Un computer come cicerone

Un computer come cicerone Anche l'elettronica per migliorare le informazioni ai visitatori Un computer come cicerone Con sei mesi di lavoro le antiche sale sono state trasformate in un'efficiente sede espositiva -1 duemila pezzi custoditi in suggestive piramidi illuminate - Verso un museo stabile? La mostra di Palazzo Reale si dipana lungo le 18 sale degli appartamenti di casa Savoia e presenta circa 2 mila pezzi tra porcellane europee, orientali, ed argenti. La sua realizzazione, dalla catalogazione ai lavori di ristrutturazione del Palazzo, dall'allestimento alla pubblicazione del catalogo, ha richiesto circa 6 mesi. Un impegno che non dovrebbe concludersi con la chiusura della rassegna il 21 dicembre, ma proseguire in successive opere di restauro e nella probabile creazione d'un museo stabile in cui riunire, se non tutta, almeno il cuore dell'attuale esposizione. • L'ESPOSIZIONE. Comprende porcellane europee, orientali ed argenti. Per quanto concerne le prime si tratta di vasellame da tavola e di oggetti d'arredo sconosciuti non solo al pubblico, ma anche agli specialisti e, sino ad oggi, inediti. Questi servizi sostituirono, alla fine dell'800. altri più antichi in parte trasferiti al Quirinale, in parte messi in vendita all'epoca della regina Margherita, probabilmente perché ormai incompleti. Tra le opere di produzione straniera spiccano alcuni oggetti della Regia Fabbrica di porcellana costituita nel 1776 nel Castello di Vinovo. Le porcellane orientali sono circa 840, databili tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo, ed equamente divise tra produzione cinese e giapponese. La parte dedicata agli argenti comprende 558 oggetti della collezione di Palazzo Reale e altri 13 provenienti dalla Vasella del Quirinale. • L'ALLESTIMENTO. La veste della rassegna è stata curata dagli architetti Gabetti ed Isola, e s'articola in 38 suggestive piramidi di vetro Ulurninate, all'interno, da lampade che, sviluppando un calore estremamente contenuto, non comportano rischi per materiali e colori. Altri 310 proiettori sono disposti lungo il percorso che, attraverso i 350 metri d'una pedana attrezzata, conduce i visitatori nelle varie sezioni. • LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE. L'allestimento ha richesto, ovviamente, una serie d'interventi di restauro che hanno trasformato l'interno dell'antico palazzo nella sede espositiva forse più sicura ed efficiente della città. Trenta imprese, con 30 operai e 20 fra tecnici e progettisti, hanno posato, tra il resto, 25 chilometri di cavi elettrici che. per non danneggiare affreschi e fregi, sono stati nascosti sotto la pedana (i vecchi impianti erano fuori norma). Restaurati, inoltre, anche i 44 lampadari del Salone degli Svizzeri. • BANCHE DATI. A cura dell'Ibm è stato realizzato un programma su personal computer che rappresenta un esempio dell'utilizzo delle tecnologie informatiche in campo culturale. L'iniziativa consente a ciascun visitatore di organizzarsi all'interno della rassegna itinerari personalizzati richiamando su video la storia e le caratteristiche degli oggetti memorizzate nel calcolatore. Nell'elaboratore, infatti, sono state catalogate 1500 schede (relative ai 9500 oggetti di porcellana e d'argento che costituiscono l'attuale fondo di Palazzo Reale) e 3500 documenti • AUDIOVISIVO. Intimamente legato all'esposizione, il documentario realizzato da Silvia Ormezzano che, raccontando la storia di Palazzo Reale, consente al visitatore di scoprire nascita e sviluppo di questa dimora-museo. • CATALOGO. E' stato realizzato dalla Fratelli Fabbri (465 pagine e 500 fotografie) e coordinato da Andreina Griseri e da Giovanni Romano, che si sono avvalsi della collaborazione dei maggiori studiosi di porcellane, vetri ed argenti del '700~'800. Costa 50 mila lire (40 mila in mostra). • ORARI E PREZZL Dal martedì al venerdì, ore 9-14 e 15-19: sabato e domenica 9-19. Chiusura lunedi. Biglietto: 5 mila lire (2 mila sotto i 18 anni e sopra i 60).

Persone citate: Andreina Griseri, Gabetti, Giovanni Romano, Savoia, Silvia Ormezzano, Vasella

Luoghi citati: Vinovo