Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Matarrese ."••.ti non aver paura I campionati sono iniziati. Garibaldi ha fatto l'Italia, .Matarrese e Carraro hanno diviso l'Italia. Questo è 11 risultato. Gli onesti palermitani sanno soffrire sempre degnamente. Gli arbitri che avevano paura di venire a Palermo adesso hanno acquisito la . loro tranquillità. Vorrei sapere perché i Carraro e Matarrese non sono -venuti al confronto di Palermo, hanno paura? Niente paura, sappiamo ricevere • senza ingiurie. Pietro Giocatone, Palermo Quei rosanero poco civili Condividiamo pienamente -l'analisi e le conclusioni di Francesco Barone per 1 fatti -del calcio a Palermo. .' Noi del Comitato prò Paler<mo, che da un ventennio sla- • .no impegnati in battaglie di ■educazione civica, condanniamo soprattutto le inconsulte e pretestuose manifestazioni di piazza degli pseudotil'osl che hanno tra l'altro 'determinato situazioni di pedante turbamento e di paura. Allo stesso modo non possiamo fare a meno di deprecare che politici abbiano impegnato tante energie nello sposare una causa cosi compromessa e, diciamolo francamente, cosi secondarla in ;un contesto, quello palermitano, carico di ben altre tensioni e di ben altre attese. Cesare Crisafi, Palermo Leva volontaria male minore ■ L'attuale dibattito sulla necessità o meno del servizio militare obbligatorio mi ha lasciato alquanto perplesso ;per alcune dimenticanze macroscopiche. ; Chi sostiene, per esempio, ;la tesi favorevole al servizio volontario, tesi con cui sul : plano teorico concordo in •quanto rappresenta un «male .minore» rispetto all'inutilità del servizio di leva, sembra comunque dimenticare che la sua realizzazione comporta un Impegno politico, economico e strategico che ben difficilmente potrà essere realizzato se non a costo di farne un vero e proprio cavallo di battaglia nei prossimi anni, con una vittoria dagli esiti comunque molto incerti Le difficoltà Infatti non sono poche a partire da quelle di carattere Istituzionale. Per esempio, bisogna comln- c5r - clare dalla modifica dell'art. 52 della Costituzione, la cui revisione non è propriamente un gioco da ragazzini data la procedura di revisione che i costituenti hanno previsto, procedura che prevede un ampio consenso tra le forze politiche e parlamentari. A me pare, quindi, che la proposta del socialista Balzamo di rivoluzionare l'attuale sistema del servizio militare stabilendo 11 principio della volontarietà rappresenta, a tutt'oggi, un modo come un altro per riempire le pagine dei giornali durante una delle tante polemiche Andrea Maori, Perugia Tanto peggio tanto meglio Rientro da un soggiorno In Portogallo con una buona Impressione del senso civico del suo popolo: strade, giardini (con splendide aiuole) e pinete puliti; case senza porte blindate o serrature sofisticate; sentinelle tuttora all'esterno, dinanzi agli Ingressi delle caserme; panchine, pensiline e cabine telefoniche intatte. Due 1 nel, solamente: 1 muri — nelle città più grandi — lordati dalle scritte-spray del soliti ignoti e la festa del l'.Avanti» (11 festival comunista) che in soli tre giorni ha ridotto a mal partito un'am pia zona di pineta Debbo aggiungere che una verità — autentica — l'ho'appresa proprio da una ragazza russa. Cosi mi disse: «Il popolo russo è meraviglioso. Le cose che ottiene — dopo averle a lungo desiderate le apprezza veramente. Voi — invece — avete tanto, e piangete». Sirio Pierini, Viareggio Paghiamo tutti per pagare meno Il vostro collaboratore Antonio Martino sostiene che 11 fiscal drag provoca disprezzo per le leggi fiscali, con la con' seguenza che si viene ad ave re, presumiamo, una maggiore evasione. Ci dispiace, ma già altre volte abbiamo