittoria. Sull'altro fronte, ieri il Napoli non si è allenato e Maradona non ha parlato. L'argentino ci è parso mogio assai, e non è escluso che sul suo morale abbiano influito anche le voci di un difficile rapporto con certi nuovi sponsor giapponesi, frenati nell'entusiasmo, e dunque nei quattrini, dagli aspetti cosi poco sportivi della storia. Maradona però ha avuto un lungo colloquio con i compagni, al quali deve aver spiegato che il momento è troppo delicato e Importante per lasciare che le vicende personali influiscano negativamente sullo spirito di squadra. Sarà una settimana di fuoco — ha sintetizzato Carena esprìmendo il pensiero di tutti— Avellino, Tolosa e Torino: la svolta della stagione del Napoli. Guai se perdiamo la testa». E cosi è, questo è il pericolo anche se l'ambiente, sensazione nostra, non nè mai stato tanto forte ed unito. 'Stavolta faremo noi un regalo a Maradona-, ha detto Bagni, e nel tono si intuiva più di una promessa. Peccato soltanto che un'altra brutta notizia, almeno pare, sia cascata sul Napoli di Feriamo. Falcao non indosserà la maglia azzurra accanto a Maradona, al quale del resto è stato avvicinato in questi giorni, diciamo cosi, per le parallele vicende d'amore. Carraro avrebbe risposto picche al sondaggi di Feriamo sulla deroga, e il presidente pare orientato a non chiederla ufficialmente, onde evitare pubbliche brutte figure. Rispunta dunque il nome di Barbas, ma in tutto questo è importante una cosa: che il Napoli abbia capito l'assoluta necessità di un avere un regista in un centrocampo di splendidi e generosi corridori. Un uomo che affianchi Maradona e con lui divida responsabilità e pesi. Giusto, lo sosteniamo dall'inizio della stagione. Ma intanto il piccolo grande Diego, oggi al Partenio e malgrado l'aiuto dei compagni, sarà il più solo fogli uomini. Carlo Coscia Classifica Juventus Empoli Torino Napoli Roma Inter Fiorentina 2 Verona 2 Ascoli 2 Como 2 Sampdoria 2 Avellino 2 Atalanta 0 Mllan 0 Brescia 0 Udinese -8 PROSSIMO TURNO - Domenica S ottobre, ore 15: Ascoli-Avellino; AtalantaEmpoli; Como-Brescia; Fiorentina-Udinese; InterRoma: Juventus-Milani Napoli-Torino; Verona-Sampdoria.