Roma, Berggreen e Conti «obbediscono» a Eriksson

Roma, Berggreen e Conti «obbediscono» a Eriksson Roma, Berggreen e Conti «obbediscono» a Eriksson ROMA — La vittoria conquistata sul campa dell'Atalanta, almeno .In apparenza, ha contribuito a restituire serenità alla Roma nonostante non apparissero molto allegri Conti e Berggreen, relegati in panchina. Lo stesso presidente Viola era presente alla ripresa degli allenamenti, forse per «controllare» personalmente eventuali malumori. Il senatore appariva in perfetta forma. «Non ho mai visto tanta tranquillità in seno alla squadra — ha dichiarato —. Possiamo permetterci di lasciare in panchina perfino un campione del mondo. L'importante è non drammatizzare il clima dì questo nostro caldo che sta risorgendo dalle macerie.. Viola, che ha avuto vicino Liedholm per tanti anni, anche se indirettamente ha criticato la maniera con cui viene trattato il tecnico a Milano: «Vi racconto un episodio — ha detto il senatore con aria di compiacimento —. Un giorno mi recai sul campo e con il cronometro alla mano invitai Pruzzo a compiere trenta giri di pista. Allenai io il centravanti mentre Liedholm assisteva sorridendo. Un episodio che avrebbe potuto provocare voci di battaglia fra me e il tecnico. Invece non accadde nulla, anzi, devo adesso riconoscere che Lis dholm ebbe spesso la funzione di ombrello parafulmini, che mi consentì di lavorare tranquillo in società: Pare che il presidente, con la multa di cinque milioni affibbiata a Conti per avere rilasciato dichiarazioni critiche nei confronti di Eriksson, abbia lasciato intendere che non ammette altri atti d'indisciplina Si è capito anche dall'atteggiamento remissivo di Berggreen: «£' la prima volta durante la mia carriera j— ha dichiarato il danese — che mi capita un'esperienza del genere. E' una scelta tattica che accetto, anche se dentro di me non sono proprio felice. Eriksson vuole salire in alto, io pure. Se l'allenatore ha adottato questa decisione avrà avuto i suoi motivi.. Conti non ha parlato. Sembra scontata un'altra esclusione dalla formazione di domenica. Ma anche lui ha capito che era meglio allinearsi al nuovo corso. Sven Eriksson, che ha potuto riavere a disposizione i nazionali Giannini, Nela e Ancelotti, ha messo in campo per la solita partltina del giovedì lo stesso schieramento che giocò a Bergamo e che forse domenica affronterà il Verona. Lo svedese non ha nascosto la sua soddisfazione per la squadra. «Ho trovato i giocatori in eccellenti condizioni fisiche — ha detto con aria soddisfatta —. Solo Nela risente di una contrattura ai flessori. Ma credo che per domenica sarà disponibile.. Rimarranno ancora fuori Conti e Berggreen? .Questo è un problema — ha risposto dribblando elegantemente lo scottante argomento — ma nello stesso tempo, come abbiamo dimostrato l'anno scorso, la panchina lunga costituisce la nostra forza.. Berggreen, come secondo straniero, sembrava il fiore all'occhiello della campagna acquisti. Adesso però non gioca. Come si spiega? Pronta la risposta di Eriksson: -Oggi si gioca un calcio difficile per tutti. Berggreen è in buona forma, ma ha bisogno di tempo per inserirsi nel nostro tipo di gioco. Non scelgo i posti in panchina per simpatia. Ho parlato con i giocatori per spiegare le mie decisioni. Non ci sono state obiezioni La verità è anche un'altra: ho a disposizione sedici-diciassette giocatori sullo stesso li vello e a volte non è facile mettere insieme lo schiera mento più valido.. Domenica arriva il Verona. Quale tipo d'insidie si aspetta dalla squadra di Bagnoli? .E un avversario molto pericoloso — ha replicato lo svedese — ma lo preferisco alle squadre che si chiudono in difesa. Di Gennaro è un uomo-chiave. Sa lanciare molto bene i compagni d'attacco che per l'occasione si chiamano Elkjaer e Rossi. Dovremo cercare di pressare il centrocampista per evitare che rifornisca le due punte molto veloci. Io sono ottimista. Non significa che vinceremo di sicuro perché la Roma/ come tutte le squadre, non ha ancora raggiunto la forma migliore. Mario Bianchini • Tennis, secondo turno torneo Grand Prix di San Francisco: Jarryd (Sve)-Nelson (Usa) 6-3,6-4; Paté (Usa) Leach (Usa) 6-2, 7-6; Grabb (Usa)-Steyn (S. Af.) 6-4, 6-4 Lundgren (Sve)-Krishnan (Ind) 6-4, 6-1.

Luoghi citati: Bergamo, Milano, Roma, San Francisco, Usa