Venditti: «Getto ponti d'amore» di Alessandra Pieracci

Venditti: «Getto ponti d'amore» Palasport di Torino gremito - Dopo il concerto, il musicista racconta Venditti: «Getto ponti d'amore» Conclusa la grande tournée estiva - Dalle parole «dette» al pianoforte, ai messaggi del mondo d'oggi TORINO — 'Questa è la canzone dalla quale è nato 'Segreti", la canzone di un italiano. La vita è un'avventura che bisogna affrontare. Se non possiamo fare molto per difendere la pace turbata da Reagan e Gorbaciov, difendiamo la nostra pace quotidiana e speriamo che Reagan e Gorbaciov non si infiltrino anche in questa». E Antonello Venditti canta Peppino, brano dedicato a suo figlio, n pubblico è già tutto in piedi, 5600 persone che .tappezzano di color jeans il Palasport, un esaurito come non si vedeva da' tempo Mancano le tribù metropolitane con i colori di guerra, le sette mistiche dark, gli eserciti della disco-dance in divisa alla moda. C'è tutto il resto del mondo giovanile che agita striscioni con 'Antonello sei grande- e canta in coro anche le canzoni degli Anni Settanta. Il concerto di venerdì sera organizzato da Radioflash ha chiuso con un grande epilogo la tournée che ha fatto di Venditti uno dei personaggi dell'estate (abbiamo visto in tv la folla al suo spettacolo fiorentino). Ma il musicista romano non si ferma: dopo una settimana, di nuovo in palcoscenico, da Palermo Privo di sipario e fondale («Per motivi di sicurezza ci hanno fatto persino togliere la moquette dal palco, ma capisco. Una tragedia con quella del cinema Statuto non deve ripetersi mai più») lo show di Venditti e dei suoi 6 musicisti è più che mai fatto di musica e parole, in un feeling di suggestioni filtrate spesso dall'ironia. Il concerto è diviso in due parti: la prima (da Sotto il se-ono, dei pesci 4" Bumba non bomba, da Sara a Roma Capoccia e Notte prima degli esami) alla vecchia maniera, con il cantautore al pianoforte bianco. La seconda squarcia bruscamente il velo nostalgico del quarantenne che canta i tempi del liceo e rivela i Segreti del mondo di oggi: mode, vizi, speranze. Allora Venditti trasforma il suo recital «per la prima volta in un concerto rock e mi ritrovo a ballare sul palco». Arrivano Rambo, Rocky e Sting, Giulio Cesare, il reggae di Questa Insostenibile leggerezza det l'essere. Un mondo di celluloi- de e telemiti? Ma no, su tutto c'è il potere universale dell'amore. Ecco «l'unica grande canzone d'amore che ho scritto in questo periodo». Settembre. E' amore quotidiano, ma quando il Cuore in qualche modo si apre, l'universale ci può stare tutto. »Sto cambiando — dice Venditti —. E' passato il momento della politica demagogica. Oggi si guarda la vita da un punto di osservazione più alto, da un punto di vista filosofico; Si affrontano i grandi temi. Cerco l'unità nel messaggio d'amore, che diventa cosi messaggio politico. Negli Anni Settanta c'era il gruppo, oggi c'è il mondo, attraverso il quale gettare i nostri ponti». Ponti di musica? «Di musica, che è fine e mezzo, e di poesia piena di verità. Il pubblico capisce». Il concerto di due ore finisce con il protagonista molto stanco che concede solo un'uscita per due canzoni. In compenso, perù, fatto più unico che raro, il pubblico sfolla sulle note delle canzoni registrate di Venditti. Alessandra Pieracci

Luoghi citati: Palermo, Roma, Torino