insistito, invano, sul concetto che è l'evasione fiscale a causare il fiscal drag e non il contrario. Tutti possiamo pagare meno tasse, a condizione che le tasse le paghino tutti. U. Biancamano Castelnuovo D. B. (Te) Soli, di notte, sull'autostrada Vorrei raccontare la mia triste esperienza che si Inserisce nella questione, finalmente dibattuta, della sicurezza per gli utenti dell'autostrada. n 21 all'una di notte, rientravo con 11 mio pulmino parzialmente camperìzzato dalle vacanze in Grecia: dopo la lunga e faticosa traversata della Jugoslavia, finalmente a Trieste mi ero immessa sull'autostrada. Avevo preso un caffè all'autogrill dell'Agip, ma poco dopo avevo cominciato ad avvertire stanchezza ed a cercare, sempre più disperatamente, una piazzola o un parcheggio. Mi rendevo ben conto, man mano che procedevo, di opporre sempre più debole resistenza al sonno, e mi chiedevo se cedere alla tentazione di fermarmi sulla corsia di emergenza e schiacciare 11 un pisolino, col rischio di venire investita, o se resistere fino al primo parcheggio. Cosi il colpo di sonno è arrivato, e slamo finite tutte nel fosso: grazie alla Prowiden za ed anche al fatto di viaggiare lentamente, abbiamo riportato (viaggiavo con quattro delle mie bambine) solo contusioni ma il camper è andato completamente distrutto. All'arrivo della stradale, vengo interrogata, e quando spiego che ero da almeno venti chilometri In cerca di una piazzola, mi sento dire: •Ma non lo sa, signora, che in questa autostrada (la Trieste-Mestre) non ci sono parcheggi? Doveva uscire dall'autostrada al casello di San Dona». Potevamo essere morte tutte e cinque: per la mancanza di plazzole, ma anche di cartelli all'inizio dell'autostrada che informino gli utenti di questo fatto. Ed il pulmino distrutto, chi me lo rende? La società delle autostrade, che non ha messo 1 cartelli; o le autorità responsabili, che hanno autorizzato un'autostrada senza parcheggi e senza cartelli? Raccontando l'avvenuto agli amici, ho verificato che è usanza comune guidare fino che si può, fermarsi ogni tanto a fare un pisolino; soprattutto in autostrada non costituisce un'eccezione. E dunque, la pericolosità di un'autostrada senza parcheggi è molto grande. Ma a nessuno, dato che la maggior parte delle autostrade hanno parcheggi o plazzole, verrebbe in mente di uscire dall'autostrada per dormire in macchina. Che cosa mi consigliate, a questo punto? Elena Manzoni di Chiesca Milano Basta con le foto della Principessa Sarebbe mia legittima intenzione conoscere la quantità di persone realmente interessate ai cambi di pettinatura della principessa Diana, al suo sfoggio di sempre nuovi abiti ed a tutte le altre amenità Inerenti al suddetto Reale Personaggio, che in veste fotografica e con frequenza sempre più crescente compaiono da tempo sulle pagine de «La Stampa», sembrando voler ostentare un'agguerrita concorrenza al vari rotocalchi di genere più o meno rosa-intimistico, i quali, a mio avviso, già assolvono brillantemente a questo compito di loro esclusiva spettanza. Danilo Bassetti, Novara La matita irregolare Ho partecipato al «concorso speciale per esami a quaranta posti di coadiutore meccanografico nel ruolo della carriera esecutiva dell' Amministrazione periferica delle Imposte dirette, per gli uffici aventi sede nel territorio della regione Piemonte» indetto dal ministero delle Finanze e sostenuto il 10 settembre 1986 In Alessandria. Per l'espletamento della prova sono state fornite ai concorrenti comuni matite con le quali contrassegnare, mediante segno di croce, le caselle relative alle risposte contenute nell'apposito modulo distribuito. Gli addetti alla sorveglianza, prima di dare inizio al concorso, hanno invitato i partecipanti a non