Quei drammatici minuti all'asilo per strappare Caterina alla morte

Quei--chwrointttici numiti-cill'cisilo per strappare Caterina cilici merle Sempre in coma la bimba soffocata da alcuni acini d'uva durante la refezione Quei--chwrointttici numiti-cill'cisilo per strappare Caterina cilici merle Le insegnanti: «Mentre pranzava è stata colta da una crisi» Alcuni abbozzano sulla carta la figura di una bambina e la cancellano. Sentono la sua assenza. Alle insegnanti continuano a chiedere: -Caterina dov'è? Come sta? Quando torna?». Sono bambini di pochi anni, compagni di Caterina Marcone, la bimba handicappata di 6 anni soffocata da alcuni chicchi d'uva nella mensa scolastica. Non sanno che cosa è accaduto. Hanno percepito qualcosa quando l'hanno vista stare male e poi andare via con l'ambulanza. Il giorno dopo non era in aula. -Caterina è in ospedale', hanno spiegato gli insc gnanti. E i piccoli cercano di capire quando tornerà a gio care con loro. Caterina è ancora in coma al Regina Margherita. Le sue condizioni sono stazionarie. Accanto a lei il padre Francesco, anestesista al Sant'Anna. Non la lascia un attimo Fa il suo lavoro, il rianimatore, per sua figlia. Con quell'amore disperato che spesso unisce i genitori al bambino più sfortunato. Ora si cerca di ricostruire l'accaduto, definire le responsabilità, se ce ne sono. E' stata fatalità, per la direttrice della scuola materna Graziella Frasca Gallo: -E' successo con l'uva. Poteva succedere con qualsiasi altra cosa che stava mangiando. Ha avuto un crisi'. Caterina soffre di un medio ritardo mentale e iiiiiiiiiiiiiiiMMiimiiimiiimiiiiiiiimiiiiiimiii di epilessia «parafiate, farmacoresistente». Ancora la direttrice: «Accadevano solamente al risveglio. Non era mai successo a scuola». Graziella Frasca Gallo racconta le piccoli, grandi conquiste di Caterina: -In un anno aveva imparato a stare un po' ferma, a socializzare». Conquiste sue, ma anche dei compagni. Martedì, i bambini di quella classe alla refezione erano una quindicina, di cui tre handicappati. Tre anche le insegnanti. Alla frutta una maestra si è accorta che Caterina, in crisi epilettica, aveva sputato un acino d'uva, appoggiando la testa sul banco. L'hanno portata nel bagno, tentando con le dita di togliere gli altri acini dalla gola e tenendole la lingua perché non soffocasse. Intanto venivano chiamati i genitori. Questione di attimi. Cateri na era diventata cianotica stava soffocando, il cuore non batteva più: l'uva era finita nella trachea. iiiiiiiimiimiiiiiiiimiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiitiiiiuiiiii Graziella Frasca Gallo

Persone citate: Caterina Marcone, Graziella Frasca Gallo