Whisky, backgammon e lacrime

Whisky, backgammon e lacrime Frank ha trascorso insonne, con Roger Moore, la notte al «Principe e Savoia» Whisky, backgammon e lacrime Sfogliando una rivista si è commosso vedendo una foto dei suoi genitori • «Come sta Sophia Loren?» - All'alba: «Good night» MILANO — Alle tre del mattino, infilato nella sua tuta blu, la bottiglia di Jack Daniel's sul tavolino e l'amico Roger Moore accanto (-anch'io mi sento italiano, ho sposato un'italiana», dice e ride), Frank Sinatra sfoglia un rotocalco e stupisce tutti. Legge e si commuove. Guarda le foto di papà e mamma italiani e piange. Dice al fedelissimo Alex — un armadio che gli sta sempre accanto, padre di Palermo e madre di Trieste — alle tre della notte tra venerdì e sabato: «Domenica, dopo il concerto, voglio andare a Genova, a vedere la casa dov'è nata mia madre». E' un Sinatra diverso questo 'che si può vedere nella suite al primo piano del •Principe e Savoia». Intanto non ha lo smoking, ma è in tuta. E mostra una gran voglia di parlare, anche se si trattiene perché non è il caso di «scontentare i giornalisti» / settantanni li porta a meraviglia: a quest'ora, al sonno preferisce il •backgammon», il Jack Daniel's e Roger Moore. C'è di messo anche il fuso orario, e Sinatra ha sempre quello di Palm Springs, California: per lui, le tre di notte, sono le nostre otto di aera. «Barman...», chiama Moore. La notte milanese di Sinatra se la ricorderanno bene i camerieri dell'albergo, i cuochi, i vigili urbani e due poveri e infreddoliti carabinieri. Diecimila dollari ai camerieri, pari a qualcosa più di 14 milioni di lire. Ai cuochi del genovese Zeffirino Belloni 400 dollari pari a qualcosa meno di 600 mila lire. Nessuna mancia ai vigili, mobilitati alle due di notte perché Frank aveva avuto l'idea di far quattro passi attorno all'albergo di piazza della Repubblica. E neppure ai due carabinieri di piantone al portone, infreddoliti dalla divisa estiva. «Mamma miai », «Madonna mia Grazie». «Ciao». «Come sta Sophia Loren? Sono io che le ho insegnato l'inglese ed è lei che mi ha Insegnato l'Italiano». Frank Sinatra, prima del pranzo curato e voluto da Zeffirino, non aveva detto molto. «Tornerò presto in Italia per girare un film, andrò a Venezia e a Roma». Forse non chiederà di vedere il Papa: dicono, i suoi, che il Papa polacco non gli garbi troppo. «Ma se qualcuno lo scrive — annuncia il fedelissimo Alex — noi smentiamo». Intanto — ed erano le nove di sera — i 21 invitati erano in attesa del tutti a tavola. Bella cena ligure. «Serata normale», dirà Nicola Trussardi, lo sponsor del concerto. •Serata bellissima», dirà Pier Quinto Cariaggi, l'impresario. E' finita con autografi a vicenda: Anna Craxi che chiede a Sinatra la dedica, la moglie di Sinatra che la chiede ad Anna Craxi, Marisa Bellisario che scrive per Zeffirino «11 pesto era ottimo!». E Cariaggi che prende la moglie Lara Saint-Paul e sema togliersi l'Avana di bocca tuona: «Cosa c'è nel pacchetto che ha regalato il Trussardl? A me ha dato un profumo, e a te?». A Lara Saint-Paul un profumo e anche un orologio. Poco prima era andata malissimo a Mino Reitano e Teddy Reno, arrivato quest'ultimo senza la moglie Rita Pavone e però con una bella pipa accesa. Reitano teneva in un sacchetto dà supermercato, marroncino con la scritta gialla, la vecchia copia di un settimanale con la copertina dedicata alla foto di Reitano e Sinatra: ottima chiave per giungere ' alla suite di The Voice». Ma Reitano deve passare attraverso Milton Rudin, l'avvocato di Sinatra. Good», dice a Reitano. Subito dopo: «Good bye». E lo caccia via. Teddy Reno se n'era già andato. Alle due di notte Frank Sinatra ha iniziato la sua sfida a •backgammon» con l'amicone Roger Moore. In camera, messa la tuta blu, aveva l'aria del signore di una certa età che ha fatto bisboccia. Allegro, cordiale. Jack Daniel's e ricordi italiani: «Ah! che bello se Pertlni venisse al corcerto». Sveglio fino all'alba, quando Alex,, il. fedelissimo che giù nella hall era impegnato con una futura attrice che si chiama Laura (.noi abbiamo lanciato anche Stallone.; ha avuto l'ordine di mandar via tutti i pochi intrusi. «Good night», ha detto quand'era già mattino. Sinatra non aveva fissato la sveglia. Alle 9,30 ha chiamato il portiere: «Breakfast, please». Poi s'è rimesso a dormire fin quando è arrivato Cariaggi. «Mi hai portato i giornali italiani?». Cariaggi, grazie al consolato americano che è proprio di fronte all'albergo, li aveva anche fatti tradurre. «Thanks». Lettura interessata e veloce, quindi un altro pisolino fino a metà pomeriggio. Barbara, la moglie, era in giro per il centro: «shopping». Era arrivata, nel frattempo, Maria Pia Fanfani: «Purtroppo sono qui per un matrimonio di famiglia. Mi spiace, ma non posso venire al tuo concerto», si scusa con Frank. La tuta blu Sinatra se l'è tolta alle cinque della sera. Ecco •The Voice» che si prepara. Gargarismi con acqua di Fiuggi. Non dimentica un impegno che ha preso nella notte: Daniele Scaglione, pittore, un giovane distrofico con capelli neri, barba nera e codino dietro come l'ultima moda, l'aveva aspettato davanti all'ascensore con un quadro. «Posso avere un biglietto per il concerto?». «Yes amico, grazie», l'ha abbracciato Frank, commosso davvero. Scaglione, ieri sera, era nelle prime file quando Sinatra — «Fly me to the moon» — ha cominciato a commuovere tutti. Giovanni Cerniti