Da porcellane e argenti una speranza per la città di Renato Rizzo

Da porcellane e argenti una speranza per la città Inaugurata a Palazzo Reale la mostra delle collezioni sabaude Da porcellane e argenti una speranza per la città Nata dalla collaborazione fra Stato e Fiat, prelude ad altre iniziative per il rilancio di Torino Riflettori accesi, da ieri, sulle porcellane e gli argenti che, sino al 21 dicembre, sfavilleranno a Palazzo Reale nella sontuosa mostra nata dalla collaborazione della Sovrintendenza per i Beni architettonici e ambientali con quella per i Beni artistici, gli Amici dell'Arte in Piemonte e la Fiat. La rassegna è stata inaugurata nel pomeriggio con una cerimonia in cui la soddisfazione d'aver toccato un traguardo che pareva irraggiungibile (i 2 mila pezzi sono giaciuti per decenni praticamente murati nelle pareti della reggia) s'è sommata a una concreta speranza: che quest'avvenimento sia catalizzatore d'un futuro nel quale le istituzioni culturali di Torino possano trovare, grazie anche all'aiuto di privati, un respiro nazionale ed internazionale. E' quanto hanno auspicato il sottosegretario al ministero per i Beni Culturali, Galasso, e i sovrintendenti Clara Palmas e Gianni Romano. Ed è quanto ha annunciato il presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, nel discorso di benvenuto agli invitati alla cerimonia: «Qualcuno oggi si domanderà: come è successo che la Fiat che spende denaro a Venezia per restaurare Palazzo Grassi ha deciso di finanziare anche quest'operazione a Palazzo Reale? A questi rispondo che Venezia appartiene al mondo, ma la Fiat appartiene a Torino e i problemi di questa città ci stanno a cuore almeno quanto quelli di altre-. Ed ha aggiunto che la mostra delle porcellane e degli argenti dei Savoia (e il riordino degli appartamenti reali in cui la rassegna è ospitata) non sarà che il primo passo d'una serie di interventi volti al restauro di altri significativi monumenti torinesi. La mostra allestita dagli arch. Gabetti ed Isola ha avuto un vernissage che ha riunito a Palazzo Reale la Torino della cultura, della politica e dell'imprenditoria: sovrintendenti e di¬ te dila nhe anzo ia peno le (e in rà rfiage oeldi¬ rettori di tutti i musei cittadini, docenti universitari, l'avv. Grande Stevens per l'Associazione Amici dell'Arte in Piemonte. E ancora, tra gli altri, il presidente della Regione. Viglione, il sindaco Cardetti, parlamentari europei come Pininfarina e Gavronsky, l'onorevole Rossi di Montelera, il presidente dell'Ordine Mauriziano, sen. Cravero. Con Gianni Agnelli e la moglie, signora Marella, la cognata Allegra, l'amministratore delegato della Fiat, Romiti, quello della Fiat Auto, Ghidella. il responsabile delle Relazioni Esterne, Annibaldi. L'inaugurazione ha avuto in serata un'appendice presso il Centro Storico de) la Fiat di via Chiabrera dove un ristretto numero di invitati ha partecipato ad una cena: sigillo mondano ad una esposizione che s'annuncia come uno del più significativi avvenimenti culturali di quest'autunno, non solo per Torino. Renato Rizzo La folla degli invitati si è intrattenuta nei saloni di Palazzo Reale che, da stamane, saranno aperti al pubblico fino al 21 dicembre

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Venezia