Sinatra compra i biglietti e canta di Marinella Venegoni

Sinatra compra i biglietti e canta In dubbio fino all'ultimo, lo spettacolo si è svolto ieri sera al Bernabeu di Madrid Sinatra compra i biglietti e canta Pur di affollare lo stadio, la star ha acquistato 16 mila posti distribuiti poi ad associazioni benefiche - Liti e polemiche dopo la decisione di ribassare i prezzi - Conclusione: botteghini dello stadio chiusi, nonostante l'afflusso DAL NOSTRO INVIATO MADRID — Dopo una giornata carica di tensione e con continui rischi di forfait, Frank Sinatra, «The voice», l'interprete più longevo di questo secolo, ha finalmente cantato ieri sera, per la prima e ultima volta nella sua vita, allo Stadio Bernabeu di Madrid, sotto un cielo freddo ma stellato. Come supponeva il suo avvocato Rudin, che ha rivelato doti di preveggenza, il tempo è stato l'unico alleato di quest'operazior- musicale da un milione di dollari: un concerto che passa pure agli annali perché da uomo d'onore Sinatra medesimo, pur di contribuire ad affollare in qualche modo i 65 mila posti disponibili e non far fallire la serata, ha annunciato ufficialmente di aver acquistato 16 mila biglietti, destinandoli a istituzioni benefiche governative madrilene. Sono cose che nello showbusiness di solito si fanno e non si dicono, ma questo non poteva accadere per un uomo con cinquantanni di carriera alle spalle, che si sente un'istituzione ed in qualche modo lo è. L'atmosfera già pesante della vigilia, con le polemiche per il prezzo alto dei biglietti e la scarsità delle vendite, si era caricata ancor più nella serata di mercoledì, in seguito alla decisione improvvisa degli organizzatori madrileni (evidentemente disperati) di ridurre il prezzo dei biglietti più popolari, contando sull'affluenza ai botteghini dello stadio ieri, giornata del concerto: i posti da 12 mila pesetas sarebbero scesi a quattro¬ mila, quelli da cinquemila a duemila, quelli da duemila dimezzati. Ma i responsabili dei grandi magazzini Corte Inglés, una potenza economica madritena che aveva l'esclusiva delle prevendite, hanno visto nella decisione un attacco alla propria immagine di serietà e si sono opposti. Intanto, però, la voce del ribasso si era diffusa rapidamente, e ieri mattina, davanti ai botteghini delle stadio, la fila di coloro che acquistavano il biglietto si è arricchita di gente che l'aveva già comprato, e veniva a pretendere la restituzione di una parte dei quattrini. La bagarre è durata un'ora, poi una te- lefonata fra i responsabili del Corte Inglés e quelli del Real Madrid, che gestiscono lo stadio, ha determinato la chiusura immediata e definitiva degli sportelli, di fronte alla quale gli organizzatori sono rimasti impotenti. Per tutto il pomeriggio, però, c continuato l'afflusso, tanto sospirato prima ma inutile, di giovani c vecchi che avevano deciso di ascoltare dal vivo The Voice: anche in Spagna manca l'abitudine alla prevendita, e molto probabilmente alla fine, con l'aiuto del bel tempo, lo stadio si sarebbe riempito. Ma ormai i giochi erano fatti, le polemiche bollenti, gli odi fra le tre parti in causa rinsaldati. E non si escludono strascichi giudiziari. Controverso, tuttora, il numero dei biglietti venduti in un modo o nell'altro. Al Corte Inglés ieri assicuravano di averne fatti fuori soltanto ottomila, ma l'organizzazione smentiva dicendo che la cifra eia molto maggiore e che — comprese le vedove e gli orfani beneficiati da Frank Sinatra — si saliva senza fatica a trentamila persone. Più malinconico, l'avvio della breve tournée europea di «Old Blue Eyes» non poteva essere. Ma domani è un altro giorno, il vecchio Frankie arriva, a cantare in Italia, nella terra dei suoi Padri. Speriamo in bene... Marinella Venegoni

Persone citate: Bernabeu, Eyes, Frank Sinatra, Rudin, Sinatra

Luoghi citati: Italia, Madrid, Spagna