Libia, Alfa-Ford e Bai parla il presidente Fiat
Libia, AKa-Ford e Bai paria il presidente Fiat Libia, AKa-Ford e Bai paria il presidente Fiat NEW YORK — In un'intervista al Wall Street Journal, il presidente della Fiat Giovanni Agnelli ha confermato che la società presenterà una sua proposta per l'Alfa Romeo non appena sarà resa nota quella della Ford. H quotidiano parla inoltre di un imminente incontro con esponenti Chrysler per una collaborazione: «Vedrò certamente Iacocca (il 'chairman' della Chrysler) quando verrà In Italia la settimana prossima» ha detto Agnelli. A maggio tra Fiat e Chrysler c'erano stati colloqui per sondare la possibilità di distribuire le auto dell'altra marca sui rispettivi mercati. Infine, riguardo alla possibilità di un acquisto della B.A.I, Agnelli ha detto che esistono interessi da parte di una società vicina alla Fiat. In merito, dal gruppo torinese, è venuto un «no comment». In un'altra intervista al quotidiano di Bonn «Die Welt», il presidente della Fiat commentando l'uscita della Libia dalla casa torinese si è soffermato sulla questione del collocamento sul mercato di una quota della partecipazione libica. Ha spiegato a questo proposito che l'operazione è stata affidata alla Deutsche Bank in considerazione della grande esperienza che la prima banca tedesca si è fatta nella diffusione sul mercato di grossi pacchetti di azioni di imprese automobilistiche Sempre nella stessa intervista, Agnelli parlando dell'.affare Alfa» ha detto che la società di Stato è sulla «strada giusta» («L'impresa ha compreso che da sola non ce la fa a sopravvivere») e che la Fiat presenterà una sua proposta. «Già adesso — ha detto Agnelli — posso dire che le nostre proposte sono migliori di quelle Ford». L'Alfa — ha proseguito Agnelli — deve entrare in un «nuovo futuro, naturalmente con noi... Noi però siamo contrari alla sua liquidazione... Naturalmente, ha concluso Agnelli, «non abbiamo nulla in contrario che a questa operazione partecipino altri partners».
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