Gli handiiappati e la scuola

Gli handiiappati e la $€uola Gli handiiappati e la $€uola Fatalità il caso di Caterina, anche per l'assessore comunale all'istruzione Vinicio Lucci: «Sono i rischi che si corrono fornendo questo tipo di servizio». E cita un altro episodio: qualche anno fa un bambino gravemente handicappato si è buttato dalla finestra e, accanto a lui, c'era la madre. Aggiunge Lucci: «Purtroppo può succedere». Torino, secondo l'assessore, è all'avanguardia in questo tipo di assistenza. «Abbiamo tolto gli handicappati dagli Istituti, quelli con le sbarre alle finestre. Non ci sono cifre, ma sono migliaia i bambini che hanno tratto giovamento dall'inserimento nella scuola». Solo le materne comunali accettano gli handicappati. Qualche cifra. Le scuole municipali sono 92, con 414 sezioni (le statali sono 62, le convenzionate 46). Di queste 414 sezioni, 51 sono sezioni integrate (classi di 25 bambini con 4-5 handicappati), 5 sono «speciali», solo bambini con handicap. Per i bambini molto gravi ci sono 4 centri Cesm (160 posti). Inoltre, esistono due centri con dieci sezioni con bambini che hanno problemi di linguaggio. Molti gli insegnanti che a loro si dedicano. In una sezione integrata ci sono due insegnanti più due specializzate (in tutto sono 260). A loro si affiancano per interventi singoli fisioterapisti (68), logopedisti (57) e specialisti nei disturbi della vita di relazione (22). Altri sette insegnanti qualificati forniscono assistenza domiciliari per i problemi che sorgono quando si scopre che un bambino è portatore di handicap. Ma qual è il livello di preparazione? Graziella Frasca Gallo, direttrice della scuola che Caterina frequentava, in corso Caduti sul Lavoro 5: «Ottima, anche se nella massa esistono eccezioni. Nel nostro monte-ore sono compresi i tempi necessari agli aggiornamenti. li ti n mi imi in i il tmir iiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiniiiiii iiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Graziella Frasca Gallo, Lucci, Vinicio Lucci

Luoghi citati: Torino