Appello delle religioni per salvare la natura di Bruno Ghibaudi

Appello delle religioni per salvare la natura Si celebrano ad Assisi i 25 anni del Wwf Appello delle religioni per salvare la natura DAL NOSTRO INVIATO ASSISI — La protezione dell'ambiente non può più essere lasciata alle benemerite ma limitate iniziative degli ecologi volenterosi. Deve essere attuata su scalaWpTtrì " di tutti; deve coinvolgere tutte le classi sociali, le autorità e le strutture operative, quelle politiche ma anche quelle religiose. In gioco non c'è più soltanto una valutazione estetica del mondo ma la possibilità di sopravvivenza del genere umano. Ci stiamo avvicinando a passi via via più veloci al punto di non ritorno. E poiché la protezione dell'ambiente può diventare un comportamento efficace soltanto se si riesce a valorizzarne le radici etiche, l'aiuto delle religioni può diventare determinante. Tutti questi concetti sono chiaramente sintetizzati nel messaggio -Abbi cura della natura: il tuo futuro dipende da essa» con cui il WWF, Fondo mondiale per la salvaguardia della natura, celebra in questi giorni ad Assisi con una serie di manifestazioni che proseguiranno fino al 29 settembre il 25° anniversario dalla sua fondazione. Alla cerimonia d'apertura del convegno, nell'auditorio de «La Cittadella», ha pre¬ , . cou>VÌEapegno~\ senziato il presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Il saluto del governo l'ha portato il ministro dell'Ambiente Ferruccio De Lorenzo. Al tavolo della presidenza sedeva il princi- ~\ pc JftUppo-vdl Edimburgo, presidente del WWF internazionale. Fra gli ospiti — e questa è una novità di rilevanza storica — i rappresentanti delle cinque religioni più importanti del mondo: per il cristianesimo padre Lanfranco Serrini, ministro generale dell'Ordine francescano dei frati minori; per il buddismo Lungring Namgyal. abate del Gjunto Tantric College In India; per l'ebraismo il rabbino Arthur Herzberg, vicepresidente del Congresso mondiale ebraico; per l'induismo Karan Sing, presidente del Virat Hindu Samaja; per i musulmani Abudullah Omar Naseef, segretario della Lega mondiale musulmana. Per loro è prevista una giornata di ritiro spirituale nella quiete del Sacro Convento. I cinque religiosi analizzeranno il rapporto uomo-natura-religione, in vista dell'incontro ecumenico di lunedi prossimo nella chiesa superiore di San Francesco. Qui in una cele brazione della creazione e della natura, i cinque esponenti religiosi suggelleran¬ no un atto simbolico di impegno alla protezione della natura. Assistiti dal principe Filippo, ognuno di loro pronuncerà la sua dichiarazione in favore dell'ambiente. E proprio questo sarà, il messaggio nuovo, universale, che rimbalzerà in tutto il • globo, fino ai villaggi che non vengono ancora raggiunti dai mezzi di comunicazione più moderni. Per il WWF questi primi 25 anni di vita si chiudono con un bilancio esaltante ma soprattutto con un aggiornamento di strategia. Dalla fondazione ha investito più di 110 milioni di dollari in 4200 progetti di salvaguardia in 130 Paesi diversi. I soci sono milioni: solo in Italia hanno già superato i 65 mila, a cui bisogna aggiungere i 50 mila ragazzi dei Panda Clubs. «Nei primi tempi ci siamo impegnati nel salvataggio delle specie animali e vegetali più rare — ha detto Filippo di Edimburgo nell'illustrare la nuova strategia del WWF — Poi abbiamo compreso che per ottenere risultati migliori e più duraturi bisognava intervenire sull'ambiente in generale, operando con criteri rigorosamente scientifici e cinvolgendo in quest'opera il maggior numero di persone. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Arthur Herzberg, De Lorenzo, Filippo Di Edimburgo, Francesco Cossiga, Karan Sing

Luoghi citati: Assisi, Edimburgo, India, Italia