procedere, anche in caso di errore, a cancellature o correzioni che avrebbero invalidato la prova. Alla perplessità che mi è insorta circa l'assurdità di non poter procedere ad alcuna modificazione prima della consegna del modulo, mi è sembrato Illogico l'uso di matite con grafite facilmente cancellabile, mentre in altri precedenti concorsi, la correzione del quali è avvenuta allo stesso modo (lettura ottica), erano state distribuite matite copiative o di altro tipo che lasciassero segni indelebili. Desidererei conoscere dai responsabili se tale procedura sia regolare. lettera firmata, Alessandria Per una giusta giustizia... Leggo l'ultimo intervento del mio collega ed amico Vladimiro Zagrebelski, tutto proteso a dimostrare ciò che è ovvio per chiunque ci rifletta: che ogni attività giudiziale è intrinsecamente ardua, ingannevole e, pertanto, fallace. Quindi, fuorviante è la minaccia di una responsabilità civile del giudice per il suo (inevitabile) errore. Mi sento di aggiungere che è difficilissimo congegnarla e ■tipicizzarla» legislativamente; ma sarebbe anche inutile, perché quasi sempre il giudice ha modesto patrimonio. Invece, ogni giudice è molto sensibile alla responsabilità disciplinare, che, modificandosi l'art. 55 C.P.C., dovrebbe automaticamente operare «In ogni caso d'ingiustificato ritardo nel provvedere». Cosi penso eviteremmo 11 disastroso referendum; ma. perseguendo lo stesso fine efficientlsta dei suol promotori, renderemmo più seria tutta l'attività giurisdizionale e «più giusta la giustizia», mai dimentichi che contro ogni provvedimento sbagliato c'è la speranza del gravame, ma che contro un non provvedimento non ci può essere speranza di rimedio. Gian Carlo Melli Giudice del Tribunale di Firenze Un servizio di comodo Sono un militare dell'Esercito Italiano, mi rivolgo a La Stampa per denunciare un fatto che avviene nella caserma Scuola Truppe Corazzate in Caserta. I fatti sono questi: un ufficiale viene comandato settimanalmente a turno, fra i soli Tenenti Colonnelli a svolgere un servizio presso il Comune di Pozzuoli (Na). II servizio viene cosi svolto: l'ufficiale si presenta verso le ore 8,30 del mattino al Comune dove rimane fino alle ore 12 circa senza fare assolutamente niente con a sua disposizione due telefoni di cui uno collegato alla rete Sip da cui può telefonare in tutto 11 mondo (posso assicurare che questi ufficiali ne approfittano) e l'altro collegato alla rete militare che non viene mal usato. Ma il fatto più grave è questo: i Tenenti Colonnelli percepiscono un'indennità di missione di 40.000 lire circa al giorno domenica compresa risultando cosi In servizio 24 ore su 24; risulta altresì che questi dormono a Pozzuoli mentre tutti i giorni alle ore 14 massimo sono nelle loro case a Caserta e dormono nel proprio letto; fino al 1985 questo servizio era esteso ai tenenti e capitani ora invece è monopolio assoluto dei Tenenti Colonnelli. Ettore Romitano, Napoli Quando si paga senza parlare Mi permetto di segnalare un fatto capitatomi durante un recente viaggio d'affari In Austria. Dovetti ricorrere a un telefono pubblico; e vedi caso questo consuma denaro prima che dall'altra parte si risponda. Avevo messo 10 scellini (Lit 1000) e mentre ancora stavo aspettando la comunicazione, vennero già consumati 2 scellini (Lit 200) e dato che dall'altro lato nessuno rispondeva, ho perso i 10 scellini In quanto l'automatico non dava resto. Mi sia consentita un'osservazione. Da quanto mi risulta in nessun paese al mondo si paga 11 telefono per aver composto un numero telefonico; in Austria la compagnia telefonica (l'amministrazione delle Poste) deve avere alla fine dell'anno un bel profitto I Giovanni Darocca, Langen (Germania Ovest)